Hadit «With Joy and Ardour Through the Incommensurable Path» (2021)

Hadit «With Joy And Ardour Through The Incommensurable Path» | MetalWave.it Recensioni Autore:
Snarl »

 

Recensione Pubblicata il:
04.03.2022

 

Visualizzazioni:
564

 

Band:
Hadit
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Titolo:
With Joy and Ardour Through the Incommensurable Path

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
XN :: Guitar, Vocals
Fulgurator :: Drums

 

Genere:
Death / Black Metal

 

Durata:
37' 57"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
07.05.2021

 

Etichetta:
Sentient Ruin Laboratories
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Caligari Records
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Terror From Hell Records
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Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

“With joy and ardour through the incommensurable path” è il disco di debutto di un duo che fa musica molto più Death che Black e che proviene da Varese, e che si chiama Hadit. Nella fattispecie, il Death di questi ragazzi è di quello che si sente da qualche anno a questa parte, molto orientato su suoni scurissimi, qualità sonore molto chiuse e sature, nonché una certa tendenza allo sludge, che si sente per esempio nel terzo brano. E devo dirlo: non sono un grande fan di questa nuova tendenza, visto che trovo la proposta musicale sempre eccessivamente statica, monocorde e a volte addirittura stilizzata.
Gli Hadit però riescono a distaccarsi da questo canovaccio compositivo, visto che “With joy…” pur non facendo nulla per dichiarare il proprio amore per queste sonorità riescono comunque a suonare massicci e compatti a tratti, ma senza disdegnare delle idee significative che riportino tutto su lidi più tipicamente death metal. Ne sia un esempio di questo il marciume abrasivo del secondo brano, alternato ai rallentamenti sulfurei e davvero molto in stile “Blessed are the sick” dei Morbid Angel del quarto brano, probabilmente il migliore di tutti, e tutto questo senza disdegnare incursioni nel doom con un andamento inquieto e mosso, come nella opening track o nelle tentazioni sludge del terzo brano. Questo è “With joy…” degli Hadit: un disco death metal estremo e violento, invero non molto diverso da ciò che si sente da case discografiche come la Terratur Productions, ma comunque con una quantità soddisfacente d’inventiva che ci piace. Certo, vorrei che tutto fosse un po’ più tipicamente metal, che il sound non fosse così chiuso quasi al limite dell’inintelligibile, e anche che ci fosse qualche assolo in più, ma non ci lamentiamo.
Se il sound death/black moderno e oscuro è ciò che fa per voi, date una chance al debut album degli Hadit.

Track by Track
  1. The Unfathomable Omnipresence of the Sister of Sleep 70
  2. A Digression and Her Eternal Domain Above the Atmosphere 70
  3. The Quest for Hearts and the Conquest of Time 70
  4. The Submission of Rage for Propulsion Divine 75
  5. The Shredder of the Most Rooted Archetypes 70
  6. The Retaking of Meaning of Joy and Ardour... 65
  7. ...On the Incommensurable Path 70
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 70
  • Qualità Artwork: 70
  • Originalità: 65
  • Tecnica: 70
Giudizio Finale
70

 

Recensione di Snarl » pubblicata il 04.03.2022. Articolo letto 564 volte.

 

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