Bloodkill «Throne of Control» (2021)

Bloodkill «Throne Of Control» | MetalWave.it Recensioni Autore:
Snarl »

 

Recensione Pubblicata il:
24.07.2022

 

Visualizzazioni:
425

 

Band:
Bloodkill
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Titolo:
Throne of Control

 

Nazione:
India

 

Formazione:
Yash Wadkar :: Bass
Vishwas Shetty :: Guitars
Shubham Khare :: Lead Guitars
Anirudh Gollapudi :: Vocals
Jay Patil :: Drums

 

Genere:
Thrash / Groove Metal

 

Durata:
33' 49"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
24.09.2021

 

Etichetta:
Punishment 18 Records
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Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

Disco di debutto per i Bloodkill, una band thrash non troppo old school proveniente da Mumbai, India, e assoldati dalla italiana Punishment 18, e con questo “Throne of control” i nostri ragazzi ci propongono 8 brani per poco meno di 34 minuti di musica.
Il thrash proposto in ToC infatti non è la classica mitragliata old school stile anni 80 tendente allo speed, ma piuttosto un sound che gioca sempre su tempi medi o mossi, con la forza dei riffs a rendere i brani ascoltabili, tanto meglio se graziati da uno stile chitarristico vario, che passa dai Vio-lence della opener “Blindead circus” per i Kreator di “Violent revolution” e qualcosa degli Onslaught tipo “Destroyer of the worlds” in brani come “3B” o “False face”, per un groove dunque sempre presente, ma che non fa mai sfociare i Blookill in sonorità southern. Da qui in poi prendono il sopravvento le influenze dei Death Angel di brani come “Thrown to the wolves”, chiare in “Horrorscope”, probabilmente la migliore del lotto, o nella title track conclusiva, tra l’altro un po’ più da mosh ma senza esagerare. E questo è forse l’unico difetto di “Throne of control”: chiaro che in questo caso non si deve parlare di galoppate speed, ma a volte sembra che i Bloodkill possono tenere il tiro delle canzoni più costante levandosi di dosso alcuni imbarazzi che li trattengono un po’ dallo scatenarsi; in altre parole, i Bloodkill a volte suonano un po’ abbottonati e si può senz’altro chiedergli di premere di più sull’adrenalina delle composizioni, più attitudine, diciamo così.
A parte questo piccolo difetto, “Throne of control” è comunque un buon disco di debutto, consigliabile se si cerca un disco thrash non moderno ma neanche troppo old school, e che punta più sull’headbanging che sul mosh senza pietà.

Track by Track
  1. The unveiling - Intro S.V.
  2. Blindead circus 70
  3. False face 75
  4. 3B 75
  5. Unite and conquer 70
  6. Horrorscope 80
  7. For I am the messiah 70
  8. Throne of control 75
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 75
  • Qualità Artwork: 75
  • Originalità: 70
  • Tecnica: 75
Giudizio Finale
74

 

Recensione di Snarl » pubblicata il 24.07.2022. Articolo letto 425 volte.

 

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