MUD «Slow Degradation» (2009)

Mud «Slow Degradation» | MetalWave.it Recensioni Autore:
ojumalu »

 

Recensione Pubblicata il:
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Visualizzazioni:
1783

 

Band:
MUD
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Titolo:
Slow Degradation

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
Aldohc : Vocals
Dedo : Guitars
Garçon : Guitars
Iobbi : Bass
Valerio : Drums

Il Disco Slow Degradation Vede Incise Le Parti Di Batteria Dal Vecchio Drummer Frank, Al Quale è Subentrato Valerio Subito Dopo.

 

Genere:

 

Durata:
20' 6"

 

Formato:
EP

 

Data di Uscita:
2009

 

Etichetta:

 

Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

A volte non è tanto il prodotto in sè quanto lo spirito, la forza, la caparbietà che da esso trasudano a parlare per chi lo promuove.
Questa è l'essenza di Slow Degradation, ultimo EP, (segue al "Promo 2006") dei MUD, band formatasi nel 2004 in Val Vibrata, nell'Abruzzo.
Composto di quattro tracce (intro più tre brani), il lavoro in sè non è un manifesto all'innovazione, non ha pretese di svolta nella scena Italiana e non vuole ergersi a dominatore di nulla, ma ha il grosso merito di esistere, di esserci e di cercare prepotentemente di far arrivare la propria voce a chi ha voglia di ascoltarla, perchè solo questo realmente conta.
Questa premessa era doverosa, perchè a conoscere la storia della miriade di avvicendamenti nella line-up della band, c'è quasi da considerare un miracolo la sopravvivenza della stessa.
Questa è la forza, il cuore pulsante dei MUD, la voglia di non arrendersi e di continuare a fare musica, la propria musica, anche laddove tanti (anzi tantissimi) probabilmente avrebbero gettato la spugna, soprattutto se consideriamo che non è mai facile trovare membri adeguati da innestare in formazione dopo i vari abbandoni: è difficile in contesti metropolitani dove il numero di elementi tra i quali scegliere è notevolmente superiore, lo è ancora di più, come nel caso dei nostri, nelle realtà di provincia.
Ed infatti a confermare questo trend, fatto di avvicendamenti, il disco presentatoci è stato registrato con Frank alla batteria, uno dei tre fondatori del gruppo (con Aldhoc e Dedo), mentre in line-up definitiva, quella attuale, il suo posto é stato preso da Valerio.
Per passare ad un'analisi prettamente tecnica, possiamo tranquillamente affermare che il genere presentato in questo lavoro, sia fondamentalmente una commistione di diversi elementi di estrazione e matrice abbastanza recenti, chiaro l'influsso crossover, così come la struttura dei brani marcatamente hardcore (di new school). Sezione ritmica con intelaiatura data da basso e batteria molto lineare che serve a sorreggere l'impianto delle chiatarre, fatto a tratti di distorsioni potenti, a tratti di inserti più squillanti che attualizzano il sound dando maggior dinamismo ai pezzi. Il cantato infine è un susseguirsi di urlati e parti rappate, assimilabile alla corrente nu-metal.
A livello tecnico e compositivo possiamo effettivamente sbilanciarci poco in sede di giudizio, poichè tre brani non danno abbastanza elementi per percepire la giusta dimensione del valore dei cinque. La sensazione è più che altro quella di trovarsi di fronte ad una band alla ricerca di una propria identità e di propri suoni, cosa che forse ora, con la line-up che si auspica essere quella definitiva, sarà possibile, perciò sufficienza più che abbondante in attesa di un nuovo lavoro da poter ascoltare e apprezzare.
Discreti i suoni di questo EP, anche se a tratti forse un pò disomogenei a scapito del groove.
E' presente anche una ghost track digitale.
Menzione particolare va all'artwork, realizzato da Andrea dei Vibratacore, band amica dei MUD, dalla veste grafica accattivante e ben riuscita.

La voglia e la tenacia non fanno certo difetto ai nostri e qualcosa di buono si intravvede nitidamente in questa prima piccola (ma grande) fatica, perciò c'è poco da dire: onore alla costanza dei MUD, aspettiamo con ansia il vostro primo full-lenght come vero banco di prova !!!

Track by Track
  1. Intro 60
  2. Electric Chair 65
  3. Corrupt Soul 65
  4. Shit of the World 70
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 65
  • Qualità Artwork: 80
  • Originalità: 65
  • Tecnica: 70
Giudizio Finale
68

 

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