Unexpect «Fables Of The Sleepless Empire» (2011)

Unexpect «Fables Of The Sleepless Empire» | MetalWave.it Recensioni Autore:
MORO MOU »

 

Recensione Pubblicata il:
--

 

Visualizzazioni:
978

 

Band:
Unexpect
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Titolo:
Fables Of The Sleepless Empire

 

Nazione:
Canada

 

Formazione:
Syriak :: Vocal / Guitar
Artagoth :: Vocal / Guitar
Leïlindel :: Vocal
Chaoth :: 9 Stringed Bass
Borboën :: Violin
Landryx :: Drum

 

Genere:

 

Durata:
57' 9"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
2011

 

Etichetta:

 

Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

Ecco un nome azzeccato per una band. I canadesi Unexpect hanno davvero una carica inaspettata e una creatività tutta loro. Il lavoro dei nostri è un misto di female gothic, progressive, melodic metal, condito da sprazzi black e death nelle voci. Non mancano inoltre elementi elettronici, ambient, noise e classici, variamente distribuiti.
Come potete capire si tratta di qualcosa di davvero avanguardistico, nel quale trovano un piacevole, oculato bilanciamento sia le parti vocali che quelle strumentali, seppure così diverse.
Tutto l’album, ultima release dopo l’acclamata “Utopia” del 1999, “We_Invaders” del 2003 e “In a Flesh Aquarium” del 2006, è un’intensa epopea di suoni e colori, dal quale emergono atmosfere sempre nuove e capacità continua di rinnovamento del singolo pezzo.
Un talento che a quanto pare non è passato inosservato, giacchè nel 2009 ecco gli Unexpect partire in tour con Opeth e Dream Teather.
Il condimento è molto saporito, il gusto deciso e potente, questo è ciò che si realizza dopo l’ascolto di “Fables Of The Sleepless Empire”. Mi tornano in mente gli Ayreon, i Diablo Swing Orchestra, i Pain of Salvation, potrei nominare altre band simili ma rischierei di essere riduttiva sull’immagine degli Unexpect. E non voglio.
Sappiate che si tratta di un piatto non facile da trovare o, meglio, da trovare cucinato bene. Perché il rischio di generare un’accozzaglia informe di generi senza scopo e coerenza, in questi casi, è davvero dietro l’angolo. Ragion per cui, onore al merito di aver saputo cucinare una simile pietanza e il consiglio vivo all’ascolto!

Track by Track
  1. Unsolved Ideas Of A Distorted Guest 75
  2. Words 75
  3. Orange Vigilantes 75
  4. Mechanical Phoenix 75
  5. The Quantum Symphony 75
  6. Unfed Pendulum 75
  7. In The Mind Of The Last Whale 75
  8. Silence This Parasite 75
  9. A Fading Stance 75
  10. When The Joyful Dead Are Dancing 75
  11. Until Yet A Few More Deaths Do Us Apart 75
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 80
  • Qualità Artwork: 80
  • Originalità: 85
  • Tecnica: 85
Giudizio Finale
77

 

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