Holy Shire «Invincible» (2024)

Holy Shire ĢInvincibleģ | MetalWave.it Recensioni Autore:
Wolverine »

 

Recensione Pubblicata il:
01.05.2025

 

Visualizzazioni:
163

 

Band:
Holy Shire
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Titolo:
Invincible

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
- Erika Ferraris :: Vocals;
- Giulia Fiore :: Vocals;
- Chiara Brusa :: Flute;
- Mattia Stilo :: Guitar;
- Stefano Zuccala :: Guitar;
- Leonardo Sganga :: Bass;
- Massimo Pianta :: Drums;

 

Genere:
Fantasy Metal

 

Durata:
52' 0"

 

Formato:
Vinile 12"

 

Data di Uscita:
28.06.2024

 

Etichetta:
GhostLabel Record
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Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

E’ proprio il caso di dire, sin dalla lettura del titolo del terzo disco degli Holy Shire che si tratta di un album “Invincible” su tutti i fronti. Dopo un prolungato stop di sei anni, tra cambi di line up e fermi condizionati, la band milanese torna con ben undici nuove tracce tirate a lustro per presentarci il terzo album della propria carriera discografica, forte di contenuti che abbracciano un fantasy epic metal sinfonico la cui forza abbraccia un mondo fiabesco fatto di immaginazione, ma la cui tenacia e forza si evidenziano dai contenuti. Il gruppo, forte di ben sette membri tra cui due voci al femminile, flauti, e percussioni varie offre un quadro piuttosto definito che alternano riff di chitarra determinati ed ammirevoli a ritmiche di pregio disposte su scenari immaginari tutti da ascoltare e interpretare. I clean si alternano generando momenti ritmici potenti ma pur sempre disposti su andature moderate tipicamente heavy, dando comunque prova di un certo potenziale che può, se vuole arrivare dove vuole senza alcun problema. Ed è anche questa la forza del disco, riuscire a far emergere ciò che si sente dentro senza timori o senza condizionamenti, attraverso un gusto raffinato e parimenti potente frutto della più pura originalità; tecnica presente su ogni traccia proprio a riprova del buon senso che condiziona il lavoro dall’inizio alla fine. L’album si apre con la marcia dei nani di “Misty”, primo omaggio della band a “lo Hobbit” di Tolkien, per poi calarsi nel mondo oscuro e lovecraftiano della cupa “Dagon”; la luce emerge nuovamente con “Dragonfly”, dove il flauto descrive il volo della magica libellula, “Voice of Reason” con energia accompagna l’ascoltatore nel mondo di The Witcher, per poi approdare sui lidi della ballad “Waves of Misery”, uno dei singoli, che racconta la dolente storia della sirenetta. “The Cathedral” apre le porte di un sogno dove un giocattolaio misterioso esaudisce ogni desiderio, e di nuovo nel mondo Tolkeniano con Black Thorn ispirata ad una della più struggenti storie d’amore de “Il Silmarillion” e, altro singolo, “The Seduction of Hollowness” che sinuosamente come Grima de “Il Signore degli Anelli” ipnotizza con la magia del flauto. Per questo brano è stato girato un video con la prestigiosa Scuola Civica del Cinema "Luchino Visconti” di Milano, frutto della splendida collaborazione con i ragazzi del terzo anno, lavoro che verrà presentato in autunno. “Dream of you” è il dolce e acustico preludio al primo singolo dell’album “M9”, il brano sicuramente più aggressivo e metal dell’intero lavoro che racconta della mostruosa metamorfosi della bellissima Medusa. Il disco conclude con un breve divagazione orchestrale, quasi “timburtoniana”, del tema di Misty. Un gran ritorno per questa band celebrato al meglio con un significativo quanto originale disco ricco di pathos, sentimenti e tantissima qualità.

Track by Track
  1. Misty 80
  2. Dagon 80
  3. Dragonfly 85
  4. Voice Of Reason 80
  5. Waves Of Misery 80
  6. The Cathedral 85
  7. Black Thorn 80
  8. The Seduction of Hollowness 80
  9. Dream of You 85
  10. M9 85
  11. Farewell 80
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 80
  • Qualità Artwork: 80
  • Originalità: 85
  • Tecnica: 85
Giudizio Finale
82

 

Recensione di Wolverine » pubblicata il 01.05.2025. Articolo letto 163 volte.

 

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