Hurz «Hurz» (2016)

Hurz «Hurz» | MetalWave.it Recensioni Autore:
Wolverine »

 

Recensione Pubblicata il:
08.01.2017

 

Visualizzazioni:
1286

 

Band:
Hurz
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Titolo:
Hurz

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
- Nicola Rossi ::
- Sergio Oriente ::
- Nicola Irace ::

 

Genere:
Dark / Ambient

 

Durata:
47' 44"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
08.04.2016

 

Etichetta:
Le Mat Records
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Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

Lavoro strumentale ricco di elettronica, ambient ed annesse andature ipnotiche è quello che presentano i romani Hurz con l’omonima uscita “Hurz”, sviluppata su sette tracce e stratificata su ambientazioni post moderne all’interno delle quali la band individua un complesso di elementi che racchiude lo spazio spirituale immaginario ed identificato con boschi magici, tempi sacri oltre a luoghi protetti, ambiti questi, all’interno dei quali si sviluppa la vita reale e il suo dramma. Il lavoro tende a racchiudere la nostalgia di poter vivere epoche mai vissute e trovarsi in luoghi desiderati e mai raggiunti a cause delle proprie incapacità e impossibilità. Il lavoro si presenta particolare all’ascolto essendo maggiormente realizzato con contesti elettronici e rudimentali elementi per le percussioni il tutto, di tanto in tanto, coadiuvato da corali sacri realizzati personalmente dal trio. I brano si susseguono in maniera decisamente semplice all’ascolto a cominciare dal lungo capitolo d’apertura “Il Nodo”, poi seguito dal quarto d’ora scarso di “San Giorgio e il Drago” dove la band si cimenta nei corali di cui sopra supportati da basi generate con rumori rilassanti di sottofondo; l’”Illuminazione della Metropoli” appare come un intermezzo di appena un minuti su base moderata acustica che da spazio alla successiva “Amoreux” un nuovo ambient oscuro generato con contesti quasi tribali oltre a synth e distorti post rock; “La scelta” pare condurci in Asia mentre il successivo “Todestrieb” ci catapulta in un contesto attribuibile quasi al migliore Mortiis in alcune sue opere. Si conclude con l’operazione matematica “1+1=3” dove un nuovo concept ambient elettronico non fa che rendere partecipe l’ascoltatore in una sorta di teatralità recitata in maniera espressiva per condurlo negli immaginari più vari. Un disco che si riflette al di là dello spazio e del tempo, senza una specifica o particolare propensione se non quella diretta a dare impulso alla creatività dark ambient unificata ad un significativo tocco di recitazione in lingua madre e corali annessi.

Track by Track
  1. Il Nodo 60
  2. San Giorgio e il Drago 70
  3. Illuminazione della Metropoli 65
  4. Amoreux 65
  5. La Scelta 60
  6. Todestrieb 70
  7. 1+1=3 65
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 65
  • Qualità Artwork: 60
  • Originalità: 65
  • Tecnica: 60
Giudizio Finale
64

 

Recensione di Wolverine » pubblicata il 08.01.2017. Articolo letto 1286 volte.

 

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