TimeMage «Nightmares» (2006)

Timemage «Nightmares» | MetalWave.it Recensioni Autore:
AtoragoN »

 

Recensione Pubblicata il:
--

 

Visualizzazioni:
931

 

Band:
TimeMage
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Titolo:
Nightmares

 

Nazione:
Germania

 

Formazione:
Stefan Schenkel - Keyboards, Vocals, Drums, Programming
Tobias Bradneck - Rhythm Guitar
Daniel "Otti" Ott - Vocals
Anne Bradneck - Vocals

 

Genere:

 

Durata:
56' 0"

 

Formato:

 

Data di Uscita:
2006

 

Etichetta:

 

Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

Settimo lavoro per questa band tedesca ancora senza contratto, frutto del mastermind Stefan, che si è occupato del songwriting di tutto il disco, delle tastiere, della drum machine e del programming (anche il basso è midi), oltre che delle voci assieme a Daniel, che si occupa delle parti in growl e Anne, mentre Tobias suona le parti di chitarra. Cominciamo con l'aspetto formale, dicendo innanzitutto che la veste grafica è eccellente ed assolutamente all'altezza di essere esposto nei negozi, mentre la produzione e i suoni lasciano molto a desiderare: la batteria suona tremendamente finta colpa soprattutto di una scelta sbagliata dei suoni e di un volume basso, il basso soffre dello stesso problema, e anche la chitarra non suona troppo bene, totalmente priva di bassi e presenza anche se Tobias infila riff azzeccati, metal e catchy allo stesso tempo, che mi hanno ricordato lo stile dei Nightwish. Le tastiere invece, essendo il disco prodotto dallo stesso Stefan, sono onnipresenti, con dei suoni decenti ma che spesso danno l'impressione di coprire un po'tutto, così come la voce; questo è un difetto su cui si cade facilmente se si suona uno strumento e si produce il disco: si da troppo risalto al proprio operato a discapito del resto. Per quanto riguarda le voci infine, la voce di Stefan non è affatto male, alta e dal timbro piacevole, e quella di Anne convince per l'espressività, ed è un vero peccato che sia stata relegata fondamentalmente a non più di un paio di canzoni. Infine del cantante in growl si poteva benissimo fare a meno, in quanto non aggiunge nulla alle canzoni se addirittura non le rovina. Dal punto di vista tecnico dunque ci troviamo di fronte ad un prodotto piuttosto amatoriale che non giustifica le pretese, ma allo stesso tempo bisogna riconoscere alla band una qualità importante: un gran gusto per gli arrangiamenti. Infatti nei pezzi, che secondo la bio e le mie orecchie non seguono i canoni di alcun genere, saltellando senza soluzione di continuità tra gothic rock, thrash metal, power sinfonico e classic metal-hard rock (senza tuttavia infastidire o spaesare l'ascoltatore), si può notare un gran gusto negli arrangiamenti vocali e di tastiera, capaci di creare linee vocali e ritornelli interessanti, easy e non scontanti allo stesso tempo grazie ad un uso intelligente delle chiavi maggiore-minore e a pezzi snelli e dinamici, come solo l'esperienza accumulata dopo diversi album può insegnare. A questo proposito come non citare l'ispiratissima opener, “Save Us”, vera perla del disco, che mi ha riportato alla mente i momenti più intensi di Alice Cooper periodo “The Last Temptation”, e “Duality of Mind”, "Born to Be" (memore dei primi Rage) e “When the Last Dream Dies”, due pezzi vincenti a livello di melodie e arrangiamenti che si elevano al di sopra del resto dell'album. Da rivedere invece i momenti più aggressivi, come “Social Disorder” e “Nights of Inguma”, prive di melodie abbastanza interessanti da tener viva l'attenzione e nemmeno della potenza per potersi permettere di farne a meno, insomma concludendo un prodotto che si regge su un equilibrio precario tra molti generi diversi e che di conseguenza spesso mostra il meglio dei vari mondi, ma a volte non riesce a coniugarli bene e ne presenta solo i lati peggiori. Promossi con debito (sull'aspetto tecnico e di produzione, se proprio volete usare una sezione ritmica midi scegliete almeno dei suoni decenti, e soprattutto da rivedere completamente il cantato in growl), in ogni caso dategli un'ascolto, lo meritano.

Track by Track
  1. Dreams Became Nightmares 78
  2. Save Us 90
  3. Duality of Mind 80
  4. Utopian Wilderness 70
  5. Nights of Inguma 60
  6. Fading Away 75
  7. Born to Be 78
  8. When the Last Dream Dies 80
  9. Succubus 75
  10. Oceans on Fire 70
  11. Follow the Rats 70
  12. Social Disorder 60
  13. Believe 68
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 60
  • Qualità Artwork: 80
  • Originalità: 70
  • Tecnica: 65
Giudizio Finale
72

 

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