Blind «Youmanity» (2020)

Blind «Youmanity» | MetalWave.it Recensioni Autore:
Wolverine »

 

Recensione Pubblicata il:
16.02.2020

 

Visualizzazioni:
663

 

Band:
Blind
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Titolo:
Youmanity

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
- Andrea Betulanti :: vocals;
- Piero Giotti :: guitars;
- Giancarlo Rossi :: bass;
- Dimitri Ponzuoli :: keyboards;
- Luce Di Pardo :: drums;

 

Genere:
Rock Prog

 

Durata:
59' 29"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
2020

 

Etichetta:
VRecords

 

Distribuzione:
Audioglobe
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Agenzia di Promozione:
Davvero Comunicazione
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Recensione

I Blind, sono una band toscana oggi esordiente con il loro rock prog intitolato “Youmanity” che vede tra le file della propria line up un quintetto che ha militato esperienze maturate nel corso degli anni. Il disco scorre in maniera dinamica ma anche riflessiva se ci si sofferma sui momenti acustico-strumentali che compaiono nel corso dell’esecuzione dei brani. Il clean tutto offre indubbiamente anche un buon punto di forza per la propria grinta e caparbietà miscelandosi al meglio con le ritmiche di matrice rock ma pregne di prog e immancabilmente di momenti più sdolcinati attraverso ballad ma anche attraverso sonorità più curiose offerte dai suoni maggiormente propositivi. Abbastanza prog l’apertura del disco con “L2501 Reborn” in cui non mancano passaggi ricchi di iniziative tutte da ascoltare; seguono poi “Thank You”, una sorta di ballad che richiama a sé anche qualche momento più bluesy, “What Remains” quasi metal azzardando la ritmica, e “Freak Master”, un brano ritmicamente collegabile ad un rock misto a funk in grado di dimostrarci la capacità della band ad osare e riuscire; è poi la volta di “The Pormise”, soave in apertura tra chitarra a custica e voce soave destinata poi ad un crescendo intenso e divertente; “No Mask” ben fatto proprio in considerazione di somigliare ad un brano in grado di far rispecchiare al meglio ogni singolo individuo della band con il proprio bagaglio di esperienze alle spalle; un buon rock deciso e tenace è invece quanto contenuto in “ Homecoming”, pronto poi a cedere il passo alla componente più prog di “Time To Change” e a “Life 2.0”, altro buon pezzo diversificato che ci porta alla ballad di “To Mia” la cui apertura acustica risulta particolarmente melodica e profonda, pronta nuovamente a far cambiare marcia alla band con la conclusiva “Vertigo”, da cui scaturisce un rock con contenuti piuttosto melodici e non privo anche di qualche passaggio più prog. Un disco di rock completo, divertente e soprattutto ricco di iniziative.

Track by Track
  1. L 2501 (Rebord) 75
  2. Thank You 75
  3. What Remains 75
  4. Freak Master 75
  5. The Promise 75
  6. No Mask 80
  7. Homecoming 75
  8. Time To Change 75
  9. Life 2.0 80
  10. To Mia 80
  11. Vertigo 75
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 75
  • Qualità Artwork: 80
  • Originalità: 75
  • Tecnica: 75
Giudizio Finale
77

 

Recensione di Wolverine » pubblicata il 16.02.2020. Articolo letto 663 volte.

 

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