Sakahiter «Lex Sacrata» (2003)

Sakahiter «Lex Sacrata» | MetalWave.it Recensioni Autore:
Cynicalsphere »

 

Recensione Pubblicata il:
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Visualizzazioni:
2210

 

Band:
Sakahiter
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Titolo:
Lex Sacrata

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
Amon - Voce
L. P. Megerah - Chitarra
Luzyfer - Chitarra
Hrim - Basso
Saunitan - Batteria

 

Genere:

 

Durata:
23' 23"

 

Formato:

 

Data di Uscita:
2003

 

Etichetta:

 

Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
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Recensione

A due anni di distanza dalla sua uscita, ci arriva il mini-cd di debutto dei molisani Sakahiter, combo dedito ad un black metal di stampo scandinavo (sulla scia di Dark Funeral, Marduk e Black Dawn, tanto per citare alcuni blasoni) che in questi ultimi anni si è fatto conoscere ed apprezzare nell’underground nostrano, anche grazie a date di supporto ad altri nomi della scena italica, come Frostmoon Eclipse e Natron.
Ispirati da un concept basato sulle antiche gesta del popolo Sannita (il monicker Sakahiter deriva dalla lingua osca parlata dalla popolazione), celebre per aver umiliato e sconfitto i Romani alle Forche Caudine nel 326 a.C., il quintetto di Campobasso si rivela un esempio di coerenza e completa dedizione al genere, grazie soprattutto ad un’impostazione chiara e decisa del song-writing delle tracce che vanno a costituire “Lex Sacrata”. All’interno di questo dischetto infatti non troverete né variazioni improvvise, né melodie raffinate o tanto meno adattamenti sinfonici. Niente di tutto questo: i Sakahiter sono puri ed incontaminati da questo cliché symph-black tanto in voga negli ultimi tempi. Sono diretti e oltranzisti, genuini e violenti al punto giusto. Nessuno spazio ai compromessi. Questo è black metal puro e semplice. Merito di aver ottenuto un mini-cd di presentazione così efficace e lineare và anche ai “Temple Of Noise” Studios di Christian Ice, da sempre fiocina di nuove realtà del sottobosco italico e rifugio segreto di moltissimi artisti affermati. Il sound pulito ed aggressivo così realizzato permette quindi ai Sakahiter di esprimersi al meglio nella loro ferocia barbarica, attraverso riff taglienti e zanzarosi, screaming vocals sempre presenti ed un drum-work dinamico e perfettamente in linea con quelli che sono i canoni del genere.
Eccezion fatta della traccia introduttiva, la letalità espressiva dei cinque molisani si coglie fin dalle prima battute di “Blood-Stained Agony”, nella quale si evidenziano la linearità e la violenza ferina precedentemente accennate. Ma è la successiva “Triumph Of Decadence” a rappresentare nel migliore dei modi l’essenza dei Sakahiter: atmosfere oscure e maligne si creano attraverso la voce dannata di Amon, ben supportata da un muro sonoro devastante e compatto. Il miglior brano del mini-cd. Con la successiva “Eternal Scream” (la traccia più lunga del promo) viene concesso qualcosa a livello di velocità, ma i temi oscuri e la barbarie esecutiva dei nostri non viene mai meno. Così come nella conclusiva “Damnation of I.N.R.I.”, alla quale spetta il compito di sintetizzare al meglio quanto espresso in questo disco.
La scena black italiana può annoverare tra le sue fila tante ottime realtà, tra queste entra di diritto anche questa war-machine molisana. Speriamo solo di non dover parlare di loro in futuro soltanto per quello che ci hanno fatto assaggiare. Aspettiamo novità da Campobasso, invitandovi nel frattempo a supportare la nera fiamma dei Sakahiter.

Track by Track
  1. Intro 65
  2. Blood-Stained Agony 80
  3. Triumph Of Decadence 90
  4. Eternal Scream 80
  5. Damnation of I.N.R.I. 75
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 80
  • Qualità Artwork: 75
  • Originalità: 65
  • Tecnica: 70
Giudizio Finale
76

 

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