Anthenora «Mirrors and Screens» (2020)
Recensione
Quattro sono gli album sin ora rilasciati dagli heavy metal AnthenorA, band la cui carriera è stata da sempre in parte sulla cresta dell’onda per le esperienze planetarie vissute nella prima metà del nuovo millennio nei tour con Nicko McBrain e i suoi “Total McBrain Damage” che li hanno visti riscuotere un po’ per il mondo una buona dose di consensi. La band oggi rilascia questo “Mirrors And Scream” un disco che sfiora l’ora di ascolto forte di contenuti disposti a dovere e senza mezzi termini. Al di là di una quasi totale assenza di influenza maideniane, il sound è tipicamente riconducibile alle storiche e migliori band del genere anche se gli AnthenorA offrono un ascolto ed una struttura compositiva assolutamente personale. I suoni sono nitidi e tutto ricade su una struttura ritmica disposta nella maniera migliore che non offre spazi a critiche distruttive ma solamente ad un qualcosa di costruttivo che piace ed emoziona nella migliore tradizione di tutte quelle band che si fanno apprezzare. Tolta l’intro, l’apripista è riservato alla potente “Tiresias” all’interno del quale c’è di tutto tra melodie lead solo, ritmiche potenti e cori; forte non poco il contenuti di “30th”, un brano simmetrico e compatto in cui ad farla da padrone sono i costanti mutamenti ritmici e l’ottimo lavoro delle chitarre affiancate da un clean con i suoi ritornelli; anche “Digital Feelings” è stracolmo di melodie e non tarda ad ammaliare l’ascoltatore per le sue incredibili iniziative soprattutto ritmiche; ancora da ricordare “Funny Fricky Liller” forte di una graffiante apertura con tanto di ritmica accelerata e propositiva e il coinvolto clean dalle mille inedite sfaccettature; immancabile la ballad di turno con “Bully Lover”; fa presa anche “Like” per solcare una linea di confine tra heavy ed hard rock; forte invece il richiamo soprattutto degli ultimi Judas Priest per “Peter Pan”, un brano da ascoltare a raffica senza mai smettere; molto melodica anche la conclusiva “War Peace” un brano che abbassa il sipario per la band, forte di un disco a cui vanno elogi e applausi.
Track by Track
- Intro Tiresias S.V.
- Tiresias 80
- Alive 75
- 30th 80
- Digital Fellings 80
- Funny fricky killer 80
- Bully Lover 75
- Low Hero 80
- No Easy Way Out 75
- Like 80
- Peter Pan 80
- No...so What 75
- War Peace 75
Giudizio Confezione
- Qualità Audio: 80
- Qualità Artwork: 80
- Originalità: 85
- Tecnica: 85
Giudizio Finale
79Recensione di Wolverine » pubblicata il 03.04.2021. Articolo letto 219 volte.
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