Betoken «Beyond Redemption» (2014)

Betoken «Beyond Redemption» | MetalWave.it Recensioni Autore:
Snarl »

 

Recensione Pubblicata il:
08.02.2015

 

Visualizzazioni:
1856

 

Band:
Betoken
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Titolo:
Beyond Redemption

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
Antonio Pecere :: Vocals
Ivo Ricci :: Guitar
Michele De Ponti :: Guitar
Alex Raven :: Bass
Giulio Capone :: Drums
Eva Rondinelli :: Vocals
Francesco Ferreri :: Vocals

 

Genere:
Metal / Thrash

 

Durata:
54' 1"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
06.10.2014

 

Etichetta:
Buil2kill Records
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Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

Partiamo dalla copertina per analizzare questo “Beyond Redemption”, quinto album dei lombardi Power/Heavy Metallers Betoken, che condensano 11 tracce più outro e 2 intermezzi di musica: è stata fatta da un disegnatore famoso in Italia, che tra le varie sue esperienze ha fatto anche da disegnatore per il fumetto Dylan Dog. L’idea di base non era male, ma non è stata fatta benissimo, poiché la cover è troppo fumettosa e il soggetto sarà anche centrale ma non è in primo piano, si notano più che altri i lampi, e in definitiva la copertina è tutt’altro che “eye catching”. Una buona idea dunque, ma sfruttata non altrettanto bene.
E sinceramente, secondo me per questo cd si può fare lo stesso discorso: “Beyond Redemption” tenta la carta del concept quasi operistico a volte, ma l’idea buona di base non è sfruttata granché bene. Tralasciando il fatto che di concept sulla storia del Doctor Faust se ne sono fatti a bizzeffe (non scherzo: l’ultimo l’ho recensito una settimana fa), qui il risultato è principalmente azzoppato da una qualità sonora anonima e smorta, del tutto incapace di valorizzare la musica dei Betoken, ma sono anche gli arrangiamenti a sembrare basilari e abbozzati. Basta sentire il finale di “Renounce” e il suo crescendo finale come è stato reso, che ti fa sorgere qualche perplessità. Perplessità che diventano veri e propri grattacapi quando in “Quid tu moraris” ti ritrovi a sentire una canzone che somiglia a “Patience zero” degli Hammerfall, ma soprattutto che a 3:45 usa un riff identico a quello dopo lo stop di “Raining Blood”. Perché? Magari è un tributo o magari quel riff sarebbe la colonna idea quando il diavolo si presenta davanti a Faust, ma non credo proprio che sia stata una soluzione felice, anzi. Per il resto, a parte le buone “Left hand choice” e “Point of no return”, il cd convince poco. Dalla sesta canzone fino alla decima compresa il songwriting è blando e già suonato da altri, mentre nella tredicesima, come anche altrove, sono le linee vocali generiche a non risvegliare la riuscita di un album che per me potrebbe anche essere passabile se sei al debutto, ma non certo se sei arrivato al quinto album, visto che la concorrenza in questo genere musicale è di alto livello e non credo che i Betoken siano a questi livelli. E sì che per dare varietà al sound ci sono ben tre cantanti.
Per cui, mi dispiace perché i Betoken ci provano a fare un bell’album e lo si può sentire, ma come per i discorso fatto per la cover, l’idea è buona ma poi realizzarla in una maniera altrettanto decente è decisamente un’altra cosa, e i Betoken in questo disco non l’hanno fatto chissà quanto bene, anzi. Consiglio un ascolto di quest’album, prima di decidere per l’acquisto, solo ai fanatici sfegatati dell’heavy metal più oscuro e solo a loro.

Track by Track
  1. A Thirst for Knowledge 60
  2. Renounce 60
  3. Quid Tu Moraris 50
  4. The Man who would be the Devil 55
  5. Left Hand Choice 70
  6. Sparks of Grace Betrayed 60
  7. Hellward 60
  8. Seven Deadly Sins 55
  9. Ab Urbe Corrupta (Intermezzo) S.V.
  10. Lucifers Bless 55
  11. Point of no Return 70
  12. Helen of Troy (Intermezzo) S.V.
  13. Damned Soul Insomnia 55
  14. Beyond Redemption (Outro) S.V.
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 50
  • Qualità Artwork: 60
  • Originalità: 55
  • Tecnica: 60
Giudizio Finale
59

 

Recensione di Snarl » pubblicata il 08.02.2015. Articolo letto 1856 volte.

 

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