Melt «Emissions of Hypocrisy» (2011)

Melt «Emissions Of Hypocrisy» | MetalWave.it Recensioni Autore:
fabio HC »

 

Recensione Pubblicata il:
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Visualizzazioni:
600

 

Band:
Melt
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Titolo:
Emissions of Hypocrisy

 

Nazione:
Canada

 

Formazione:
Sebastian komor:: voce, chitarra
Adrian White:: chitarra, percussioni, cori
Greg Gory:: chitarra, cori
Casey Baldwin:: synts, sample
Caleb Hilbich:: batteria

 

Genere:

 

Durata:
44' 23"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
2011

 

Etichetta:

 

Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

Ci sono poche certezze nella vita, è vero, ma una di quelle poche si chiama industrial metal. Ed anche questo disco.
Non riesco a trovare parole per descrivere questo capolavoro di album, nato dalle menti contorte del gruppo originario della Norvegia e poi trasferitosi in Canada. Quello che mi ritrovo ad ascoltare è un semplice full-length di undici tracce, dalla copertina che non attira più di tanto, ma dal contenuto grandioso. Puro industrial misto a della EBM dai classici contorni suburbani spezza l'atmosfera con "The World On Fire", intro spettacolare con i suoi suoni sporchi di fabbriche in lavoro. Ma la distruzione totale è data dalla chitarra, la quale perfetta distorsione tipica del genere sferza l'anima di qualsiasi persona dedita al chaos nudo e crudo.
Con "Full of Shit" rivivo sprazzi dei Nine Inch Nails, anche se questi Melt hanno poco in comune con la formazione di Trent Reznor. Qui la drum machine sferra colpacci di rullante grezzi e cattivi, mentre sotto il sintetizzatore crea quell'atmosfera consona al chaos. Delirante.
Ma ecco i due capolavori: "Kill Switch" e "Where Is Your God". La prima è perfettamente introdotta da questi sequencer sincopatici e ripetitivi, altamente elettronici e cazzuti, in grado di farti ballare per ore dentro una vecchia fabbrica dismessa. Inoltre qua il gruppo inizia a diventare più oscuro e maledettamente cattivo, ottimi per trasmettere l'odio incorporato in ognuno di noi.
"Where Is Your God" è ancora più EBM, ancora più ballabile. Il sequencer qua fa mirabilie; unito poi alla chitarra distrugge qualsiasi cosa intorno, e rende il loro sound veramente unico e propriamente industriale. La pulizia nella voce naturalmente non esiste. Ovunque i filtri rendono più atta la lirica al contesto musicale, anche se perde dal lato tematico. Solo per questo il disco dei canadesi Melt non ottiene il massimo dei voti. I restanti brani sono similari, è vero, ma ognuno di loro ha la sua varietà stilistica, data soprattutto dalla drum machine e dal sintetizzatore.
Vorrei concludere dicendo che questo lavoro è (a mio parere) il disco migliore dell'anno, fatto per aizzare le masse, per rendere caotico tutto quello che ci stà attorno, per far perdere la ragione e ballare fino in fondo. Un disco unico, dal suono irripetibile, difficile da reperire in altri gruppi. Davvero. Ho finalmente trovato la parola giusta per descriverli: Chaos!

Track by Track
  1. The World Is on Fire 100
  2. Destroy 95
  3. Full of Shit 100
  4. Worm 90
  5. Kill Switch 100
  6. Where Is Your God 100
  7. Everything Is Dead 95
  8. Sleepwalker 95
  9. Crush 95
  10. In Your Head 100
  11. Digital Truth 95
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 85
  • Qualità Artwork: 70
  • Originalità: 95
  • Tecnica: 100
Giudizio Finale
94

 

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