Dream Theater

Data dell'Evento:
29.10.2005

 

Band:
Dream Theater

 

Luogo dell'Evento:
Filaforum

 

Città:
Milano (MI)

 

Promoter:
Live in Italy [Link Esterno a MetalWave] Visualizza il sito ufficiale di Live in Italy

 

Autore:
Mark Keen»

 

Visualizzazioni:
2600

 

Live Report

[MetalWave.it] Immagini Live Report: Nessuna Descrizione Ancora una volta “il teatro del sogno” ci ha offerto uno spettacolo magnifico. Questo concerto è stato un successo clamoroso, sotto ogni punto di vista. Ma andiamo con ordine: arriviamo al palazzetto verso le quindici del pomeriggio, nonostante l'apertura dei cancelli sia prevista per le diciotto.
Si attende impazienti tra la folla e solo alle sette di sera si riesce ad entrare, una corsa sfrenata e finalmente in pole position sotto al palco, praticamente sotto a James LaBrie.
Dopo un'altra ora e mezza le luci si spengono, dalla folla si alza un boato e inizia lo spettacolo...


Il concerto si apre con “The Root of All Evil”, traccia d'apertura dell'ultimo album, “Octavarium”. Il pubblico è in visibilio per i cinque statunitensi, che si dimostrano subito molto amichevoli nei confronti dei fans.
Un altro boato si scatena per l'intro di basso di “Panic Attack”, seconda canzone eseguita alla perfezione dai Dream Theater. A questo punto sugli schermi inizia un conto alla rovescia : si parte dal 2003, anno di “Train of Thought”, fino ad arrivare al 1986, quando i Dream Theater ancora si chiamavano Majesty... e i cinque eseguono appunto un pezzo dei Majesty!
Fino all'intervallo il concerto proseguirà secondo questa linea temporale, presentando un pezzo di ogni album della band. Ogni canzone è accompagnata dalla proiezione sugli schermi di immagini risalenti a quel determinato periodo.
Dopo la canzone dei Majesty, arriva “Afterlife”, proveniente da “When Dream And Day Unite”, e cantata originariamente da Charlie Dominici. Al termine del pezzo James LaBrie saluta il pubblico e annuncia che stasera andranno a riprendere pezzi che non suonano da molto tempo... e così è, perché parte subito “Under A Glass Moon”, stupenda canzone inserita nel loro capolavoro, “Images and Words”. Come un’ondata di energia, si passa a “Caught in a Web”, tratta da “Awake”, nella quale il buon Jordan Rudess sbaglia l'attacco delle tastiere, ma fortunatamente la sua tecnica lo aiuta a rimediare e a rimettersi a tempo con il resto del gruppo.
A questo punto viene eseguita “Peruvian Skies”, che sarà l'unico estratto da “Falling into Infinity” del 1996. La sua stupenda melodia avvolge il pubblico, che canta all'unisono con LaBrie, per poi iniziare a scatenarsi dopo il secondo ritornello con il magnifico riff di chitarra di John Petrucci!
Finita la canzone le luci si spengono e i Dream Theater lasciano il palco, tranne Jordan Rudess, che sembra iniziare un assolo di tastiera... che però si trasforma nella melodia di “Through my Words”, tratta da “Scenes From a Memory”! Il pubblico esplode, e si scatena anche durante tutta l'esecuzione di “Fatal Tragedy”.
Secondo la linea temporale siamo arrivati a “Six Degrees of Inner Turbulence” del 2002, dal quale vengono estratte le magnifiche “About to Crash (Reprise)” e “Losing Time/Grand Finale”, pezzi che non venivano eseguiti da molto tempo.
Finite anche queste canzoni, i Dream Theater, lasciano il palco per un breve intervallo di 15 minuti.
La gente è già esausta, ma la voglia di andare avanti è troppa.
Alla fine della pausa, si ricomincia con “These Walls”, seguita da “As I Am” e “I Walk Beside You”, tutti pezzi provenienti dagli ultimi due album del gruppo. A seguire i Dream Theater eseguono Sacrificed Sons, penultimo pezzo di “Octavarium”, magnifica canzone che parla degli attentati dell'11 settembre a New York, molto sentita dal magnifico cantante LaBrie.
Ma adesso arriva il bello: quando iniziano le prime note di “Octavarium”, magnifica suite di 24 minuti presente sull'ultimo album dei Dream Theater, il FilaForum trema e l’entusiasmo della folla è addirittura palpabile. I Dream Theater eseguono alla perfezione la canzone, emozionando e coinvolgendo il pubblico. Durante “Full Circle” viene proiettato sugli schermi un tributo alle maggiori band che hanno influenzato i Dream Theater : Beatles, Doors, Yes, Rolling Stones, Genesis, Pink Floyd e molti altri. Finita “Octavarium” i Dream Theater lasciano il palco, ma dopo essere stati acclamati a gran voce dal pubblico, risalgono sul palco e attaccano con “The Spirit Carries On”, magnifica ballata proveniente da “Scenes From A Memory”. Conclude il concerto una lunghissima versione di “Learning To Live”, nella quale Petrucci, Rudess e Myung improvvisano a lungo facendo un piccolo assolo a testa. Finito il concerto i Dream Theater si avvicinano al pubblico per ricevere una meritata ovazione; le più grandi spettano a Mike Portnoy e a John Myung, letteralmente idolatrati dal pubblico! Per concludere, si può dire che questo è stato un grande concerto, dall'acustica ottima e con una grande partecipazione del pubblico.
I Dream Theater sono stati precisi come sempre, ed hanno regalato alle circa ventimila persone accorse, una notte da ricordare a lungo...

SCALETTA:

The Root of all Evil
Panic Attack
Majesty
Afterlife
Under A Glass Moon
Caught in a Web
Peruvian Skies
Through my Words
Fatal Tragedy
About to Crash (Reprise)
Losing Time/Grand Finale
These Walls
As I Am
I Walk Beside You
Sacrificed Sons
Octavarium
I. Someone Like Him
II. Medicate (Awakening)
III. Full Circle
IV. Intervals
V. Razors' Edge
The Spirit Carries On
Learning To Live

 

Immagini della Serata

 

Recensione di Mark Keen Articolo letto 2600 volte.

 

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