Veins «Innocence» (2017)

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Wolverine »

 

Recensione Pubblicata il:
27.06.2017

 

Visualizzazioni:
2638

 

Band:
Veins
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Titolo:
Innocence

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
- Francesco De Canio :: Vocals/Rhythm Guitar;
- Lorenzo Natale :: Lead Guitar;
- Fabio Romano :: Bass;
- Riccardo Piazza :: Drums;

 

Genere:
Thrash / Death Metal

 

Durata:
39' 11"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
16.06.2017

 

Etichetta:
Extreme Metal Music
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Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

I Veins affidano il proprio esordio discografico a questo “Innocence”, un potentissimo concentrato di death metal moderno quanto basta i cui contenuti paiono racchiudere a se inediti quanto innovativi elementi capaci di fare indubbiamente una certa differenza. Al di là dei potenti riff e della compattezza delle ritmiche, forti anche di una buona produzione alle spalle, vanno segnalati anche gli incredibili assetti della batteria capace di offrire inarrestabili quanto varie partiture capaci di rendere al meglio ogni singolo brano. Anche l’acerbo clean vocale pare decisamente collimante con tutto il resto al pari anche di particolari lead solo che vanno a contornare al meglio ritornelli e strofe tra le tracks proposte. Varie ma anche in alcuni casi non troppo le dieci tracce uniformano l’ascolto offrendo talvolta accelerate in alternanza a particolari andature moderate ma non solo. Tra i brani meritano menzione “Dawn” e “Reflection” il primo caratterizzato da un death metal compatto e uniforme migliorato talvolta con qualche groove che non guasta affatto l’iniziativa, mentre il secondo, si presenta come una vera mazzata sui denti dall’attacco inziale sino alla fine; ma ancora degli di nota sono “Dying” e “Innocence” per la loro andatura pacata e moderata che offrono comunque una sorta di inedito atteggiamento compositivo della band; ma ancora “Take My Hand” per l’innumerevole dose melodica che va a caratterizzare la forsennata andatura death metal” e il conclusivo “Time doesn’t exist” che si affianca particolarmente ai precedenti “Dying e Innocence” sopraccitati. Il lavoro presenta una band con una certa propensione al genere e con l’aggiunta di una certa dose di singolarità, qualità questa non comune tra le giovani band all’esordio, e che rende decisamente particolari i brani al punto da sollevarla rispetto al generico.

Track by Track
  1. Animula Vagula Blandula S.V.
  2. Part I 75
  3. Dawn 80
  4. Reflections 80
  5. Part II 75
  6. Dying 70
  7. Bullet in the Head 80
  8. Innocence 70
  9. Take My Heand 75
  10. Time doesn't exist 75
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 75
  • Qualità Artwork: 75
  • Originalità: 80
  • Tecnica: 75
Giudizio Finale
76

 

Recensione di Wolverine » pubblicata il 27.06.2017. Articolo letto 2638 volte.

 

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