Hitwood «Detriti» (2017)

Hitwood «Detriti» | MetalWave.it Recensioni Autore:
Wolverine »

 

Recensione Pubblicata il:
14.10.2017

 

Visualizzazioni:
1531

 

Band:
Hitwood
[MetalWave] Invia una email a Hitwood [Link Esterno a MetalWave] Visualizza la pagina Facebook di Hitwood [Link Esterno a MetalWave] Visualizza la pagina BandCamp di Hitwood

 

Titolo:
Detriti

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
- Antonio Boccellari :: Guitar, Drums, Bass, Studio Engineering, Synth;

 

Genere:
Melodic Death Metal

 

Durata:
24' 51"

 

Formato:
EP

 

Data di Uscita:
13.08.2017

 

Etichetta:
Autoproduzione

 

Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

La one man band di Hitwood, progetto oramai decennale condotto e fondato dal polistrumentista Antonio Boccellari, presenta il suo nuovo Ep “Detriti” la cui novità emerge sin da subito dalla presenza di due differenti growl che apportano un significativo miglioramento nell’assetto dei brani sino ad offrire un miglior impatto sull’ascoltatore. Buona anche la componente strutturale delle tracce, sempre ben coesa per l’intuitiva quanto melodica resa che l’autore riesce a generare attraverso il suo personale death metal melodico. Ciò che personalizza molto il lavoro è un immaginario richiamo a band di derivazione scandinava dalle quale però l’autore ben se ne guarda dall’imitazione andando inverosimilmente controcorrente rispetto all’attuale, banale tendenza degli ultimi periodi adottata da sin troppe band. Tra i sei brani proposti, di cui due strumentali, l’autore genera contesti sonori validi sia in ambito death metal poiché forgiati con dinamica e completa capacità oltre che con l’ abbellimento dei già menzionati apparati melodici capaci di generare emozionanti soluzioni con un immancabile impatto sull’ascoltatore. Oltre ai sopraccitati growl va menzionata anche la presenza di Eveline Schmidiger nel brano “Years Of Sadness” quale guest nel corale di sottofondo che tende invano a squarciare l’indiscussa potenza sia delle andature ritmiche che del ponderoso growl. Anche nei due strumentali acustici l’autore riesce a forgiare delle melodie particolarmente toccanti anche attraverso sottofondi più acerbi a supporto ulteriore di un contesto vario e all’avanguardia. Un buon Ep che ci conferma un miglioramento ed una valida strategia che non fa altro che migliorare i già confermati precedenti buoni propositi dell’autore.

Track by Track
  1. As Far as I Can Remember S.V.
  2. My Path to Nowhere 75
  3. Years of Sadness 80
  4. More Winters to Face... 80
  5. Chromatic 75
  6. Venus of My Dreams 75
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 70
  • Qualità Artwork: 75
  • Originalità: 75
  • Tecnica: 75
Giudizio Finale
76

 

Recensione di Wolverine » pubblicata il 14.10.2017. Articolo letto 1531 volte.

 

Articoli Correlati

News
Interviste
  • Spiacenti! Non sono disponibili Interviste correlate.
Live Reports
  • Spiacenti! Non sono disponibili Live Reports correlati.
Concerti
  • Spiacenti! Non sono disponibili concerti correlati.