Frustration «The Dead City» (2021)

Frustration «The Dead City» | MetalWave.it Recensioni Autore:
Wolverine »

 

Recensione Pubblicata il:
21.07.2021

 

Visualizzazioni:
1114

 

Band:
Frustration
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Titolo:
The Dead City

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
- Hirpus :: Guitar, Vocals;
- Milkman :: Bass;
- Flarvula :: Guitar;
- Hector :: Drums;

 

Genere:
Heavy Metal / Crust

 

Durata:
34' 50"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
22.03.2021

 

Etichetta:
Nova Era Records
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Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

Secondo album in casa dei molisani Frustration, oggi alle prese con “The Dead City”, disco composto da cinque brani resi a suon di heavy, crust metal. Al di là di un sound abbastanza ruvido e con andature mid tempo tra alti e bassi, la band cimenta il proprio credo attraverso costanti e continue mutazioni, brano dopo brano, dando in definitiva prova di essere abbastanza determinata ma convincente sino ad un certo punto. I contenuti dei brani ruotano in sostanza in una miscela che abbraccia punk, stoner, doom ed heavy all’interno della quale le iniziative non mancano ma esponendosi al rischio di confondere un po’ la platea proprio per la miscela che ne viene fuori. Dall’ascolto del lavoro, i cui contenuti si incentrano sulla follia umana e sulle sue più impensabili sfaccettature, si delinea in definitiva un risultato accettabile frutto di una buona proposta espressiva del clean e delle idee ritmiche tutt’altro che blande ed incentrate sulla voglia di esprimersi così rompendo gli schemi per lasciarsi andare senza pensare ad un domani. Dopo l’apertura riservata a “The dead City”, brano che convince sino ad un certo punto, parte con una marcia in più “Wine Of Lust”, i cui contenuti sfoderano forse al meglio ciò che la band vuole esprimere in maniera inizialmente più sobria per poi concedersi ad andature più dirette fatte, come si accennava sin dall’inizio con sonorità un po’ ruvide; è poi la volta di “Memories” frutto dell’unione tra heavy e punk i cui contenuti ritmici si contestualizzano un po’ in maniera uniforme per tutta la durata del suo ascolto; segue poi “Good Guy”, che ritmicamente pare la prosecuzione del suo predecessore che ci conduce poi la conclusiva “Diddling” brano assai breve e folle nei contenuti quasi grindcore. A conclusione dell’ascolto, il disco ha numerose sfaccettature che in ogni caso, pur decretando la professionalità della band, lasciano un po’ l’ascoltatore smarrito a cagione di uno stile forse sin troppo ricco di influenze.

Track by Track
  1. The Dead City 65
  2. Wine Of Lust 70
  3. Memories 65
  4. Good Guy 65
  5. Diddling 70
  6. S.V.
  7. S.V.
  8. S.V.
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 70
  • Qualità Artwork: 70
  • Originalità: 65
  • Tecnica: 65
Giudizio Finale
67

 

Recensione di Wolverine » pubblicata il 21.07.2021. Articolo letto 1114 volte.

 

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