Galaktik Cancer Squad «Ghost Light» (2013)

Galaktik Cancer Squad «Ghost Light» | MetalWave.it Recensioni Autore:
Snarl »

 

Recensione Pubblicata il:
05.10.2013

 

Visualizzazioni:
839

 

Band:
Galaktik Cancer Squad
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Titolo:
Ghost Light

 

Nazione:
Germania

 

Formazione:
Argwohn :: All instruments

 

Genere:
Progressive Black Metal

 

Durata:
51' 10"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
21.06.2013

 

Etichetta:
Hypnotic Dirge Records
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Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

Teoricamente per far sì che il quarto album (nonché ottava uscita discografica) dei tedeschi Galaktik Cancer Squad mi facesse schifo c’erano tutti i presupposti: copertina poco significativa, genere musicale proposto non tra i miei favoriti (post black metal), millantate influenze progressive e altri piccoli dettagli, tra cui anche un nome della band francamente stupido e difficilmente memorizzabile.
Bene: fortunatamente per i GCS, questo “Ghost Light” (5 tracks x 51min 10sec) colpisce più che positivamente. Si tratta oggettivamente di un album spesso veloce di batteria, melodico nei riffs, ben realizzato, violento e per niente iper omogeneo o monodirezionale, come invece in questo genere succede. No: l’album riesce a tessere delle trace melodiche di chitarra davvero ben riuscite, che non si riducono solo a degli arpeggi, ma a dei momenti davvero toccanti e originali, decisamente degni di un ascolto, i cui picchi sono caratterizzati da “When the void whispers my name”, che possiede una stupenda fuga a 5:45 e con un ottimo riff a 7:20 vagamente in stile post rock, e anche dalla terza canzone, più tipicamente black metal, veloce e cupa, che riesce nell’ardua impresa di mantenere alta l’attenzione dell’ascoltatore per tutti e 12 i minuti che compongono il brano. E il tutto senza contare la più ossessiva title track, con arpeggi che toccano perfino i celebri Dissection. Un po’ in calo invece “Hypnose”, bella, strumentale e con un buon climax finale, ma forse non era necessario farla durare 15 minuti.
Insomma: malgrado qualche crisi di grandezza, i GCS fanno un grande album di Black Metal melodico, ma non per questo lento o diluito. Per la verità, va anche detto che qui non c’è praticamente niente di progressive (come la loro pagina metal archives dice), e se escludiamo due parti (peraltro molto azzeccate) dal sapore post rock, non c’è niente che facciamo virare il discorso su sonorità sperimentali. In altre parole: qui non ci troviamo di fronte a un disco che, a scapito delle etichette, sperimenta con generi estranei in maniera improbabile: siamo di fronte a un disco furioso, tagliente e comunque capace di momenti melodici toccanti, e con un tiro fenomenale.
L’ascolto (e l’acquisto tramite la Hypnotic Dirge Records) è consigliato a tutti gli amanti del Black Metal che non disdegnano riffs di chitarra melodici pur non rinunciando alla furia e alla velocità. Ben fatto Galaktik Cancer Squad!

Track by Track
  1. Ethanol Nebula 70
  2. When the void whispers my name 80
  3. In lichterlosen Weiten 80
  4. Ghost light 80
  5. Hypnose 75
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 75
  • Qualità Artwork: 65
  • Originalità: 85
  • Tecnica: 80
Giudizio Finale
76

 

Recensione di Snarl » pubblicata il 05.10.2013. Articolo letto 839 volte.

 

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