«Wicjed European Tour 2007»

Data dell'Evento:
10.10.2007

Nome dell'Evento:
Wicjed European Tour 2007

Band:
Iced Earth
Annihilator
Turisas

Luogo dell'Evento:
Alcatraz

Città:
Milano (MI)

Promoter:
Live

Autore:
Maglor»

Live Report

Era parecchio tempo che non entravo allï¿½Alcatraz di Milano, ed ï¿½ con sorpresa che ho constatato lo spostamento del palco e un totale riassetto del locale per ciï¿½ che riguarda gli eventi live. Lï¿½ambiente risulta ora piï¿½ raccolto, con la possibilitï¿½ per gli spettatori di vedere lo spettacolo dal piano rialzato e con un netto miglioramento della resa sonora.
Lï¿½opening act della serata ï¿½ rappresentato dai finlandesi Turisas, band a me totalmente ignota, ma che mi ha positivamente impressionato nella mezzï¿½ora scarsa a loro disposizione. I nostri si presentano sul palco dotati di un look selvaggio e battagliero, con tanto di volti dipinti e pelli di animale come abiti (tra lï¿½altro mi chiedo ancora come abbiano fatto a non collassate per il caldoï¿½). La band propone un power metal decisamente epico mescolato a tendenze folk, sviluppate soprattutto grazie alla presenza sul palco di un violino e di una fisarmonica. La prestazione della band, assolutamente positiva e coinvolgente, cattura tutti i presenti grazie ai grandi cori che si alternano a sonate da menestrelli, il tutto supportato da un suono che, dopo le normali incertezze dei primi minuti, ï¿½ subito buono. Il pubblico, ancora poco numeroso, gradisce, applaude e segue le incitazioni del frontman ( se si eccettua una pessima figura dovuta a un misunderstanding causato in parte dalla poca dimestichezza italiota con la lingua dï¿½Albione ed in parte dal pesante accento del battagliero singer) visibilmente soddisfatto per lï¿½andamento dello show, ed ha tutte le ragioni per esserlo, per me una bella sorpresa e per tutti uno show convincente.

La seconda band a fare la propria comparsa sono gli Annihilator, in sostanza sul palco cï¿½ï¿½ Jeff Waters. Sono passati quattro anni dallï¿½ultima volta che ho visto il gruppo e, a parte il giovane Padden al microfono (ed ora anche alla chitarra), nessuno dei musicisti presenti allï¿½Alcatraz era nella formazione di allora. Tra lï¿½altro il canadese a quanto pare ha deciso di puntare sui giovanissimi, il che puï¿½ anche essere cosa positiva (tra lï¿½altro i ragazzi sa la cavano bene sia dal punto di vista tecnico che da quello dello spettacolo), ma io in una band di tale caratura spererei di vedere gente con piï¿½ esperienza e carismaï¿½ma si sa che Jeff adora avere lï¿½intera scena per sï¿½ e tutto sommato bisogna ammettere che lui e il suo folle show non deludono mai. Il ï¿½suoï¿½ spettacolo infatti ï¿½ grande come sempre, tra espressioni ï¿½schizoï¿½ e movenze da vero animale da palco si prende anche il lusso di cantare per intero ( tra lï¿½altro con buoni risultati) lï¿½opener ï¿½King of The Killï¿½. Numerosi saranno in veritï¿½ i suoi contributi al microfono lungo tutta la scaletta, scaletta che dopo brani piï¿½ moderni come ï¿½Clown Paradeï¿½ e ï¿½Operation Annihilationï¿½ fa un netto ritorno al passato, quello che tutti vogliono, proponendoci cosï¿½ ï¿½Set The World on Fireï¿½, ï¿½Stonewallï¿½, "WTYD" ï¿½Never Neverlandï¿½ e in conclusione lï¿½immensa ï¿½Alison Hellï¿½. Buoni anche in questo caso i suoni e lo spettacolo nel suo complesso ï¿½ godibile anche se Padden ha qualche comprensibile difficoltï¿½ nel doppio ruolo di chitarrista e cantante (come tutti sanno i brani degli Annihilator a livello ritmico sono un gran casinoï¿½) e se i pezzi della piï¿½ recente produzione perdono impietosamente il confronto con i classici del passato lasciando il pubblico sempre un poï¿½ freddino. Finisco anche col dire che 45 minuti per un pezzo di storia del thrash, in una serata di sole tre band, sono un poï¿½ pochiniï¿½

Cambio di palco totale (anche per questo mi fa sempre un poï¿½ ridere la dicitura co-headliner showï¿½) ed un giustificatamene lungo sound check preannunciano lï¿½ingresso di Tim (che per il pubblico resta ï¿½Ripperï¿½) Owens e Jon Shaffer, piï¿½ altri tre musicisti che ormai sono poco piï¿½ che turnisti. Signori: gli Iced Earth.
Lï¿½apertura ï¿½ affidata allï¿½intro ed al primo brano del nuovo ï¿½Framing Armageddonï¿½ anzi, per dirla tutta i nostri sciorinano una serie di pezzi dellï¿½ultimo disco che, almeno a parere del sottoscritto, mostrano anche dal vivo di pagare pesantemente dazio rispetto al nobile passato della band, nonostante gli eccellenti suoni e la buona prestazione della band stessa. In ogni caso di lï¿½ a poco eccolo il passato: ï¿½Burning Timesï¿½ ci riporta agli anni dï¿½oro, quando venne concepita la ï¿½Trilogy of The Wickedï¿½, scaldando i cuori dei presenti e mostrando un Tim a suo agio anche in questo frangente. Si pesca molto anche da ï¿½The Dark Sagaï¿½ con ï¿½Violateï¿½, The Hunterï¿½ e ï¿½Vengeance is Mineï¿½ cosï¿½ come da ï¿½The Glorious Burdenï¿½ dal quale arrivano le varie ï¿½Waterlooï¿½, ï¿½Declaration Dayï¿½ e una buona parte della suite su Gettysburg cioï¿½ ï¿½Hold At All Costï¿½ e ï¿½High Water Markï¿½, mentre Schaffer si canta per intero unï¿½onesta ï¿½Stormriderï¿½. Lï¿½encore ï¿½ stato poi affidato a ï¿½Melancolyï¿½ (cantata a squarciagola dai presenti) , ï¿½My Own Saviourï¿½ e dalla thrashissima ï¿½Iced Earthï¿½. Il tutto per unï¿½oretta e mezza di show.
Veniamo allï¿½argomento che tutti vogliono venga trattato quando si parla oggi degli Iced Earth: meglio Ripper o meglio Barlow? La sola vera risposta ï¿½ che tratta di due vocalist straordinari, ma totalmente diversi. Di conseguenza ciï¿½ che riesce bene ad uno difficilmente riesce altrettanto bene allï¿½altro e viceversa. Ripper ha una voce molto piï¿½ aggressiva, unï¿½ugola di carta vetrata e raggiunge acuti lancinanti, che sono un poï¿½ il suo punto forte. Barlow dï¿½altra parte possiede sicuramente una maggiore capacitï¿½ interpretativa, una migliore melodicitï¿½ e domina meglio una piï¿½ ampia varietï¿½ di tonalitï¿½. Tim quindi viaggia alla grande su parti piï¿½ dure come ï¿½Violateï¿½ o ï¿½Burnng Timesï¿½, ma ï¿½ in evidenti difficoltï¿½ su brani melodici come ï¿½Melancholyï¿½, ï¿½Draculaï¿½ e incredibilmente anche su pezzi registrati quando lui era giï¿½ in line up stabile ossia ï¿½Waterlooï¿½ e soprattutto ï¿½Declaration Dayï¿½, dove ï¿½il Ripperï¿½ annaspa un poï¿½ e modifica piï¿½ di una linea vocale.
Detto questo, una nota negativa da segnalare ï¿½ la scarsa presenza sul palco della band, che ï¿½ in realtï¿½ composta da due sole persone e si vedeï¿½i ï¿½turnistiï¿½ sono eccellenti musicisti ma ï¿½ evidente che non hanno quel ï¿½feelingï¿½ tra di loro, caratteristica esclusiva dei gruppi rodati.
Infine due paroline le spendo per la scaletta e la domanda sorge spontanea: ma ï¿½Burnt Offeringsï¿½?? ï¿½ grave, gravissimo ignorare cosï¿½ un classico totale della bandï¿½ï¿½ poi, invece di proporre Gettysburg, una bella ï¿½Trilogy of The Wickedï¿½ no? Io capisco che una band compia anche scelte artistiche, concentrandosi sulla ultima produzione, perï¿½ insommaï¿½era una vita che gli Iced Earth non venivano in Italia, secondo me sarebbe stato piï¿½ giusto fare un scaletta andando incontro ai desideri dei fans sacrificando un poï¿½ la propria volontï¿½ o la promozione, e io sono certo che i desideri dei fans erano rivolti ai ï¿½classiconiï¿½, nonostante la partecipazione del pubblico sia stata comunque notevole.
Non posso dire che non sia stato un buon concerto, ben suonato, con una resa sonora eccellente e una band in ogni caso di livello superiore autrice di una buona prova, ma ï¿½ innegabile che delle ombre ci siano state, e quello che piï¿½ mi preoccupa in realtï¿½ ï¿½ il livello dei brani di nuova stesura, brani che per me hanno mostrato anche in questo caso (eccettuata forse "Ten Thousand Strong") di non essere allï¿½altezza del nome e del passato, anche recente, della band.

(Ringrazio il mio socio a delinquere "Evil"Mauro per avermi passato le foto del concerto, dato che purtroppo la mia macchina fotografica ha deciso di abbandonarmi nel momento del bisognoï¿½)