Raintime «Flies and Lies» (2007)

Raintime «Flies And Lies» | MetalWave.it Recensioni Autore:
AtoragoN »

 

Recensione Pubblicata il:
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2041

 

Band:
Raintime
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Titolo:
Flies and Lies

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
Claudio Coassin - Vocals, Luca Michael Martina - Lead Guitars, Matteo Di Bon - Guitars, Michele Colussi - Bass, Enrico Fabris - Drums, Andrea Corona - Keys

 

Genere:

 

Durata:
46' 21"

 

Formato:

 

Data di Uscita:
2007

 

Etichetta:

 

Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

Ragazzi, non so davvero cosa dire. Questa band è praticamente perfetta, suona il genere che amo di più, e con un gusto e uno stile fuori dal comune, tanto che non so proprio come commentare o cosa consigliare, per la prima volta. Ma andiamo per ordine: i Raintime sono nati nel 99 e questo è il loro secondo disco, sono italiani e propongono un misto tra metal classico anni 80 e il death melodico di stampo europeo, alternando voci pulite con un timbro molto interessante ad altrettanto buone e frequenti parti in growl. Ma al di là di una produzione ottima e potente (è stato prodotto da un certo Tommy Hansen...) e una prestazione generale inappuntabile, quello che colpisce è la qualità dei pezzi, quasi tutti dotati di un ottimo tiro, e un buon gusto melodico, due elementi rarissimi da trovare insieme. I riferimenti vanno dagli In Flames più recenti ai Children of Bodom, con una voce pulita che può ricordare alla lontana quella dei Mushroomhead (uno stile già provato da altre band, tra cui i vulcanici Dreamaker), e un'ottima alternanza all'interno dei pezzi di partiture sparate con altre groovy, rendendoli molto solidi e dal sapore moderno, senza mai perdere la snella forma canzone che li rende “fruibili” e piacevoli senza sforzo. Da segnalare anche i riff, con alternanza di stoppati panterosi a parti aperte e melodiche, in stile tipicamente svedese ma non stucchevole. Tra i pezzi, anche se quasi tutti brillano di luce propria, possiamo segnalare “Apeiron” per il ritornello epico, la semi-ballata dal flavour molto ottantianto “Finally me”, che riesce a non stonare e non stuccare, laddove sarebbe potuta sembrare una scelta suicida; belle anche “Tears of Sorrow” e “Another Transition”, semplice ma di grande impatto. Da segnalare anche la cover di Michael Jackson “Beat It”, molto molto divertente e cantata in maniera perfetta, e l'accoppiata finale “Burning Doll”, che è un'intro stile carillon russo alla conclusiva “Matrioska”, che a mio parere è la migliore del disco, con la sua melodia stile russo molto efficace e il suo ritmo divertentissimo. Che dire, oltre al fatto che anche la copertina è evocativa? Forse ho trovato cosa dire: Complimenti.
Promossi con lode e bacio accademico.

Track by Track
  1. Flies & Lies 70
  2. Rolling Chances 80
  3. Apeiron 80
  4. Rainbringer 80
  5. Finally Me 75
  6. Tears Of Sorrow 80
  7. The Black Well 70
  8. Beat it 85
  9. Another Transition 80
  10. Burning Doll 90
  11. Matrioska 95
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 80
  • Qualità Artwork: 80
  • Originalità: 70
  • Tecnica: 80
Giudizio Finale
80

 

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