Cream Pie «Live Crime» (2007)

Cream Pie «Live Crime» | MetalWave.it Recensioni Autore:
Cynicalsphere »

 

Recensione Pubblicata il:
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Visualizzazioni:
1684

 

Band:
Cream Pie
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Titolo:
Live Crime

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
Joey Florenz – vocals, lead guitars
Nikki Dick – rhythm guitars
Micheal Drake – bass
Brian Kent - drums

 

Genere:

 

Durata:
14' 28"

 

Formato:

 

Data di Uscita:
2007

 

Etichetta:

 

Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

In Italia la febbre del rock ‘n roll sembra proprio non essere mai tramontata, sebbene dai fasti di Motley Crue, Guns ‘n Roses, Skid Row e compagnia bella siano passati quasi vent’anni. Eppure, ad una considerevole distanza dai tempi in cui i sopracitati blasoni dominavano incontrastati le scene, continuano a spuntare come funghi gruppi sull’orma di quel glam/hard rock che fu, a dimostrazione di come le mode possano passare, ma la dedizione per un genere possa rimanere eterna. E deve essere proprio questa la filosofia che anima i Cream Pie, giovane quartetto pugliese attivo dal 2004 ed arrivato quest’anno, dopo diversi avvicendamenti in line-up, alla pubblicazione di questo suo primo lavoro in studio, “Live Crime”.
Per loro il tempo sembra proprio non essere mai passato, o meglio sembra essersi fermato proprio in quel periodo a cavallo fra anni ’80 e ’90 in cui l’hard rock viveva il suo momento d’oro. Lo si capisce dall’impostazione dei quattro brani presentati in questo demo, orientati su una struttura canzone quasi canonica, gradevolissimi all’ascolto e con ritornelli orecchiabili e accattivanti come tradizione vuole. Ma se da una parte quest’aspetto premia la tenacia di un gruppo volenteroso di calcare le gesta dei suoi eroi e di risultare retrò e diretto a tutti i costi (scelta piuttosto coraggiosa per i tempi che corrono), dall’altra rischia di far catalogare i Cream Pie come un ennesimo tentativo mal riuscito di andare controcorrente e di eguagliare le già innumerevoli pagine scritte in passato da un genere come l’hard rock rimasto sempre statico e mai capace di rinnovarsi negli anni. Un fantasma che aleggia in diversi momenti del dischetto, soprattutto nella conclusiva “Love Is Blind”, da cui i quattro baresi è bene che si salvaguardino.
Ciò comunque non toglie il merito ai Cream Pie di aver impiegato il loro tempo nella produzione di un demo sufficientemente valido per guadagnarsi un seguito nella scena e di poter così mettere le basi per un futuro su cui lavorare e soprattutto apportare delle migliorie. In primis sulla produzione, che, sebbene sia stata una scelta voluta dai Cream Pie per valorizzare a pieno le loro potenzialità live, non nasconde però le frequenti incertezze esecutive riscontrate durante questo scarso quarto d’ora: brani come la potente “Electric Blue” infatti avrebbero potuto incontrare sorte migliore, se non fossero stati registrati in presa diretta; così come “Tokyo Nightz”, forse la traccia più penalizzata delle quattro, avrebbe potuto far trasparire un potenziale migliore di quello offerto.
Comunque sia, non tutti i mali vengono per nuocere e se i Cream Pie faranno tesoro di quest’esperienza, sapranno adeguatamente sfruttare occasioni migliori per mettere in luce il loro già buon potenziale di partenza e per sfornare prodotti qualitativamente all’altezza della situazione. La strada non è poi così tortuosa come sembra. Buon lavoro!

Track by Track
  1. Long Leader 60
  2. Electric Blue 75
  3. Tokyo Nightz 55
  4. Love Is Blind 65
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 55
  • Qualità Artwork: 65
  • Originalità: 60
  • Tecnica: 60
Giudizio Finale
62

 

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