Ravenscry «One Way Out» (2011)

Ravenscry «One Way Out» | MetalWave.it Recensioni Autore:
reira »

 

Recensione Pubblicata il:
--

 

Visualizzazioni:
2889

 

Band:
Ravenscry
[MetalWave] Invia una email a Ravenscry [Link Esterno a MetalWave] Visualizza il sito ufficiale di Ravenscry [Link Esterno a MetalWave] Visualizza la pagina Facebook di Ravenscry [Link Esterno a MetalWave] Visualizza la pagina MySpace di Ravenscry

 

Titolo:
One Way Out

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
Giulia - vocals
Paul - guitars, programming
Mauro - guitars, programming
Fagio - bass, programming
Simon - drums

 

Genere:

 

Durata:
51' 34"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
2011

 

Etichetta:

 

Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

I Ravenscry si formano nell’agosto del 2008 attraverso la collaborazione di Paolo “Paul” Raimondi e Mauro Paganelli, al basso Andrea “Fagio” Fagiuoli, alla batteria Simon Carminati e alla voce Giulia Stefani. Ad accomunare i singoli componenti sono la passione e l'entusiasmo per la musica, oltre a un background che ha loro permesso di accumulare esperienza nel settore. A seguito del debutto live al festival Agriturock (Tarquinia), la band promuove la sua musica attraverso una serie di concerti in Lombardia e Friuli; in poco tempo i Ranenscry si fanno conoscere anche sul web e registrano 12 pezzi originali avvalorandosi delle prestigiose collaborazioni del produttore Fabrizio Grossi (Steve Vai, Steve Lukather, Slash) e di Tom Baker (Marilyn Manson, Judas Priest, Sevendust). Dicembre 2009 vede l’uscita di un EP contentente 5 brani, distribuito su iTunes e nel febbraio 2010 ha inizio la collaborazione con il fotografo svedese Alex Lundvall che provvederà a diffondere la musica dei Ravenscry a Eskilstuna (Svezia), riscuotendo grande successo.
A ottobre 2010 i Ravenscry firmano un contratto con la Wormholedeath/Dreamcell11 per la pubblicazione e la distribuzione del primo full lenght “One Way Out” e questo dà il via a un tour europeo. Iniziamo quindi ad ascoltare cosa propongono questi ragazzi. "Calliope" è il pezzo di apertura dell'album, molto bello grazie all'intreccio tra la bellissima voce di Giulia, alla melodia del piano e all'aggressività delle chitarre. "Elements Dance" è più tranquilla, si fa notare per un ritornello semplice, ma che difficilmente vi uscirà dalla testa; "Nobody" è il singolo per eccellenza, data la sua completezza: Giulia tocca note piuttosto alte e riesce a farti venire la pelle d'oca grazie alla sua interpretazione intensa. "Starless Night" intreccia sapientemente dark e gothic, mentre "Redemption I - Rainy" mi ha ricordato molto un pezzo degli Evanescence ("My Immortal" per l'esattezza), sebbene la melodia non sia proprio uguale, trattasi comunque di un brano maliconico che si basa molto sull'utilizzo del piano;" Redemption II Reflection" è una sorta di continuazione della song precedente, fatta in versione orchestrale. "Redemption III Far Away" ha un sound oscuro, mi ricorda gli Epica; "Embrace" è incisiva e carismatica, credo potrebbe essere un altro singolo strategico per la promozione dell'album. "Journey" è una traccia energica, la caratteristica più evidente è il continuo alternarsi tra momenti di calma apparente e momenti più aggressivi e veloci. "Back To The Hell" è tipicamente in stile gothic, con tanto di violini e piano a fare da sfondo, il ritornello è piuttosto orecchiabile; "This Funny Dangerous Game" è piacevole, ma credo che sia la song meno originale del cd. Per chiudere in bellezza (perché di questo si tratta), troviamo "My Bitter Tale", potente e in un qualche modo “dannata”, ottimo connubio tra la voce di Giulia e le capacità degli altri componenti della band.
I Ravenscry hanno fatto un ottimo lavoro con questo "One Way Out", dico sul serio. Sin dalla prima canzone ho capito che mi trovavo tra le mani un disco ben pensato e fatto con la giusta dose di passione e ambizione. Si capisce subito che questi ragazzi hanno esperienza e sono supportati da persone competenti che li ha aiutati a tirare fuori il meglio di ognuno di loro. Riguardo lo stile, potremmo dire che si accostano al gothic, con qualche traccia dark e un pò di sano heavy metal, insomma non suonano qualcosa di cui ci si annoia veramente. Consiglio vivamente di darci un ascolto, anzi meglio farne più di uno, giusto per capire e apprezzare il tutto.

Track by Track
  1. Calliope 75
  2. Elements Dance 70
  3. Nobody 85
  4. Starless Night 70
  5. Redemption I - Rainy 75
  6. Redemption II - Reflection 70
  7. Redemption III - Far Away 70
  8. Embrace 80
  9. Journey 70
  10. Back To The Hell 75
  11. This Funny Dangerous Game 70
  12. My Bitter Tale 85
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 85
  • Qualità Artwork: 75
  • Originalità: 70
  • Tecnica: 80
Giudizio Finale
75

 

Recensione di reira » pubblicata il --. Articolo letto 2889 volte.

 

Articoli Correlati

News
Interviste
  • Spiacenti! Non sono disponibili Interviste correlate.
Live Reports
Concerti