Hell's Crows «Hell's Crows» (2017)

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Wolverine »

 

Recensione Pubblicata il:
02.12.2017

 

Visualizzazioni:
2028

 

Band:
Hell's Crows
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Titolo:
Hell's Crows

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
- Randy Rush :: Vocal, Guitar;
- Yuri Fetisov :: Lead Guitar;
- Alan Johns :: Bass;
- Johnny Pezzola :: Drums;

 

Genere:
Metal

 

Durata:
1h 2' 6"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
31.03.2017

 

Etichetta:
Valery Records
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Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
V-Promotion
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Recensione

Gli Hell’s Crow rilasciano questo omonimo album nonché primo full lenght concentrandosi come solamente loro sanno fare attraverso quell’incredibile miscela sonora fatta di Heavy, Power e Progressive metal; forti della loro intensa preparazione realizzatasi anche nel corso degli ma soprattutto dell’esperienza condivisa anche su palchi internazionali la band sa perfettamente colpire l’occhio del ciclone spazzandone via ogni prerogativa e intenzione. Il sound della band risulta incredibilmente innovativo e ripercorre nel proprio interno contesti che abbracciano numerose sfaccettature sino a generare ambientazioni dark ma anche incredibili assetti progressive che, seppur apparentemente innocui, offrono in realtà quell’idea di completezza con un annesso quanto incredibile effetto propagazione che rimane impresso nella mente dell’ascoltatore. Splendidi appaiono alcuni passaggi più tecnici che caratterizzano quasi tutti brani i cui riff e la cui ritmica riescono a generare attimi di incantevole perfezione. Ottimo il clean che sa assumere assetti diversi dimostrandosi grintoso ma anche raffinato e sottile allo stesso tempo e che in ogni caso grazie alle proprie doti riesce a condurre lo stile della band tra Iron Maiden, Judas Priest, Simphony X amplificando al meglio quell’incredibile divertimento sonoro che struttura tutti i brani del platter. “Fall Of Divine” apre ufficialmente il disco lasciandosi alla spalle un’apertura non troppo consona a quello che è in realtà lo spessore del lavoro; il brano offre sin da subito quel mordente che fa immediatamente presa sull’ascoltatore grazie alla perfetta simbiosi che lega al meglio tutti i musicisti; non da meno neanche “Back To The Future” e “Mechanical Quantum”, il primo caratterizzato da ottimi assetti prog power grintosi non poco e il secondo particolarmente moderno nei contenuti pur sempre caratterizzato dalle classiche cavalcate Power; l’ascolto prosegue poi con “Fist Of Steel”, altro concentrato di potenza sonora che ben fa da tramite tra un qualcosa che lega musicalmente il passato con il futuro; “Sons Of Wind” pur offrendo la sua straordinaria potenza, si concentra su andature più moderate rispetto ai precedenti ascolti senza perdere in ogni caso mai di vista quella tenacia e dinamica caratterizzante lo stile della band; è poi la volta di “Nightmares” i cui otto minuti travolgono l’ascoltatore su assetti che richiamano molto gli Iron Maiden della prima epoca rivisitati anche attraverso immancabili parametri più tendenti al progressive; la talentuosa voce non perde nuovamente occasione per mettersi in mostra al meglio su “Executioner” trascinandoci verso le successive “Across The Sea” e “In The Eyes Of Raider” due incredibili brani ricchi di potenza e di tanto, tantissimo Heavy Metal che con la sua forza più power ci trasportano sino al conclusivo “Hell’s Crow”, vero e proprio inno della band che non fa altro che confermarne la propria indiscussa grandezza compositiva meritevole di essere conosciuta il prima possibile anche oltre frontiera.

Track by Track
  1. Prelude To Decadence S.V.
  2. Fall Of The Divine 80
  3. Back To The Future 80
  4. Mechanical Quantum 80
  5. Fist Of Steel 85
  6. Sons Of The Wind 80
  7. Nightmares 85
  8. Executioner 80
  9. Across The Sea 80
  10. In The Eyes Of Raider 80
  11. Hell’s Crows 80
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 75
  • Qualità Artwork: 75
  • Originalità: 80
  • Tecnica: 80
Giudizio Finale
80

 

Recensione di Wolverine » pubblicata il 02.12.2017. Articolo letto 2028 volte.

 

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