Lydia's Gemstone «The New Melancholy» (2011)

Lydia's Gemstone «The New Melancholy» | MetalWave.it Recensioni Autore:
carnival creation »

 

Recensione Pubblicata il:
--

 

Visualizzazioni:
1038

 

Band:
Lydia's Gemstone

 

Titolo:
The New Melancholy

 

Nazione:
Austria

 

Formazione:
Markus Keimel :: Vocals, Guitars
Hannes Achmüller :: Guitars
Joachim Halbedl :: Bass
Christian Keimel :: Drums

 

Genere:

 

Durata:
34' 15"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
2011

 

Etichetta:

 

Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

Dopo un demo di non troppo tempo fa, dall'Austria ritornano i fratelli Keimel con il loro progetto “Lydia's Gemstone”, stavolta proiettato su di una scena a lungo termine con il debut album “The New Melancholy”.
Come da titolo, i nostri vogliono fare un gran passo in avanti e, non senza un po' di presunzione, intendono stabilire una sorta di nuovo ordine della musica metal che fa della malinconia il suo monito per l'umanità.
Certamente questa è una congettura del tutto personale ma credo che non avevamo bisogno di un “upgrade” del depressive rock/metal in quanto già i Katatonia stanno vivendo un successo apparentemente intramontabile e sopratutto senza eguali dal momento che qualsiasi altro tentativo di fotocopiare le loro canzoni, anche sotto forma di influenza, viene categoricamente destinato all'oblio. Non si diventa originali così facilmente, insomma.
Con queste premesse posso senz'altro dire che “The New Melancholy” si fa apprezzare per la semplicità delle otto composizioni, di cui solamente un paio di brani veramente di spicco: la (è il caso di dirlo) malinconica e intensa “The Gemstone Anthem” e la traccia di chiusura, “Black Oak Wood” il cui incipit appare inizialmente rubato dalla “Sonata Al Chiar di Luna in DO# minore” di Beethoven tanto somiglia nell'arpeggio di chitarra e nelle note del basso ma poi fortunatamente la storia cambia nonostante la base resti praticamente sempre quella, una sorta di omaggio al grande pianista tedesco, potrei dire.
Ci sono purtroppo banalità disseminate un po' ovunque, banalità compositive che rendono i brani fastidiosamente prevedibili e questo di certo non aiuta.
Ancora limabili sono le chitarre mentre nella maggior parte delle tracce il basso detta legge, i ritmi si fanno ora cadenzati ora più spenti e la voce persuasiva di Markus Keimel riesce un po' dappertutto a convincere, nonostante si trovi su di un disco che non gli rende giustizia.
Dai Lydia's Gemstone ci si può aspettare molto di più, francamente, visto che le basi ci sono.

Track by Track
  1. The Lunar Threnody 50
  2. PanDemonIum 50
  3. Karmagaddon 50
  4. The Gemstone Anthem 70
  5. Noir 55
  6. Interitus 50
  7. Supersonic (Apaerophobia) 50
  8. Black Oak Wood 65
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 75
  • Qualità Artwork: 60
  • Originalità: 50
  • Tecnica: 70
Giudizio Finale
58

 

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