Homicidal Raptus «Erotomaniac Hallucinosis» (2016)

Homicidal Raptus «Erotomaniac Hallucinosis» | MetalWave.it Recensioni

Autore:
Wolverine »

Recensione Pubblicata il:
25.09.2016

Band:
Homicidal Raptus

Titolo:
Erotomaniac Hallucinosis

Nazione:
Italia

Formazione:
- Riccardo Cantarella :: guitars, vocals, bass, drum programming;

Genere:
Brutal Death Metal

Durata:
31' 1"

Formato:
CD

Data di Uscita:
16.09.2016

Etichetta:
Extreme Metal Music

Distribuzione:
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Agenzia di Promozione:
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Recensione

Homicidal Raptus è il nome di questa brutal death metal one metal band nazionale che ci presenta il suo lavoro d’esordio su otto tracce intitolato “Erotomatic Hallucinosis” sul quale a prendere sin da subito il sopravvento nell’ascolto è il buon growl proposto dalla parte vocale; il lavoro, tutto interamente realizzato da Riccardo Cantarella, sotto il profilo compositivo non appare però decisamente entusiasmante a partire dai distorti che danno un po’ quella sensazione di offuscato al punto da rendere le andature sin troppo similari tra loro; anche la proposta della drum machine sinceramente risulta troppo impostata al punto da non ottimizzare il rilievo dei vari riff e delle ritmiche della chitarra. L’operato della band risulta paragonabile ad Exhumer, Cattle Decapitated, Dying Fetus e similari con l’aggiunta di una resa non troppo brillante e poco fantasiosa. Fatta salva alcuna eccezione di qualche brano come nel caso di “Disembolewed in Public Toilet” vario nei contenuti, non troppo esasperato e ben distribuito strutturalmente per le soddisfacenti ritmiche, il successivo “Acid Disfigured Justice” dal quale però sembra troppo accentuata l’impostazione della drum machine stante la migliore ritmica di chitarra; discreto nei contenuti anche “Raped by the Mutants” altro brano interessante sotto il profilo ritmico ma un po’ meno nell’impostazione della ritmica elettronica che lascia un po’ a desiderare per la sua monotonia. Il conclusivo “Unscrewing Her Head Off” si presenta con una ritmica più moderata e piacevole all’ascolto grazie sempre all’ottimo growl che fa decisamente la differenza in questo lavoro. Va indubbiamente migliorato qualcosa tra cui l’impostazione della drum machine e i distorti che appaiono non troppo nitidi; ma per il resto l’estro dell’autore emerge soprattutto nell’ottima voce.