The Way Of Purity «Schwarz oder Rot» (2020)

The Way Of Purity «Schwarz Oder Rot» | MetalWave.it Recensioni

Autore:
Wolverine »

Recensione Pubblicata il:
28.11.2022

Band:
The Way Of Purity

Titolo:
Schwarz oder Rot

Nazione:
Svezia

Formazione:
- Saitam :: Vocals;
- Without Name: Bass, Vocals;
- Lost My Faith :: Vocals, Synth;
- Faceless :: Vocals;
- Misanthropy :: Guitars;
- KK :: Drums;

Genere:
Industrial Rock

Durata:
57' 8"

Formato:
CD

Data di Uscita:
10.01.2020

Etichetta:
WormHoleDeath

Distribuzione:
Aural Music

Audioglobe

Agenzia di Promozione:
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Recensione

Se devo essere sincero questo quarto album dei The Way Of Purity intitolato “Schwarz Oder Rot” mi ha affascinato non tanto per quella che può essere la struttura dei brani ma più che altro per il lyric, sdoppiato e vario come peraltro già sperimentato nelle precedenti uscite e tale da renderlo quasi indipendente da tutto il resto. Ma veniamo al contesto brani che, come già accennato, variano a cagione degli innumerevoli elementi che abbracciano l’industrial rock con il gothic metal generando così atmosfere rarefatte anche grazie all’utilizzo dei synth oltre ad un insieme di elementi che riescono a creare una magnifica coesione l’uno con l’altro. Sonorità moderne, ritmiche sempre spumeggianti inebriate da tantissima melodia intrattengono l’ascoltatore con ben dodici brani per un’ora di ascolto scarsa. Brani diversi l’uno dall’altro, talvolta ricorrendo anche a qualche contesto elettronico come nel caso di “Mandament” oppure alla più melodica “ Wishing Death Upon You All” o alla più gotica “The Lyncher”, o ancora a “Spectral”, altro ottimo concepito tra la tracklisting del disco, insomma chi più ne ha più ne metta. Difficilmente ci si distrae e mai cala l’adrenalina trasmessa nel corso l’ascolto che invece cresce sempre di più grazie alla creatività inaspettata di cui si fregia la band; l’ascoltatore è costantemente catapultato in contesti differenziati tra oscurità, ritmiche diversificate, scenari inaspettati e infinite melodie, insomma un unicum da cui difficilmente ci si allontana. Un disco ben concepito, giovane, dinamico e dalle infinite emozioni da fare vostro se potete.