Grizzly Knows no Remorse «Bearotica» (2011)

Grizzly Knows No Remorse «Bearotica» | MetalWave.it Recensioni Autore:
Zoro »

 

Recensione Pubblicata il:
--

 

Visualizzazioni:
759

 

Band:
Grizzly Knows no Remorse
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Titolo:
Bearotica

 

Nazione:
Russia

 

Formazione:
Andrew Kontuzov-Vantula - Vocals
Victor Kucher - Guitars
Eugene Taranovski - Guitars
Stan Sherifundov - Bass
Andy Novoselov - Drums

 

Genere:

 

Durata:
32' 0"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
2011

 

Etichetta:

 

Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

Debutto cazzuterrimo per i Grizzly Knows no Remorse, band russa e dal nome improponibile e che a causa della sfortunata posizione geografica rischia di essere relegata ai soli auditori d’oltrecortina, e di privarci così del piacere di ascoltare quanto di meglio sia stato partorito in ambito rock negli ultimi tempi. I cinque ragazzi di Mosca dicono di suonare Insane Southern Rock (!), ma quello che hanno fatto in sostanza è stato partire da band quali Every Time I Die e He Is Legend, prenderle a zappate e tirarne fuori germogli southern grezzissimi e sporchi d’hardcore, per poi ipervitaminizzarli con iniezioni di rock ‘n roll sguaiato e potente. Il risultato lascia senza parole. La loro musica è diretta, colpisce, anzi, travolge fin dal primo ascolto, con una carica e un abbandono totale che sembra strano appartenere a persone nate tanto lontano dall’America. Ma forse è questo che rende i GKNR così speciali, un’attitudine semplice, quasi naiv, come solo una persona al di fuori delle logiche e dell’intellettualismo della scena occidentale/americana può avere, una scena fatta spesso di gruppi che cercano prima di essere originali, poi di essere ascoltabili. Al gruppo interessa solo suonare Rock ‘n Roll, e cazzo se ci riescono.
Incipit grandiosi (l’epico assolo di The Last Sound you Will Hear, o la carica selvaggia di We’re Baddass Motherfucker) danno il via a pezzi mutevoli, che si dipanano tra continui cambi di tempo e di umore, sempre interessanti e sempre divertenti, sostenuti da un ensemble di musicisti validissimi, e da un cantante istrione e dotato di una voce particolarissima, sporca e penetrante, che pur non abbandonando praticamente mai i territori delle clean vocals, risulta più aggressiva di quella di molti urlatori da strapazzo. Unico difetto, una durata abbastanza limitata, controbilanciata però da una assoluta mancanza di momenti morti e filler.
Una perla persa in mezzo ad un underground che più under non si può, e che ignorare sarebbe un grave errore. Consigliati caldamente.

Track by Track
  1. Sicle Bent and Hammer Hard 75
  2. Heartbraker Bonecrusher 90
  3. The last Sound You will Hear 85
  4. Rest the Living, Rise the Dead 80
  5. Scarecrow Ragdoll 80
  6. Watch me Play Rock 'n Roll 85
  7. Heroes ain't live Forever 75
  8. Sleeping with one eye opened 80
  9. We're Baddass Motherfucker 90
  10. It's not Always Tails 75
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 85
  • Qualità Artwork: 85
  • Originalità: 80
  • Tecnica: 85
Giudizio Finale
82

 

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