Exawatt «2K2» (2002)

Exawatt «2k2» | MetalWave.it Recensioni Autore:
Glory Rider »

 

Recensione Pubblicata il:
--

 

Visualizzazioni:
3359

 

Band:
Exawatt
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Titolo:
2K2

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
Daniele Palloni (guitars)
Andrea Corsetti (keyboards & samples)
Stefano Coletti ((drums)
Luca Benni (vocals)
Nicola Chiapperini (bass)

 

Genere:

 

Durata:

 

Formato:

 

Data di Uscita:
2002

 

Etichetta:

 

Distribuzione:
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Agenzia di Promozione:
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Recensione

Un Metallico Saluto a tutti i navigatori connessi al sito! La band che oggi mi appresto a presentarvi risponde al nome di Exawatt; proveniente da Umbertide, in quel di Perugia, il metal-act, in una carriera pressoché decennale, durante gli anni si è fatta le ossa grazie ad una attività live molto cospicua, che ha permesso al five-piece umbro di condividere il palco con band molto blasonate nei diversi generi, dai favolosi Domine ai Linea 77 (contenti loro…) e di vantare collaborazioni con personaggi illustri del mondo metallico, come quella con Fabio Lione (singer dei triestini Rhapsody ed in passato nelle fila dei Vision Divine, progetto parallelo di elementi dei Labyrinth), che ha prodotto una versione live di “Land of Immortals”, successo dei Rhapsody, scaricabile dal sito della band. Tralasciamo ora i convenevoli ed immergiamoci nel mondo sognante e magico degli Exawatt, una dimensione musicale piena di melodie e di armonie tipicamente Progressive, inserite in un contesto non lontano da alcuni stilemi della Musica Classica; in effetti, volendo associare la band ad una definizione, non si può che parlare di un Power Progressive Metal di stampo molto melodico, paragonabile a band quali Dream Theater, Fates Warning del secondo periodo (dall’affascinante “Parallels” in poi), Symphony X, che riemergono nei momenti più Heavy (se avete ascoltato la band americana, conoscerete il riffing robusto tipico di Michael Romeo), Stratovarius e Labyrinth, rintracciabili nei momenti più rilassati e negli assoli tipicamente melodici, soprattutto in quelli di “Sigh in time”, che è divenuta immediatamente la mia traccia preferita del cd. La release nella sua interezza si presenta piacevole ed interessante all’ascolto, per il fatto che i cinque musicisti si dimostrano ben in grado di gestire dinamicamente e ritmicamente i brani, i quali contengono buoni stacchi in velocità ed ottime soluzioni melodiche, che fungono da break strumentali utili a mantenere alta l’attenzione dell’ascoltatore. Una nota negativa va solo alla produzione del disco, molto moderna ma che rischia di apparire artificiale per la sua esagerata precisione (soprattutto per quanto riguarda il suono della batteria), mentre l’artwork del disco è invece di buona fattura e di buon gusto. Volendo tirare le somme, quello che ora gira nel mio lettore è un disco dalle indiscusse potenzialità, nel quale i musicisti mantengono i propri propositi con classe e gusto, presentando sette brani omogenei a livello qualitativo, tra i quali si ergono appena un gradino sopra l’introspettiva “Awake in the cosmic dream”, la strumentale “Odissea veneziana” e la prolungata suite “Sigh in time”, nella quale gli Exawatt raggiungono l’apice del pathos emotivo grazie a riff molto melodici ed a melodie fortemente evocative. Bravi! Per ora complimenti ed in bocca a lupo per il futuro, sperando di riospitarvi presto sulle pagine di Metal Wave. Hail!

Track by Track
  1. Intro 70
  2. On the wings 80
  3. Heretic 70
  4. Awake in the cosmic dream 85
  5. Odissea veneziana 85
  6. Sigh in time 90
  7. Outro 80
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 75
  • Qualità Artwork: 70
  • Originalità: 80
  • Tecnica: 85
Giudizio Finale
79

 

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