Dunkelnach «Revelatio» (2013)

Dunkelnach «Revelatio» | MetalWave.it Recensioni Autore:
Snarl »

 

Recensione Pubblicata il:
12.10.2013

 

Visualizzazioni:
814

 

Band:
Dunkelnach
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Titolo:
Revelatio

 

Nazione:
Francia

 

Formazione:
Heimdall :: Guitars
Alkhemohr :: Bass, backing vocals
Max Goemaere :: Drums
Frost :: Vocals

 

Genere:
Black Metal / Death Metal / Extreme Metal

 

Durata:
45' 29"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
2013

 

Etichetta:
WormHoleDeath
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Distribuzione:
Aural Music
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Agenzia di Promozione:
Aural Music (Promotion)
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Recensione

Sfiancante, aggressivo, potente e granitico. Questo è il nuovo album dei francesi da Lille Dunkelnacht, una band curiosamente partita come ambient e che ora propone in questo secondo album uscito per la Wormholedeath Records un Black Metal potentissimo, spesso veloce e poco incline all’avantgarde, come le tematiche portate invece farebbero pensare.
Ci si mette un po’ ad abituarsi ad una produzione un po’ troppo pulita e che non dona il giusto impatto alle chitarre, ma fortunatamente dopo che ci si abitua, “Revelatio” è là che vi aspetta. Veloce, estremamente compatto, ben suonato e che punta alla qualità, alla varietà ritmica e al numero dei riffs piuttosto che all’ossessione e alla ripetitività. Con delle mazzate una dietro l’altra condite da riffs spesso tendenti al barocco che a volte si chiamano “Emergent Primitive constellations” e altre vanno sotto il nome di “Dissolved fractal esoterism”. Il tutto per una musica che spesso non lascia tregua all’ascoltatore e che lo stordisce per la quantità di note qui presente, davvero incredibile.
Difficile segnare un picco qualitativo dell’album, sia per la qualità delle composizioni, sia perché fanno parte di un concept, sia perché (unico punto a sfavore dell’album) le canzoni puntano tutte sul chaos e sulla velocità, premendo forte sull’acceleratore e sull’aggressione e rendendo il disco sicuramente potente e schiacciasassi, ma forse anche troppo omogeneo e difficile da ascoltare tutto in un sorso senza che ti sanguinino prima le orecchie. Non a caso, forse gli episodi migliori per me sono appunto dati dall’accoppiata “Where livid lights emblaze” e “Ashes from stellar oracles”, la prima delle quali più varia e perfino con dei riffs alla Dissection, e con l’altra intensa e con una chitarra solista davvero eccellente.
Insomma: molti bei riffs, molta qualità, potenza, velocità entusiasmo e forse anche un po’ troppa foga, ma ciò non toglie che questo secondo album dei Dunkelnacht è una sorpresa dell’underground. Fermamente consigliato agli amanti del Black Metal e soprattutto per chi ricerca potenza compositiva e melodie. Da seguire.

Track by Track
  1. The fall of entropy 70
  2. Emergent Primitive Constellations 75
  3. Ashes from Stellar Oracles 85
  4. Dissolved Fractal Esoterism 80
  5. Through the Reign of Lunacy 85
  6. Le Serment des Hypocrites 80
  7. Revelatio 70
  8. Where Livid Lights Emblaze 85
  9. Enthroned in the Light 75
  10. Rebirth of the Black Procession 75
  11. Post prophetic rebellion 70
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 65
  • Qualità Artwork: 80
  • Originalità: 70
  • Tecnica: 85
Giudizio Finale
78

 

Recensione di Snarl » pubblicata il 12.10.2013. Articolo letto 814 volte.

 

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