Adrenaline Kings «Adrenaline Kings» (2006)

Adrenaline Kings «Adrenaline Kings» | MetalWave.it Recensioni Autore:
AtoragoN »

 

Recensione Pubblicata il:
--

 

Visualizzazioni:
834

 

Band:
Adrenaline Kings
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Titolo:
Adrenaline Kings

 

Nazione:
Austria

 

Formazione:
BERNHARD | Vocals
MATTHIAS | Guitar
PAULUS | Guitar
ALEX | Bass
FLORIAN | Drums

 

Genere:

 

Durata:
49' 15"

 

Formato:

 

Data di Uscita:
2006

 

Etichetta:

 

Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

Questa band Austriaca, che giunge ora all'agognato deal discografico che gli garantisce una distribuzione a livello europeo (qui in Italia la data è fissata per il 14 aprile), dimostra di avere una grande esperienza sotto tutti i punti di vista, e lo si capisce sin dai primi ascolti, dalla cura per i dettagli, per i suoni, per i testi. Chiariamo immediatamente: il genere è lo stra-abusatissimo hard rock ottantiano, di quello che ultimamente risulta così anacronistico da sembrare originale, e che sta avendo un ritorno di fiamma con The Darkness, Velvet Revolver e compagnia stempiata. Allo stesso tempo gli elementi di innovazione si sentono, e la band, così come ad esempio i Velvet Revolver, sceglie di cambiare qualcosa dal sound che fu senza snaturarlo, quindi via voci acute e falsetti, e tutta la parte glam che ancora l'hard rock degli anni ottanta si portava dietro, e al suo posto troviamo un'attidudine leggermente più seria e cupa. Ho detto e ribadisco il termine “leggermente”, e quest'impressione è data soprattutto dalla voce del cantante, potente e profonda che si assesta su tonalità medie (arrivando a strizzare l'occhio allo stile moderno dei singer del goth rock come Ville dei Sentenced) e che probabilmente ai tempi dei Guns non sarebbe riuscito a ritagliarsi un suo spazio, oggi questa particolarità riesce a rendere il lavoro più fresco e a ridurre l'effetto deja-vu; e sotto quest'aspetto va comunque puntualizzato che la voce è intonata e gradevole, anche se (e sono certo che anche questo sia il risultato di una precisa scelta) l'assenza pressochè totale di cori e armonizzazioni a mio parere mutila ed impoverisce molto gli arrangiamenti, che in più di un frangente risultano piatti, scontati e privi della potenza e della convinzione necessaria. Questione di gusti.
La produzione come ho già accennato è perfetta, la batteria è precisa e ben registrata, lo stesso vale per le chitarre, dal suono marshalloso e potentissimo, così come il basso pulsante; e non è da meno l'esecuzione, classicissima, dei pezzi. Giungendo per l'appunto all'argomento canzoni gli highlights del disco sono senza dubbio la title track “Kings of Adrenaline”, che a livello strumentale sembra un vero e proprio tributo agli Iron Maiden, e le scanzonate “Online Lover” e “Without your Love” (che è il singolo, e di cui è stato prodotto anche un video scaricabile dal sito della band), ma quasi tutti i pezzi brillano di luce propria, anche se a volte la scarsa quantità di uptempo e la sovrabbondanza di mid tempo tipicamente ottantiani e delle (noiosissime purtroppo) numerose ballads può risultare un po' troppo pesante per l'ascoltatore di oggi.
Un disco ottimo, prodotto con cura e infinito amore per il genere, per una band che azzeccando i pezzi giusti ha le carte in regola per fare capolino anche nel giro che conta. Il mio consiglio per il futuro è di cercare di farsi una personalità definita, di trovare il proprio sound il più possibile e fare leva su quello per essere notati: la strada è quella giusta, solo il tempo ci dirà dove li condurrà. Al momento però mi sento di consigliarlo caldamente solo agli amanti più “die-hard” dell'hard rock.

Track by Track
  1. Cowboy Savage 65
  2. Without Your Love 70
  3. Exotic Lady 65
  4. Flying High 65
  5. Leaving Song 68
  6. When The Rain Comes Down 69
  7. Kings Of Adrenaline 75
  8. Online Lover 78
  9. Live Again 68
  10. Black Rain 71
  11. Five Minute Dynamo 60
  12. Crystal Tears 62
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 80
  • Qualità Artwork: 30
  • Originalità: 65
  • Tecnica: 75
Giudizio Finale
67

 

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