Ibridoma «City Of Ruins» (2018)

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Wolverine »

 

Recensione Pubblicata il:
03.10.2018

 

Visualizzazioni:
2280

 

Band:
Ibridoma
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Titolo:
City Of Ruins

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
- Chriastian Bartolacci :: Voice;
- Marco Vitali :: Guitar;
- Sebastiano Ciccale' :: Guitar;
- Leonardo Ciccarelli :: Bass;
- Alessandro Morroni :: Drums;

 

Genere:
Heavy Metal

 

Durata:
36' 19"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
28.10.2018

 

Etichetta:
Punishment 18 Records
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Distribuzione:
Andromeda Distribuzioni Discografiche
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Code7 Distribution
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Plastic Head
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Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

Indubbiamente di gavetta ed esperienza ne hanno maturata nel corso degli anni i nostrani Ibridoma, band heavy metal all’attivo dal 2001 e gli effetti si sentono tutti in questo quinto traguardo intitolato “City Of Ruins”. La band cerca di offrire al meglio le proprie energie dando impulso ad un robusto quanto dinamico heavy metal che sin dalle prime battute orienta e coinvolge basando le proprie qualità tra andature dinamiche e divertenti che raramente ed in qualche brano paiono risultare appena statiche. Il clean incentra tutto il proprio effetto facendo indubbiamente un buona figura e dimostrando a tratti anche classe; stessa cosa si ravvisa nel corso dell’ascolto in alcuni passaggi più diretti che decretano complessivamente una discreta performance della band. Tra i dieci brani della tracklist la band ne propone uno misto in lingua madre che pare distaccarsi un po’ dal resto del disco dando quell’impressione come di innaturalezza. Le ritmiche sono pronte e tempestive e in parte rivelano l’attitudine della band di fare le cose a proprio modo senza lasciarsi condizionare più di tanto da fonti di ispirazione o dal classico copiaticcio. L’apertura di “Sadness Comes” pare sin da subito notevolmente imponente offrendo anche un clean particolarmente robusto e deciso dall’attitudine appena growl in qualche passaggio; compatta non poco è invece “Evil Wind”; il successivo “T.F.U.” si rivela un po’ statico nella parte centrale dando l’idea di una creatività inferiore rispetto alle tracce precedenti; la traccia cantata in lingua madre invece “Di Nuovo Inverno”, sopra accennata, è interessante ritmicamente ma non troppo nella scelta dello sdoppiamento linguistico. Segue poi “City Of Ruins” dai contenuti sobri e non troppo esaltanti; tra le migliori del platter indubbiamente merita “Angel Of War”, un puro heavy metal che ricorda in parte Saxon e via dicendo; “My Nightmare” è un vortice in apertura che piano piano tende un po’ a mollare gli impulsi introduttivi; non male “Fragile”, altra interessante traccia, ricca di variazioni ritmiche e di refrain disposti tra un melodico e l’altro oltre che di un buon ritornello cantato; intensa “Terminator”, determinata e impulsiva sin dall’inizio caratterizzata anche da groove che fanno la differenza; “I’M Broken”, una ballad acustica che chiude serenamente il disco. Il platter complessivamente offre una discreta soluzione che non tarderà a coinvolgere nella giusta misura i fan più heavy divertendoli con un piacevole e lodevole ascolto.

Track by Track
  1. Sadness Comes 75
  2. Evil Wind 75
  3. T.F.U. 65
  4. Di Nuovo Inverno 65
  5. City Of Ruins 75
  6. Angel Of War 80
  7. My Nightmare 65
  8. Fragile 70
  9. Terminator 80
  10. I’M Broken 70
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 75
  • Qualità Artwork: 75
  • Originalità: 70
  • Tecnica: 70
Giudizio Finale
72

 

Recensione di Wolverine » pubblicata il 03.10.2018. Articolo letto 2280 volte.

 

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