Reverent Tales «Visceral» (2020)

Reverent Tales «Visceral» | MetalWave.it Recensioni Autore:
Snarl »

 

Recensione Pubblicata il:
28.11.2020

 

Visualizzazioni:
1169

 

Band:
Reverent Tales
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Titolo:
Visceral

 

Nazione:
Portogallo

 

Formazione:
Antonio Freitas :: Bass
Carlos Matos :: Drums
Nuno Pereira :: Guitar
Pedro Bendada :: Keyboards
Raquel Nunes :: Vocals

 

Genere:
Progressive Metal

 

Durata:
39' 2"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
20.03.2020

 

Etichetta:
Autoproduzione

 

Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

Più che Prog Metal, io parlerei piuttosto di Heavy Metal con qualcosa di Death Metal per i Reverent Tales, gruppo di Lisbona che con questo “Visceral” arriva al proprio debutto, che condensa circa 39 minuti in 8 canzoni. E va detto si da subito che “Visceral” promette abbastanza bene, ma ci sono alcune cose da maturare e da rendere più scorrevoli.
L’opener “Above me” infatti dice sin da subito la verità sull’album, e costituisce anche il template dei brani, con un andamento mai troppo sostenuto a livello ritmico, ma su cui si staglia un buon mood complessivo e una buona scelta di linee vocali ad appannaggio della cantante Raquel, con un tocco tipo primi Lacuna Coil. Il tutto per un andamento groovy e poco estremo, ma comunque piacevole. Il problema da qui in poi è dato dal fatto che raramente i brani subiscono sostanziali variazioni stilistiche, e pur se non scadono mai (per fortuna) nel plagio, i RT fanno un po’ fatica a proporre qualcosa che non si areni su tempi lenti un po’ narcolettici a volte, nonché su divagazioni che distolgono i nostri da ciò che dovrebbe essere un vero highlight del brano o un ritornello vincente. Questo rende i brani un po’ vulnerabili e per tal motivo se da un lato si apprezzano comunque il mood di “Era of witches” e l’andamento di “Blackened slumber”, dall’altro lascia alcuni brani senza idee sostanzialmente efficaci, come la anonima “Enclosure” o “Empty wonder rivers”. Bisogna aspettare la conclusiva “Creature” per sentire qualcosa in cui la band si lascia andare per proporci un risultato più vario e con più idee, ed è proprio questa una delle cose che fa ben presagire per il futuro.
In conclusione, “Visceral” è un album ancora un po’ acerbo, non molto prog anche se sicuramente metal, in cui a uno stile compositivo ben amalgamato occorre affiancare più idee, personalità e voglia di osare. Promuoviamo questo disco in virtù dei momenti felici che possiamo sentire e lo consiglio a chi cerca un nuovo nome nel metal moderno e vagamente orientato al prog, anche se per il secondo album un certo scioglimento delle articolazioni è cosa auspicabile, secondo me.

Track by Track
  1. Above me 70
  2. Era of witches 65
  3. Visions of carnage 65
  4. Enclosure 60
  5. A strange revelation 65
  6. Blackened slumber 70
  7. Empty wonder rivers 60
  8. Creature 75
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 65
  • Qualità Artwork: 70
  • Originalità: 65
  • Tecnica: 70
Giudizio Finale
67

 

Recensione di Snarl » pubblicata il 28.11.2020. Articolo letto 1169 volte.

 

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