Dreariness «My Mind Is Too Weak To Forget» (2013)

Dreariness «My Mind Is Too Weak To Forget» | MetalWave.it Recensioni Autore:
Snarl »

 

Recensione Pubblicata il:
26.01.2013

 

Visualizzazioni:
2534

 

Band:
Dreariness
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Titolo:
My Mind Is Too Weak To Forget

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
Tenebra :: Vocals
Gris :: Guitars, Bass, Keys
Torpor :: Drums

 

Genere:
Blackgaze / Depressive Black Metal

 

Durata:
1h 2' 36"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
15.01.2013

 

Etichetta:
Nostalgia Productions
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Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

Onestamente: avendo vissuto a Roma per 3 anni e mezzo ed essendomi fatto la mia idea sulla città e sulla forma mentis dei suoi abitanti, mai mi sarei aspettato che la Capitale sarebbe stata un campo fertile per il depressive black metal in Italia. Prima gli ottimi Misere Nobis, poi l’ultimo disco dei Vidharr (che però devo ancora sentire del tutto), poi i Trails of Sorrow, poi partecipazioni di musicisti romani o limitrofi in gruppi depressive non del Lazio, e ora anche i Dreariness, altra band di Torpor e Gris dei Misere Nobis, che reclutano la cantante Tenebra e ci propongono 7 canzoni più intro in poco più di un’ora di musica di un depressive black metal contaminato dai moods semiacustici e crepuscolari dello shoegaze, e rilasciato dalla Nostalgia Productions.
Come si è detto, il songwriting dei Dreariness è più orientato verso lo shoegaze, arpeggi, bicordi e robe simili, e difficilmente si sentono accelerazioni o il riff con chitarra solista che rendeva vincenti le composizioni dei Misere Nobis, ma i Dreariness non falliscono l’obiettivo: la band riesce a distinguersi come stile e come approccio stilistico, e per capire questo è sufficiente ascoltare l’introduzione “Reminiscence”, una vera e propia trasduzione sonora di un bel ricordo che torna alla mente, accompagnata poi dalla buona “Coming home”, dotata di riffs malinconici ma più ombrosi di quelli dei MN ed eccellente nella seconda parte del brano, come anche “My last goodbye” e la più tipicamente depressive “Madness” dotata anche di un intermezzo creepy per pianoforte. Sugli scudi anche “lost”, probabilmente la migliore del lotto, e la titletrack, dove Torpor e Gris non smettono di snocciolarci riffs e andamenti grigi e stentorei mentre Tenebra mostra una pronuncia forse non sempre all’altezza (il “duim” al posto di “dream” su “Lost”...) ma una buona modulazione vocale, con strilli alla Burzum predominanti ma alternati a voci più sofferte e altre più piangenti e tristi, senza disdegnare parti pulite in “My last goodbye”, con queste ultime che in verità mi suonano un po’ insicure e impacciate; cose di poco conto che non intaccano più di tanto la riuscita del brano.
Un cd dunque globalmente riuscito, con forse giusto un paio di piccoli difetti. Il primo è lo stile della band, buono e convincente, ma forse a volte non ancora del tutto maturo e tendente ad alcune crisi di identità, come l’accelerazione in “coming home” francamente inopportuna e una qualità sonora buona ma per me migliorabile a livello di chitarre e basso, che io avrei preferito più saturi e anche un po’ più alti. Ma a parte questi difetti non certi gravi e comunque anche un po’ soggettivi, la prova del fuoco dei Dreariness si può considerare superata. Consiglio il cd agli amanti del depressive e in particolar modo a chi apprezza il mood semiacustico dello shoegaze. Da seguire con attenzione.

Track by Track
  1. Reminiscence 75
  2. Coming home 75
  3. My last goodbye 75
  4. Madness 75
  5. Dysmorphophobia 70
  6. Lost 80
  7. One Last wish 70
  8. My mind is too weak to forget 80
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 70
  • Qualità Artwork: 80
  • Originalità: 75
  • Tecnica: 75
Giudizio Finale
76

 

Recensione di Snarl » pubblicata il 26.01.2013. Articolo letto 2534 volte.

 

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