A Day To Remember «Common Courtesy» (2013)

A Day To Remember «Common Courtesy» | MetalWave.it Recensioni Autore:
Jezebel »

 

Recensione Pubblicata il:
03.02.2014

 

Visualizzazioni:
1773

 

Band:
A Day To Remember
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Titolo:
Common Courtesy

 

Nazione:
U.s.a.

 

Formazione:
Jeremy McKinnon – Vocals
Neil Westfall – Guitar
Joshua Woodward – Bass
Kevin Skaff – Guitar
Alex Shelnutt – Drums

 

Genere:
Hardcore

 

Durata:
1h 3' 41"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
26.11.2013

 

Etichetta:
Caroline Records
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Universal Music Group
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Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
Nee-Cee Agency
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Recensione

“Common Courtesy” è il quinto album degli A Day To Remember, che dopo molte traversie, dovute ai problemi legali con la casa discografica della band, finalmente vede la luce nel novembre 2013. L’album contiene tredici pezzi, più tre bonus track, che rappresentano le tappe di un percorso articolato, un viaggio nella memoria e nelle sonorità classiche della band, dove trovano spazio anche tutte le sfaccettature del progetto ADTR, in cui il metal/hardcore appare a tratti ma rimane comunque in sovrimpressione, funzionando come motore interiore. I cinque di Ocala, come al solito, lavorano molto sulle armonie e sulle melodie, sull’orecchiabilità e digeribilità dei brani, proponendo una struttura collaudata e semplice,  lasciando alle vocals il compito di riempirla e animarla. In questo album, inoltre, si avverte una maggiore consapevolezza da parte della band riguardo ai propri mezzi a disposizione: le parti chitarristiche sono vivaci e
pragmatiche e la sezione ritmica è stabile e affidabile. Le vocals rimangono il marchio di fabbrica della band perché conservano l’intenzione narratrice e confessionale, facendo da collante emotivo tra testo e musica. Il “fuck yeah” di “City of Ocala” apre le danze in perfetto stile ADTR, poi il tuffo nel passato continua con “Right back at it again”, brano con ritornello tutto da cantare. Con “Sometimes you’re the hammer, sometimes you’re the nail” e “Dead buried” la band cala gli assi metalcore e trova una via per sfogare un po’ di risentimento. “Best of me”, “Life @ 11”, “I surrender”, “Leave all the lights on (bonus track)”, “Good things (bonus track)” e “Same book but never the same page (bonus track)” sono brani dal pop punk a doppio andamento, con strofe cadenzate e ritornelli veloci. “I’m already gone” e “End of me” rappresentano il lato più malinconico e introspettivo dell’album,
mentre “Violence (enough is enough)” e “Life lessons learned the hard way” ne rappresentano  il lato più oscuro,  dove il metal/hardcore si anima di rabbia ed  è avvelenato da lyrics amare e combattive. “The document speaks for itself” conserva la stessa propulsione, su una  base più cadenzata. “I remember” chiude ufficialmente il cerchio con una classica ballata pop punk condita di memorie e ricordi. Con “Common Courtesy” gli ADTR hanno dimostrato di sapersi reinventare musicalmente producendo un album che è più di un semplice insieme di canzoni. “Common Courtesy” ha svelato molti retroscena oscuri dell’industria discografica e, al di là del valore strettamente musicale, è diventato un simbolo di ribellione al sistema ed è la dimostrazione di come la fedeltà dei fan possa fare la veramente la differenza.

Track by Track
  1. City Of Ocala 75
  2. Right Back At It Again 75
  3. Sometimes You’re The Hammer, Sometimes You’re The Nail 80
  4. Dead & Buried 80
  5. Best Of Me 75
  6. I’m Already Gone 75
  7. Violence (Enough Is Enough) 85
  8. Life @ 11 70
  9. I Surrender 70
  10. Life Lessons Learned The Hard Way 85
  11. End Of Me 75
  12. The Document Speaks for Itself 75
  13. I Remember 75
  14. Leave All the Lights On S.V.
  15. Good Things S.V.
  16. Same Book but Never the Same Page S.V.
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 85
  • Qualità Artwork: 80
  • Originalità: 75
  • Tecnica: 80
Giudizio Finale
77

 

Recensione di Jezebel » pubblicata il 03.02.2014. Articolo letto 1773 volte.

 

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