The Sunrise «Brand New Disorder» (2020)

The Sunrise «Brand New Disorder» | MetalWave.it Recensioni Autore:
Snarl »

 

Recensione Pubblicata il:
03.07.2021

 

Visualizzazioni:
843

 

Band:
The Sunrise
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Titolo:
Brand New Disorder

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
Chiereghin Giorgia :: Vox
Elia Tommaso :: Lead Guitar, Voice
Giuriato Giulio :: Bass
Marchesan Andrea :: Keyboards, Voice
Marchesan Simone :: Drums

 

Genere:
Hard Rock

 

Durata:
30' 9"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
04.09.2020

 

Etichetta:
WormHoleDeath
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Distribuzione:
The Orchard
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Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

Disco di debutto rock leggero onesto, ma anche non molto innovativo per i The Sunrise, una band che dopo un EP arriva in questa sede a proporci 7 brani più intro e outro spalmati in 30 minuti di musica.
I The Sunrise hanno passione e devozione per questo genere, ma non sempre la loro musica brilla, in realtà. A parte infatti una strana opener, “Storm”, carina ma anche troppo corta, i nostri ragazzi danno il meglio in “Run”, un brano fondamentalmente ben composto, ma con margini di sviluppo per gli arrangiamenti a metà brano, e dove la mancanza di originalità si fa per questo sentire, anche se la chitarra solista riesce a metterci una pezza, così come per “Wake up”. Da qui in poi, il disco torna a suonare un po’ strano, con una “Ghost” che sulle prime cerca di usare la carta del punk rock, ma con il brano che poi va a chiudersi usando stranamente un riff più lento e in tempo dispari, finendo incompleto, e si prosegue con una “The climber” abbastanza fuori contesto. Bisogna aspettare la conclusiva “Lady Shame” per tornare a convincere, con un brano a tratti più metal, dove però alla cantante Giorgia occorre più variazione vocale, più sperimentazione di tonalità e in generale uno stile che sappia meno di scolastico, come a volte succede.
Passa la mezz’ora e “Brand new disorder” è finito, e costituisce un inizio discografico come detto onesto, ma anche che non brilla molto per originalità o per convinzione del sound, con tutto che va un po’ troppo sul sicuro e con influenze musicali a volte un po’ scollate. Per ora ci accontentiamo, ma per il prossimo disco francamente vogliamo sentire più grinta, variazione e più potenza.

Track by Track
  1. Intro S.V.
  2. Storm 65
  3. Gasoline 70
  4. Run 70
  5. Wake up 65
  6. Ghost 55
  7. The climber 60
  8. Lady Shame 70
  9. Outro S.V.
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 70
  • Qualità Artwork: 65
  • Originalità: 65
  • Tecnica: 70
Giudizio Finale
65

 

Recensione di Snarl » pubblicata il 03.07.2021. Articolo letto 843 volte.

 

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