Burian «Furia degli Elementi» (2022)

Burian «Furia Degli Elementi» | MetalWave.it Recensioni Autore:
Snarl »

 

Recensione Pubblicata il:
02.06.2022

 

Visualizzazioni:
1008

 

Band:
Burian
[MetalWave] Invia una email a Burian [Link Esterno a MetalWave] Visualizza il sito ufficiale di Burian [Link Esterno a MetalWave] Visualizza la pagina Facebook di Burian

 

Titolo:
Furia degli Elementi

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
Thanatos :: Vocals
Gravestench :: Guitars
Insitor :: Bass
Ex Mortem :: Drums

 

Genere:
Black Metal

 

Durata:
29' 46"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
2022

 

Etichetta:
Autoproduzione

 

Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

Primo full length per i Burian da Latina, che con questo “Furia degli elementi” ci propongono poco meno di mezz’ora per sei brani più intro, due dei quali ripescati dal primo Ep, “Rancore”, un Ep che ad essere sincero non mi impressionò granché. Certo, non è un tritume, ma è anche un Ep chiaramente ancorato a certi stilemi e con non tanta personalità. Cose perdonabili al debutto, ma che comunque lo rendevano acerbo e un po’ stereotipato.
La situazione migliora con “Furia degli elementi”, un disco che in verità non colma del tutto l’aspetto formale (evidenti certe imprecisioni d’esecuzione), ma che almeno denota una band che sa portare maggiormente il tiro sui propri brani, più compatti, anche se qualche margine di miglioramento ancora c’è. Stupisce infatti il riff diretto e cattivo di “Limbo dell’esistenza” che ci riporta nientemeno a qualcosa dei primi Mortuary Drape, per uno stile più diretto rispetto al passato ma anche più personale e meno ancorato a certi stereotipi minimalisti, e questa caratteristica si sente anche in “Palazzo d’inverno” o “Magnitudo”, non scevra da un tocco più black n roll che ci ricorda i primi Carpathian Forest o i Ravencult. Fin qua, tutto bene, ma va anche detto che (come menzionato più sopra), “Furia degli elementi” è comunque un album che non sana completamente la personalità dei Burian, che si sente che non hanno del tutto affinato uno stile proprio, come si sente nelle crisi di personalità dell’album. Tralasciando infatti gli episodi dell’Ep, nettamente più nordici e minimali come “Burian” e “La grande menzogna”, la title track per qualche strano motivo invece di insistere sulle coordinate sonore finora rimarcate, va a suonare diversa; non male, ma con risultati diversi e più paragonabili invece ai Marduk di “Dark endless”, e qua e là i Burian vanno un po’ alla cieca, tornando a fare l’errore di suonare non ben orientati, come lo stacco centrale di “Burian” che francamente avrei tagliato in quanto poco rilevante, alcuni tempi lenti meno sicuri, e in generale alcuni errori di arrangiamento, come “Limbo dell’esistenza” che finisce un po’ troppo presto e incompleta, e l’assolo di “Magnitudo”, suonato così così e che parte quando il cantante Thanatos non ha ancora finito.
Nonostante dunque l’aspetto formale è ancora un po’ migliorabile così come la personalità e in generale la compattezza del sound, “Furia degli elementi” costituisce comunque un miglioramento netto rispetto al passato, che ci propone dei Burian più decisi e dallo stile avvincente. Se siete fans di tutto ciò che sta a metà tra il black metal più gelido e minimale e qualcosa di Black n roll, provate a dare una chance ai Burian.

Track by Track
  1. Crepuscolo dell'umanita' - Intro S.V.
  2. Limbo dell'esistenza 70
  3. Furia degli elementi 65
  4. Burian 70
  5. Palazzo d'inverno 65
  6. Magnitudo 70
  7. La grande menzogna 65
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 70
  • Qualità Artwork: 70
  • Originalità: 65
  • Tecnica: 65
Giudizio Finale
68

 

Recensione di Snarl » pubblicata il 02.06.2022. Articolo letto 1008 volte.

 

Articoli Correlati

News
Interviste
  • Spiacenti! Non sono disponibili Interviste correlate.
Concerti
  • Spiacenti! Non sono disponibili concerti correlati.