Idolatria «Breviarium Daemonicus Idolatrorum» (2015)

Idolatria «Breviarium Daemonicus Idolatrorum» | MetalWave.it Recensioni Autore:
Snarl »

 

Recensione Pubblicata il:
08.04.2015

 

Visualizzazioni:
1777

 

Band:
Idolatria
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Titolo:
Breviarium Daemonicus Idolatrorum

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
Idolatra Malum Ferus Maeficus :: Bass
Idolatra Hircus Sanctitas Belloz :: Drums
Idolatra Pestis Perversus Turpis :: Guitars
Idolatra Atrum Dominus Haereticus :: Vocals

 

Genere:
Black Metal

 

Durata:
40' 42"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
01.02.2015

 

Etichetta:
Mater Tenebrarum

 

Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

Album di debutto per gli Idolatria da Pordenone, band Black Metal assolutamente indemoniata e che infarcisce questo album di composizioni anticristiane per 41 minuti di musica o quasi in 8 pezzi più outro.
Pensavo di essere di fronte a qualcosa tipo Watain o Ondskapt, e invece mi dispiace ma il risultato è solo uno squallido tutto fumo e niente arrosto. Tutto bestemmie, e niente qualità musicali. Di tutti questi brani ascoltati emerge spessissimo (Nella fattispecie nella prima canzone, la quinta, la sesta e la settima), una scontatezza deprimente dei riffs di chitarra (e sono buono a definirli solo scontati), una batteria che poche volte riesce a cambiare tempo, e anche se lo fa, come nella sesta canzone, riesce sì a far variare l’atmosfera con un risultato buono, ma questo beneficio perde efficacia dopo poco tempo proprio per l’inefficacia dei riffs. Completano il tutto un basso che non si sente per nulla, e un cantante che usa sempre la stessa metrica per tutta la canzone, donando ai brani uno sgradevole tocco di abbozzato e generico.
Insomma: non ho nulla contro il Black Metal (è il mio genere), non ho nulla contro le tematiche sataniche, anzi, ma questo disco è una vera e propria grossa delusione. Non ho francamente altre parole per definire gli Idolatria, se non che sono tanti proclami satanici e blasfemi ma nient’altro. Non basta strillare “satan” ad ogni verso della quinta canzone per essere convincenti e fare musica di qualità. Non basta usare dei luoghi comuni scimmiottati da altri per essere convincenti di per sé, non basta suonare anche in altre bands di valore per dare credibilità a questa, e soprattutto non serve a niente infarcire l’album di tematiche sataniche se poi il livello d’inglese dei testi (desumibile dalla grammatica di certi titoli) è quello che è. Personalmente, con tutti i begli album che ho recensito in quest’anno di Black Metal, satanico e non, italiano e non, gli Idolatria non hanno chance. Pessimo. E ora scusate, vado a risentirmi i Funeral Mist.

Track by Track
  1. Sathanas Cult - The Redeemer 45
  2. Anticlerical Vein 50
  3. Involve His Black Majesty 55
  4. Reminiscence And Folklore of Lucifer 55
  5. Divium Diabolus Resuscita 50
  6. Neophyte under the cross reverse 55
  7. Icons of pure idolatry 45
  8. Resolution of Vatican's Head 45
  9. Hallelujah...Praise To You...Magnificent! (Outro) S.V.
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 55
  • Qualità Artwork: 45
  • Originalità: 40
  • Tecnica: 55
Giudizio Finale
49

 

Recensione di Snarl » pubblicata il 08.04.2015. Articolo letto 1777 volte.

 

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