Schysma «Schysma» (2021)

Schysma «Schysma» | MetalWave.it Recensioni Autore:
Wolverine »

 

Recensione Pubblicata il:
24.05.2021

 

Visualizzazioni:
1062

 

Band:
Schysma
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Titolo:
Schysma

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
- Luca Solina :: drums;
- Vladimiro Sala :: guitars;
- Martina Bellini :: keyboards;
- Eliana Sanna :: vocals;
- Fabrizio Gaffuri :. bass;

 

Genere:
Progressive Metal

 

Durata:
43' 20"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
26.03.2021

 

Etichetta:
WormHoleDeath
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Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

Danno impulso al secondo omonimo album gli Schysma, band prog power metal nostrana forte dell’ingresso in line up della travolgente voce del soprano Eliana Sanna che indubbiamente dà uno scossone significativo rispetto a come erano stati impostati i brani con il debutto; ciò in sostanza è dovuto all’impostazione vocale che pare multiforme e capace di adattarsi ad ogni variazione sia ritmica che strumentale al punto quasi da prevaricare un po’ su tutto il resto. I brani paiono pregni tra synth e contesti elettronici rispetto ai rimanenti strumenti e in definitiva congiuntamente forgiano un apparato ritmico attraente; i dieci brani si rivelano molto variegati l’uno rispetto all’altro proponendo iniziative di tutto rispetto anche se spesso paiono essere messe in secondo piano dall’eccessiva portata del cantato che, ad avviso di chi scrive, pur essendo decisamente strepitoso, pare privare in parte la scena a tutto il resto. I brani come si accennava, seguono in maniera diretta il proprio corso attraverso strutture non complesse ma molto pregne di elettronica a cominciare dall’opener “Day One” in cui la voce sin da subito detta le regole per offrire un’esecuzione di rilevo e pregiata ma anteponendosi in maniera forse un po’ sproporzionata per la portata e le modalità esecutive del combo; quanto ad “Origins”, offre una sorta di venatura più progressive; segnalo inoltre anche “Into My Illusion” in cui la performance del clean, strepitoso nell’esecuzione, si trova più a proprio agio per la natura appena più moderata del brano; “Redrum” pare dare manforte ad un mix tra prog e power. L’album ha personalità sotto il profilo compositivo, anche se a parere di chi scrive, meno effetti elettronici darebbero ancora più originalità al tutto, mentre per quanto attiene il resto andrebbe forse appena ridimensionata l’esuberanza del clean e curata appena un po’ di più la produzione. Un po’ ci siamo, ma si può fare molto di più; in bocca al lupo!

Track by Track
  1. Day One 65
  2. Origins 70
  3. Romances for Weak Minded 65
  4. Into My Illusion 65
  5. As World Turns 60
  6. No Lease of Life 60
  7. Gates of Omega 65
  8. Redrum 70
  9. Aequilibrium 65
  10. Your Sins Will Find You Out 60
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 65
  • Qualità Artwork: 65
  • Originalità: 70
  • Tecnica: 65
Giudizio Finale
65

 

Recensione di Wolverine » pubblicata il 24.05.2021. Articolo letto 1062 volte.

 

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