Behind the Sun «Obsidian Rogues» (2021)

Behind The Sun «Obsidian Rogues» | MetalWave.it Recensioni Autore:
Snarl »

 

Recensione Pubblicata il:
18.02.2023

 

Visualizzazioni:
267

 

Band:
Behind the Sun
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Titolo:
Obsidian Rogues

 

Nazione:
Germania

 

Formazione:
Robert Mallett :: Vocals, bass
Nico Wery :: Guitar

 

Genere:
Progressive Rock / Doom

 

Durata:
41' 9"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
21.09.2021

 

Etichetta:
Autoproduzione

 

Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
Mazzarella Press Office
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Recensione

Questo dei Behind the sun è uno di quei casi in cui la proposta musicale è completamente estranea a quella del metal e del rock. Infatti, questo duo tedesco da Baden è composto da un duo di voce e basso e chitarra e solo nel penultimo brano c’è un accenno di batteria, per un sound post/ambient, dove tutto è molto orientato verso l’acustico, e con il gain che sta ben al di sotto della metà. Questa band ci propone 8 tracce che si dividono nelle prime 4 che si propongono uno distacco dalla mondanità, mentre le 4 successive hanno un sound più ombroso e funzionano come ricostruzione del sé lontano dagli stilemi della società, almeno questo è sommariamente quanto viene riportato in biografia.
Un concept avvincente, che in effetti funziona bene nella prima parte, con un sound soffuso e minimale distaccato, vagamente somigliante in “Ruine” a certi Tiamat di brani tipo “Do you dream of me?”, ma perlopiù che suonano come qualcosa di autarchico, e dal feeling grigio misto a meditativo, come un pensiero distaccato dal resto del mondo circostante, e che in effetti rispecchia quanto sostenuto dai BTS. La seconda parte, invece, ci mette un po’ di più a carburare, suona leggermente più melodico ma al contempo anche un po’ più vuoto, e il senso di apertura del brano va enunciandosi più che altro a partire da “The morrow”, un brano dove effettivamente il senso melodico e ombroso va aprendosi con tanto di beat ritmico minimale e apertura alla chitarra solista conclusiva, che su fraseggi blues pennella le proprie gesta. Questo è anche l’ultimo vero brano dell’album, visto che il brano conclusivo suona come un outro solo per chitarra.
Il tutto per un risultato in realtà notevole. A dir la verità qui a Metalwave ci andiamo sempre cauti a recensire musica che non fa parte di ciò che normalmente trattiamo, proprio perché siamo meno esperti nel descriverla, ma qui il risultato ci ha convinti. I Behind the Sun non sono un duo che si nasconde dietro chissà quale introspezione e non giunge mai al dunque: è un gruppo che con poco sa prenderti per mano e comunicarti ciò che avevano in mente di fare, riuscendoci. Certo, pochi in questa webzine saranno anche interessati a un sound che è comunque per forza diverso da ciò che normalmente ascoltano, ma se volete fare una gradita eccezione alla regola, “Obsidian rogues” è un disco più Ambient che Post che fa al caso vostro.

Track by Track
  1. A trance of orbs 70
  2. Lost storms 70
  3. Ruine 75
  4. Wrong turn 70
  5. Outside the Mirror - Part One - Red Candles 75
  6. The shadow of a day 70
  7. The morrow 75
  8. Asylum 70
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 70
  • Qualità Artwork: 65
  • Originalità: 75
  • Tecnica: 70
Giudizio Finale
71

 

Recensione di Snarl » pubblicata il 18.02.2023. Articolo letto 267 volte.

 

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