Frangar «Trincerocrazia» (2015)

Frangar «Trincerocrazia» | MetalWave.it Recensioni Autore:
vento »

 

Recensione Pubblicata il:
12.09.2016

 

Visualizzazioni:
2804

 

Band:
Frangar
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Titolo:
Trincerocrazia

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
Il Colonnello : Voce Effetti Ideali
Il Reverendo : Chitarra Ritmica
Uruk-Hai : Chitarra
Max Armi : Batteria
Von R.T. : Basso

 

Genere:
Black N' Roll

 

Durata:
52' 37"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
16.12.2015

 

Etichetta:
Ultima Madre
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Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
Against PR
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Recensione

I FRANGAR sono una band proveniente dalla provincia di Novara che propone un black metal unito al rock : black-roll di ispirazione darkthrone del periodo F.O.A.D. e Circle of Wagons per intenderci. Sono attivi da17 anni ed hanno rilasciato ben 4 album su etichette underground: 1."Totalitarian war"; 2." 1915 tutto per la patria" ; 3. " Bulloni granate bastoni" ; 4. "Trincerocrazia". I componenti che vi suonano si presentano al pubblico sotto pseudonimi di varia estrazione : il Colonnello voce effetti ideali ; il reverendo chitarra ritmica ; Huruk-Hai chitarra ; Max Armi batteria ; Von R.T. basso. La loro creatura si basa fondamentalmente su testi ispirati da racconti delle due guerre di inizio 1900 tra dolore, sofferenza e sangue in mezzo alle trincee. La particolarità delle loro composizioni sta nel saper abbinare in modo personale la furia black metal con spezzoni tratti da film e canzoni dell'epoca che creano un contrasto incredibile tra le due parti. Si inizia da subito con "Italia suprema assoluta" introdotta da un canto soave e via da subito ad attaccare l'ascoltatore con una musica pesante e potente con un testo che descrive le sofferenze della guerra con orgoglio e coraggio. A metà pezzo un inaspettato rallentamento da spazio al refrain semplice ma di assoluto coinvolgimento emotivo-sensoriale e molto patriottico ( che di questi tempi serve). Si prosegue con " Fare quadrato(S.P.Q.R.) " che ha un sound deciso e spigoloso. Scorre via col ritornello nella mente e si è pronti al pezzo successivo dal titolo : " Al cielo". L'irruenza in classico black-style tinge di oscuro il pezzo coi suoi ritmi serrati e ritmica ripetitiva con la voce de Il Colonello a fare da narratore. L'urlo squarcia gli indugi ne il "Martello", pezzo da fucina che batte come (ovvio) un vero martello sull'incudine per modellare con la forza le energie profuse dai loro oscuri strumenti di tortura fonica.La valanga sparata da "Trucidata " si abbatte senza remissione su noi poveri ascoltatori come un rullo compressore che schiaccia e non lascia adito a dubbi sulla potenza devastante di questi tipini che descrivono in modo convincente le loro storie di guerre.Il pezzo termina con soavi e dolci atmosfere di tempi passati colorati di b/n. "Alba" inizia con un giro di basso e si scaglia subito a tempi veloci e pestoni che accompagnano la voce carica di forza e convinzione proseguendo la missione di narrazione di sofferenze,morte e guerre lungo immagini e visioni che scorrono nella mia mente, aiutate da un intermezzo parlato ripreso da un filmato del passato. Il bulldozer Frangar prosegue l'avanzare con "Bombe sopra a Gorla" che non fa prigionieri, anzi calpesta e schiaccia col suo incedere ; stendendo il suo alito di desolazione lungo tutta la durata del pezzo. La battaglia continua con "Artigliere alpino" che col suo classic sound di ispirazione nordica e la descrizione dettagliata delle sofferenze e fatiche in trincea ci scaglia prepotentemente nel periodo della prima guerra mondiale. E' un assalto brutale quello dei Frangar che colorano l'etere di tensione e allo stesso tempo di coraggio e patriottismo che in questi giorni quest'Italia ne ha molto bisogno.Il ritonello mi risuona spesso nella testa perchè è molto coinvolgente e la si sente dentro. La lunga marcia della guerra giunge al termine col pezzo "Rivolta-revuelta" che con un testo tra italiano e spagnolo scandisce con coraggio e decisione i suoi intenti. La voce de Il Colonello graffia e lacera le ultime resistenze nemiche col sostegno dei suoi fidati soldati di trincea. Un disco di buona fattura che sa ben unire il suono estremo del black metal con novità nei testi e frizzanti inserti di filmati d'epoca che donano al tutto un modo molto creativo e personale di interpretazione del genere. Disco consigliatissimo a tutti gli amanti del sound estremo e pure a chi sa osare oltre il classic heavy metal.

Track by Track
  1. Italia suprema assoluta 75
  2. Fare quadrato S.p.Q.R. 65
  3. Al cielo 65
  4. Martello 60
  5. Trucidata 75
  6. Alba 65
  7. Bombe sopra a Gorla 65
  8. Artigliere alpino 85
  9. Rivolta revuelta S.V.
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 70
  • Qualità Artwork: 65
  • Originalità: 75
  • Tecnica: 75
Giudizio Finale
70

 

Recensione di vento » pubblicata il 12.09.2016. Articolo letto 2804 volte.

 

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