Widow «On Fire» (2005)

Widow «On Fire» | MetalWave.it Recensioni Autore:
Heresy »

 

Recensione Pubblicata il:
--

 

Visualizzazioni:
1798

 

Band:
Widow
[MetalWave] Invia una email a Widow [Link Esterno a MetalWave] Visualizza il sito ufficiale di Widow [Link Esterno a MetalWave] Visualizza la pagina Facebook di Widow [Link Esterno a MetalWave] Visualizza la pagina MySpace di Widow

 

Titolo:
On Fire

 

Nazione:
U.s.a.

 

Formazione:
Lili - voce
Cristof - chitarra e voce
John E - chitarra
Joshua - basso
Marc Anthony - batteria

 

Genere:

 

Durata:
43' 0"

 

Formato:

 

Data di Uscita:
2005

 

Etichetta:

 

Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

Strano che sia toccata in sorte a me la recensione di questi Widow, che di solito sono abituato a territori più oscuri e malinconici del metal... In ogni caso devo dire di aver sempre apprezzato l'heavy metal classico, senza il quale molto probabilmente non staremmo qui a parlare di metal (cosa che molto spesso la gente dimentica).
"On Fire" è il secondo full-length degli statunitensi, dopo "Midnight Strikes" che adesso mi sono incuriosito e mi devo procurare! Dimenticate le "radici death metal" di cui parla la bio (mannaggia alle etichette ITALIANE che continuano a mandare le bio in inglese alle webzines ITALIANE!), e l'"oscura e morbosa personalità di ognuno dei membri" tanto declamata sempre dalla suddetta bio (altro che oscuro e macabro, il batterista nella foto sembra Ville Valo degli Him...). Quello che abbiamo qui non è altro che un sano disco di heavy metal classico, grezzo quanto basta e che sembra uscire direttamente dagli anni '80!!! L'unica differenza rispetto alle produzioni di quell'epoca tanto gloriosa per il nostro genere preferito è legata alle voci che qui sono due, una femminile pulita e una maschile in screaming (e qui si sente pesante l'influenza dei Children of Bodom), e forse lo screaming sarà difficile da "digerire" per i defenders più integralisti e intransigenti, ma per il resto "On Fire" è un disco dinamico, godereccio e di facile ascolto, dagli ottimi suoni, spensierato, i cui ritornelli si ricordano già dal primo ascolto e che vi farà muovere il culo per quasi tre quarti d'ora! Davvero ottima la prova dei due chitarristi, e invidiabile è la loro preparazione tecnica, tra l'altro negli assoli (stupendi) l'influenza del metal neoclassico di Malmsteen si sente molto. Del resto sono molte le influenze a cui si può ricondurre questo lavoro, a partire dai sempre immensi Iron Maiden in poi, ma non penso sia questo l'aspetto essenziale, così come non ha molto senso parlare dei singoli brani, visto che comunque il disco è omogeneo e va bene così.
Io spero che questa roba abbia ancora un mercato, perché davvero il disco è suonato col cuore e non per seguire una qualsiasi tendenza, i pezzi sono validi così come la registrazione e chissenefrega se l'originalità non è il suo punto forte, intanto rimetto "On Fire" da capo a tutto volume e ve lo consiglio se vi va di sentire del buon Heavy Metal ottantiano ma con doppie voci! ROCK'N'ROLL!!

Track by Track
  1. An american werewolf in raleigh 80
  2. The preacher's daughter 75
  3. Here to stay 80
  4. Re-animate her 75
  5. Sinderella 80
  6. Not alone 75
  7. Dead end 80
  8. Misstery 75
  9. Family affair 80
  10. I'll bury you alive 75
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 80
  • Qualità Artwork: 75
  • Originalità: 60
  • Tecnica: 90
Giudizio Finale
77

 

Recensione di Heresy » pubblicata il --. Articolo letto 1798 volte.

 

Articoli Correlati

News
Interviste
  • Spiacenti! Non sono disponibili Interviste correlate.
Live Reports
Concerti