DarkkraD «Fake Eyes» (2014)

Darkkrad «Fake Eyes» | MetalWave.it Recensioni Autore:
Snarl »

 

Recensione Pubblicata il:
01.01.2015

 

Visualizzazioni:
1776

 

Band:
DarkkraD
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Titolo:
Fake Eyes

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
Roberto Salari :: Vocals
Davide Mantovan :: Lead Guitar, Rhythm Guitar, Backing Vocals
Christian Montemurro :: Bass
Davide Cardella :: Drums

 

Genere:
Alternative Metal

 

Durata:
27' 33"

 

Formato:
EP

 

Data di Uscita:
2014

 

Etichetta:
Autoproduzione

 

Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

Debutto discografico autoprodotto per i torinesi DarkkraD, band dal nome invero non originalissimo e dalla copertina un po’ insignificante, ma che in questo suo EP di apertura, chiamato “Dark eyes”, condensa 6 tracce in 27 minuti e mezzo di una miscela interessante di ciò che è alternative, predominante, un po’ di metal e alcune reminiscenze di nu metal, che a quanto dicono faceva parte del passato della band.
Il meglio di questo EP è senz’altro dato dalla terza traccia in poi, visto che le canzoni, probabilmente, sembrano rispecchiare una certa crono logicità compositiva, con le prime due più allo stato grezzo e anche banali, mentre da qui in poi si migliora. Sono il ritornello e i riffs di chitarra infatti a penalizzare una “Brave” sinceramente abbastanza scontata e poco speciale, mentre “Leave me alone” mostra il suo lato debole dal punto di vista delle linee vocali, non brutte o cantate male ma ben lungi dall’essere qualcosa di speciale.
Fortunatamente, come detto, da qui in poi si migliora e “Faded memories” mostra effettivamente un brano più a tiro e tipicamente alternative metal, dove la compattezza degli arrangiamenti non è influenzata da un riffing ancora un po’ non originale. Ed è quanto detto per questa canzone che fa sia da pregio che da difetto in quest’album, come in “945” e “Dead”, dove il brano riesce a convincere per gli arrangiamenti ma non tanto per varietà compositiva, mentre “Complain” mostra un po’ il contrario: maggior incisività dei riffs ma compattezza globale meno pervenuta.
Insomma: è un inizio, con tutti i pro e i contro. Formalmente la band non ha niente che non va, soltanto deve alzare il tiro nei riffs e come originalità nei brani, visto che qui siamo a livelli non brutti ma non certo imprescindibili, che mi farebbero pensare a una band senza molto talento se non fosse per il fatto che la compattezza compositiva è più che soddisfacente. In altre parole: Ep di debutto riuscito e non ci lamentiamo, ma per la prossima release qualcosa di più in quanto a riffs e originalità vogliamo sentirlo.

Track by Track
  1. Brave 65
  2. Leave me alone 60
  3. Faded memories 70
  4. 945 70
  5. Dead 70
  6. Complain 70
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 70
  • Qualità Artwork: 65
  • Originalità: 60
  • Tecnica: 70
Giudizio Finale
67

 

Recensione di Snarl » pubblicata il 01.01.2015. Articolo letto 1776 volte.

 

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