Raging Death «Raging Death» (2015)
Recensione
Con fervide influenze in completa sintonia con l’old Thrash metal anni ’80 i polacchi Raging Death racchiudono nel loro stile numerosi elementi ripresi da band Kreator, Overkill, Hirax, Sodom e primi Slayer e Metallica, con un risultato a dir poco sorprendente. Sin dalle prime note sembra di mettere nel lettore un vecchio cd di queste storiche band offrendoci una forte emozione. Il lavoro si presenta, come anche ribadito dal nome di questa band “furioso”, compatto, ben tirato a lustro con incredibili riff e ritmiche pazzesche che si uniscono ad un cantato eseguito in perfetta regola la cui esecuzione vocale ci ricorda bene quella di un certo John Cyriis. Effettivamente, per trattarsi di un primo full lenght, i numeri ci sono tutti e questo soprattutto anche grazie al generoso potenziale componentistico offerto della band che è in grado di emozionare anche con alcune parti eseguite in acustico che fanno da intro ad avvincenti risoluzioni. Con una mezz’ora circa i Raging Death ci offrono otto brani intensi che offre pochi attimi di recupero; si parte con “Space Invaders” dove una voce modello spaziale trasmette un messaggio vocale che da un avvio a martello all’intero brano realizzato con un riff plurimodale veramente fantastico; è poi la volta di “Raging Death” il cui riff introduttivo e l’intero brano in generale ci riconduce un po’ai primi Kreator con un risultato quasi degno; “Back to the past” è un altro brano eseguito sempre in maniera sfacciata e martellante ma che offre, nel complesso, qualche parte un po’ più Heavy Metal che fa assimilare al meglio il tutto; altro martello pneumatico è “Warrior of Revenge” dove i fantasiosi lead guitar sono eseguiti ad intreccio e offrono un ottimo supporto componentistico al brano. “Evil Command”, dopo un irruento riff iniziale, genera un vortice di potenza unificato a strepitosi lead solo. Anche “Race of Rages” ennesima mazzata vecchia scuola Thrash a pieni voti. “Cry for Time” ci offre, contrariamente agli altri brani, un attimo di pausa acustica con un arpeggio incantevole pronta ad anticipare l’apoteosi con il brano di chiusura “Challenger by Unknown” molto Kreator’s style ma che comunque fa centro pieno. Sorprendete lavoro eseguito con un’avvincente stile e altrettanta tecnica eseguita alla vecchia maniera. Se potete non fatevelo scappare.
Track by Track
- Space Invaders 80
- Raging Death 80
- Back to the Past 80
- Warrior of Revenge 80
- Evil Command 85
- Race of Races 85
- Cry for Time 80
- Challenger by the Unknow 80
Giudizio Confezione
- Qualità Audio: 80
- Qualità Artwork: 85
- Originalità: 85
- Tecnica: 80
Giudizio Finale
82Recensione di Wolverine » pubblicata il 01.05.2015. Articolo letto 1353 volte.
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