Blind Guardian + Astral Doors

Data dell'Evento:
11.10.2006

 

Band:
Blind Guardian
Astral Doors

 

Luogo dell'Evento:
Saschall

 

Città:
Firenze

 

Promoter:
Live [Link Esterno a MetalWave] Visualizza il sito ufficiale di Live

 

Autore:
Heresy»

 

Visualizzazioni:
1621

 

Live Report

[MetalWave.it] Immagini Live Report: Nessuna Descrizione Finalmente in questo autunno scialbo e noioso arrivano dalle nostre parti gli immensi Blind Guardian, che aspettavo di vedere dal vivo da anni ormai, ed ecco che ora se ne presenta l’occasione in questo tour di supporto al loro nuovo album "A Twist in the Myth".

Personalmente a me il disco (il primo senza Thomas Stauch alla batteria) è piaciuto moltissimo, diretto potente tecnico molto metal ma allo stesso tempo malinconico sognante (soprattutto nei testi) ed epico negli arrangiamenti e nei cori, insomma tutto quello che li rende uno dei miei gruppi preferiti di sempre e anche il motivo per cui penso che sia riduttivo definirli "power metal", visto che hanno dimostrato nel corso degli anni di essere molto di più e di meglio, e vista la quantità di bands che invano hanno cercato di imitarli rendendoli unici nel loro genere...

Arrivo al Teatro Saschall di Firenze (di costruzione piuttosto recente) in mostruoso ritardo ma non ho potuto farci niente, e mi dicono che il gruppo di spalla, gli svedesi Astral Doors, hanno già suonato, quindi purtroppo non potrò parlarvi del loro show ma non penso di essermi perso molto, dato che dai pezzi che avevo sentito non mi convincevano più di tanto, un heavy metal dalle forti influenze '80s abbastanza piatto e insignificante, forse dal vivo erano più divertenti o coinvolgenti ma non so. Il locale è pieno e la gente ansiosa di vedere i bardi sul palco, tra l’altro nell’attesa riesco anche ad arrivare fino alle prime file! Alle nove il concerto inizia con l’intro "War of Wrath" (ora ok che sono arrivato in ritardo, ma non capisco perché fare iniziare il gruppo headliner alle nove in modo che alle undici sia già tutto finito, ma che cazzo, è un concerto metal o lo zecchino d’oro?), e subito dopo i quattro accompagnati dall’ormai fedele bassista Oliver Holzwarth (che è riduttivo chiamare "session", visto che ci suona sia in studio che live da anni) e da un tastierista salgono sul palco per attaccare "Into the Storm"… tutto come previsto, tra la gente è il delirio e i suoni sono buoni già da subito, anche troppo visto che stavo sotto a una cassa e mi si sono sfondati i timpani.

Lo show prosegue tra pezzi ormai "classici" e più recenti, deve essere un’impresa scegliere una scaletta per i Blind Guardian dato il grande numero di pezzi stupendi che questa band ha nel suo repertorio ormai ventennale, ma si va avanti con "Born in a Mourning Hall" dal capolavoro "Imaginations from the Other Side", la bellissima "Nightfall", e poi in ordine sparso la vecchia "Valhalla" (che Hansi ha presentato dicendo "che ne dite se lasciamo questo posto per sei minuti?" e tutti pensavano che lasciassero il palco, mentre invece si riferiva al viaggio verso Valhalla…), "Welcome to Dying", "Lost in the Twilight Hall", "The Script for my Requiem" (con un bellissimo e tristissimo video sullo sfondo), "Bright Eyes", l’acustica "A Past and Future Secret", "Time Stands Still (At the Iron Hill)"... insomma tutti capolavori, anche se sinceramente mi aspettavo qualcosa di più da "Nightfall in Middle-Earth"... Non ho capito invece la scelta di proporre solo "And Then There Was Silence" dal penultimo cd "A Night at the Opera", visto che dura quattordici minuti e dal vivo è pesante, quando in quel disco ci sono pezzi che rendono molto di più in sede live e che non sono così lunghi...
Dall’ultimo lavoro in studio invece sono state fatte solo "Fly" e "Another Stranger Me", di cui adesso c’è in giro anche il video, beh erano le più scontate ma è strano che un gruppo proponga solo due canzoni dal disco di cui sta facendo il tour, ma visto che si parla dei Blind Guardian hanno così tanti pezzi vecchi che la gente vuole sentire che non possono fare altrimenti.

La voce di Hansi è bellissima e molto calda, canta su toni mediamente alti evitando di fare acuti e strilli esagerati come su disco ma è ovvio, uno non può mettersi a fare gli acuti ogni sera in un tour di nove mesi, anche se questo "uno" è Hansi Kursch penso che morirebbe! Cerca di interagire con la gente e vista l’adorazione del pubblico italiano (che la band nelle interviste apprezza molto) ci riesce abbastanza facilmente...
Per quanto riguarda i chitarristi che dire, André Olbrich immenso, il chitarrista solista per antonomasia, su quasi due ore di concerto ne passerà un’ora e mezza a fare assoli, motivi, fraseggi perfettamente, sempre pulitissimo nel suono oltre che tecnico e veloce, è incredibile vederlo suonare, anche se era un po’ lontano da me e si muoveva molto poco; la maggior parte del lavoro nelle ritmiche è lasciato al solido Marcus Siepen (dal mio lato del palco), sempre molto efficace e potente nel suo compito, così come Oliver al basso, entrambi impegnati anche a sostenere Hansi nei cori. Il nuovo batterista Frederik Ehmke (ha solo 28 anni...) è una macchina, precisissimo tecnico e anche fantasioso nei fill, riesce benissimo nel difficile compito di non far rimpiangere Thomas Stauch, come già si era sentito sul disco, penso che i Blind abbiano trovato proprio ciò di cui avevano bisogno dopo che Thomas ha mollato la barca l’anno scorso per divergenze musicali.

Il secondo bis è con la consueta "The Bard’s Song – In the Forest" presentata dicendo "si suppone che voi siate i bardi!" e cantata come sempre dal pubblico, commovente e bellissima dal vivo nella sua semplicità, nonostante sia datata ormai 1992 (a proposito, mi aspettavo qualcosa di più anche da "Somewhere Far Beyond" ma vabbe’, non si può avere tutto), e di seguito, al posto di "Mirror Mirror" come pensavano tutti, i nostri chiudono questa serata con "Imaginations from the Other Side", quinto pezzo di stasera tratto dall’album omonimo: lacrime.

Dopo quasi due ore i sei salutano ed escono acclamatissimi da tutto il Saschall, io vado sperando in cuor mio di rivederli presto in Italia come ha anche promesso Hansi Kursch dal palco, speriamo che non ci illudano visto che ne vale veramente la pena. I Blind Guardian sono un grande gruppo, e come tutti i grandi gruppi o si amano o si odiano, e li amo nonostante ogni volta aspettare un loro nuovo disco sia un supplizio... HAIL TO THE BARDS!!!!

 

Immagini della Serata

 

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