Crowdburn «Ignition» (2013)

Crowdburn «Ignition» | MetalWave.it Recensioni Autore:
Jezebel »

 

Recensione Pubblicata il:
19.01.2014

 

Visualizzazioni:
856

 

Band:
Crowdburn
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Titolo:
Ignition

 

Nazione:
Svezia

 

Formazione:
Aron Andersson - Vocals
Christoffer Lindmark – Lead Guitar
Patrik Wall - Guitar
Jonathan Holmgren - Bass
Andreas Grehn - Drums

 

Genere:
Heavy Metal

 

Durata:
40' 16"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
11.10.2013

 

Etichetta:
Discouraged Records
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Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
Idle Production
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Recensione

“Ignition” è il debut album dei Crowdburn, band svedese nata nel 2010. I dieci brani presentanti dai cinque di Umeå hanno tutti un sapore di metal anni ’90, un retrogusto panteriano onnipresente con, in aggiunta, un tocco di sana stravaganza, che funge da colorante sonoro. Ai classici elementi del genere, riff furiosi e ritmica progressiva, si aggiungono combinazioni di accordi equilibrate che risaltano il generale impianto melodico distorto su cui poggia il discorso dei Crowdburn. Le vocals sono armoniose, versatili e passano facilmente dallo scream al pulito trainando e dando un’identità allo stile della band. In questo album è stato fatto un lavoro per rendere i passaggi fluidi e le strutture flessibili, stabili e pronte ad inglobare molteplici influenze e esigenze. L'album si apre con “Burning crowd”, che è un concentrato di groove ritmato e stoppato con tanto di ritornello piacevole. In “Stars” la ritmica segue i tempi narrativi delle vocals urlate. “Alligator” è un brano che si sviluppa su un tema principale fatto da riff e ritmi vivaci. “Pictures” ha un rivestimento battente, quasi hardcore/punk e un cuore di refrain melodico. In “Pray” ritorna l’attitudine groove e sottilmente folle che pervade gli accordi e i ritmi. “Sign away your life” ha uno stile contemporaneo che si sposa bene con le vocals e i riff martellanti. In “Fire in the hole” il groove diventa matematico e logico, sprigionando energia pura. Dopo “Spider’s nest”, una metal ballad, arriva “Confronted” che rappresenta l’ultimo bagliore di ritmica massiccia e riff schizzati, prima che l'album si concluda con "A solid harbor in a lonely sea", altra ballata, che mette in risalto la bella voce di Aron Andersson. “Ignition” ha una giusta dose di ruvidità e sostanza ma è anche particolarmente scorrevole, facile da assimilare e suscita una sensazione di un equilibrio raggiunto.

Track by Track
  1. Burning crowd 75
  2. Stars 75
  3. Alligator 75
  4. Pictures 70
  5. Pray 75
  6. Sign away your life 75
  7. Fire in the hole 80
  8. Spider’s nest 70
  9. Confronted 75
  10. A solid harbor in a lonely sea S.V.
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 80
  • Qualità Artwork: 75
  • Originalità: 70
  • Tecnica: 75
Giudizio Finale
74

 

Recensione di Jezebel » pubblicata il 19.01.2014. Articolo letto 856 volte.

 

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