Dark End «Damned Woman And A Carcass» (2006)

Dark End «Damned Woman And A Carcass» | MetalWave.it Recensioni Autore:
Snarl »

 

Recensione Pubblicata il:
--

 

Visualizzazioni:
1793

 

Band:
Dark End
[MetalWave] Invia una email a Dark End [Link Esterno a MetalWave] Visualizza il sito ufficiale di Dark End [Link Esterno a MetalWave] Visualizza la pagina Facebook di Dark End

 

Titolo:
Damned Woman And A Carcass

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
Greg :: Vocals
Jorè :: Rhythm And Lead Guitar
Valentz :: Drums
Simon :: Bass And Backing vocals
Dep :: Rhythm and Lead Guitar
Simo :: Keyboards And Synth

 

Genere:

 

Durata:
55' 48"

 

Formato:

 

Data di Uscita:
2006

 

Etichetta:

 

Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

E’ tempo di debut album anche per i Dark End, Black metal band sinfonica di Reggio Emilia. Il loro primo full length si chiama “Damned woman and a carcass” (targato 2006), è uscito in collaborazione con la Necrotorture, e corrisponde anche alla prima release in assoluto dei Dark End, che sembrano non aver mai rilasciato dei demo.

Purtroppo, però, a mio avviso questa scelta rappresenta il tipico “passo più lungo della gamba”. Questo debut dei Dark End non è affatto qualcosa da buttare, ma ascoltando il loro lavoro appare abbastanza chiaro che questa band non era ancora pronta per un full length (fra l’altro dalla durata anche abbastanza elevata). Le canzoni non sono male, e anzi “Sed non satiata”, “A carcass”, e volendo anche la conclusiva cover dei Joy Division “Love will tear us apart”, riescono a tessere atmosfere drammatiche che si alternano ad altre più maestose, e inoltre semplificano bene la proposta musicale dei Dark End. Il resto delle canzoni però, pur non manifestando nessuna caduta di tono, non riesce neanche ad eccellere per particolari soluzioni ritmiche o melodiche. Capita anche che alcune canzoni, tipo “Damned woman”, hanno fin troppe buone idee, e in tal modo rendono lo svolgimento delle canzone un po’ confuso; non aiuta una produzione che esalta molto la batteria e le chitarre, penalizzando però la voce e la tastiera, affossando in tal modo le atmosfere che la band vorrebbe riproporre.

Comunque non ci si scoraggi: seppure acerbo, il songwriting dei Dark End presenta comunque alcuni spunti che fanno sperare bene per il futuro, vedi le belle parentesi delle canzoni suddette, ed inoltre al gruppo va data un’altra opportunità, quando avrà acquisito maggiore esperienza ed avrà affinato meglio la sua proposta musicale, che ripeto: non è da buttare. E’ per questo motivo che dunque i Dark End meritano di arrivare alla sufficienza. Ad ogni modo, per il prossimo lavoro ci si aspetta più maturità e anche un distaccamento da certi cliché del loro genere musicale, che zavorrano la loro personalità. Alla prossima.

Track by Track
  1. Asking for Perfidious Poison 65
  2. Vampire 65
  3. Sed Non Satiata 68
  4. Destruction 65
  5. Damned Woman 63
  6. A Carcass 67
  7. De Profundis Clamavi 55
  8. Obsession 55
  9. Terrible Pleasures and Frightful Sweetfulness 60
  10. The Two Good Sisters 63
  11. The Dancing Serpent 65
  12. Love Will Tear Us Apart (Joy Division Cover) 70
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 63
  • Qualità Artwork: 65
  • Originalità: 65
  • Tecnica: 70
Giudizio Finale
64

 

Recensione di Snarl » pubblicata il --. Articolo letto 1793 volte.

 

Articoli Correlati

News
Interviste
  • Spiacenti! Non sono disponibili Interviste correlate.
Live Reports
Concerti