Isgherurd Morth «Hellrduk» (2021)

Isgherurd Morth «Hellrduk» | MetalWave.it Recensioni Autore:
Wolverine »

 

Recensione Pubblicata il:
10.04.2021

 

Visualizzazioni:
447

 

Band:
Isgherurd Morth
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Titolo:
Hellrduk

 

Nazione:
Russia / Francia

 

Formazione:
- Romain Goulon :: Drums;
- Peter Shallmin ::
- Max Konstantinov ::

 

Genere:
Technical Black Metal

 

Durata:
31' 16"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
12.03.2021

 

Etichetta:
Repose Records
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Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
Et in Arcadia Ego PR
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Recensione

Esoterismo e ricerca in sé stessi sono in sostanza le tematiche del disco di debutto dei Isgherurd Morth, band technical black metal che tende a richiamare molto nel proprio stile un sound anni ’90 unificato anche ad una buona compagine creativa. Il clima proposto è un clima atmosferico, oscuro, tetro e nefasto che alterna momenti assolutamente pacati con sfuriate veloci con uno scream demoniaco. Le cinque tracce del disco danno suscitano una continua attenzione proprio per la modalità strutturale che le caratterizzano fatta di inventiva a capacità di creare scenari immaginari ma allo stesso tempo misteriosi con un’immancabile tocco di tecnicismo. Suoni ruvidi ma allo stesso tempo disposti con una certa maestria rendono il tutto molto interessante a cominciare dall’opener “Inferhn”, un brano che al suo interno ha praticamente di tutto, al di là di una base melodica assai orecchiabile, è piacevole assistere anche a certosine tecniche ritmiche che generalmente in un genere come questo sono assai rare da reperire; partenza tiratissima per “Kultt Tormentr” altra interessante performance del combo nostrano forte e immancabilmente ricca di variabili; molto oscura l’apertura riservata alle note acustiche “Nokturnahl” un brano abbastanza moderato che nella sua seconda parte non può risparmiarsi in veloci passaggi tirati e di notevole impatto; nuova apertura a suon di note con sottofondi deliranti per “Lucir Stormalah”, dove a dare l’effetto è una forsennata batteria su cui insistono delle sporadiche note lentissime quasi a scalfire goccia dopo goccia una roccia. A chiudere “Beliath Todh Grimr” altro brano tecnico ma non privo di emozioni di matrice black. Un disco particolare in cui si apprezza molto l’intuitività della band e l’indiscussa forza che la caratterizza.

Track by Track
  1. Inferhn 80
  2. Kultt Tormentr 80
  3. Nokturnahl 85
  4. Lucir Stormalah 80
  5. Beliath Todh Grimr 85
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 75
  • Qualità Artwork: 60
  • Originalità: 80
  • Tecnica: 80
Giudizio Finale
77

 

Recensione di Wolverine » pubblicata il 10.04.2021. Articolo letto 447 volte.

 

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