«Metal Academy»

Data dell'Evento:
23.03.2013

 

Nome dell'Evento:
Metal Academy

 

Band:
Lunocode [MetalWave] Invia una email a Lunocode [Link Esterno a MetalWave] Visualizza il sito ufficiale di Lunocode [Link Esterno a MetalWave] Visualizza la pagina Facebook di Lunocode [Link Esterno a MetalWave] Visualizza la pagina MySpace di Lunocode
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Luogo dell'Evento:
Musical Academy

 

Città:
Terni (TR)

 

Promoter:
Metal Academy [Link Esterno a MetalWave] Visualizza il sito ufficiale di Metal Academy

 

Autore:
Markiyan»

 

Visualizzazioni:
3144

 

Live Report

[MetalWave.it] Immagini Live Report: Gli Alias Mundi: da sinistra Luigi Battaglini, Paolo Cittadini, Massimo Evangelisti, e Riccardo Fringuelli Nessun elemento lasciava presagire un cattivo esito della serata. Quanti di voi non hanno colto la ghiotta occasione?
Vediamo se riesco a farvi venir voglia d'un bel viaggetto temporale riparatorio!

Il Musical Academy é un bel posto dove suonare: caratterizzato da travi di legno, la sua acustica é garantita; dotato d'un valido sistema d'amplificazione, l'audio é sempre cristallino; e poco importa che il palco non sia molto elevato, é arricchito da macchine del fumo, e da laser di vari colori!

Verso le 22:40 gli Alias Mundi hanno aperto le proverbiali danze. Scusate se non riporto tutti i nomi dei brani, ma prima non conoscevo gli Alias Mundi, e poi non ho avuto modo di ottenerli... ed é stato sorprendente scoprirli dal vivo! Sorprendente non solo per me, bensí anche per i fan presenti!! Il motivo? Un pezzo nuovo é stato suonato per primo introdotto solamente dalle parole del frontman Massimo Evangelisti:”Si suppone che chi sta qui debba anche intrattenere il pubblico, ma io non lo so fare” pronunciate in modo pacato. Parole queste che giá risuonano ironiche lasciando correre la fantasia in attesa di ció che ci attendeva! Le pretese sono state confermate: gli interventi dell'occhialuto Massimo sono sempre distinti, autoironici, e pacatamente affascinanti; portano ilaritá! Sul palco tira fuori una bella voce armonica quanto intonata, e di conseguenza piacevole da seguire!
Nella band tutti concorrono all'innalzamento dell'asticella della sorpresa con trovate, e personalitá: Paolo Cittadini si é dimostrato pronto a battere strade poco percorse; Riccardo Fringuelli puó essere considerato un outsider: minaccioso d'impostazione, non perde la minima occasione di sfoggiare astuzia, e virtuosismo sul cinque corde con inserti come tapping; indubbiamente Luigi Battaglini é un agile chitarrista, vario, versatile, fiero, tra i principali responsabili dei cambi sia d'atmosfere che melodie con assolo risolutivi spesso fulminanti; e Dario Valocchi ipnotizza con l'incamuffabile passione nonché notevole dote come Chopin!!! Il loro é un vivace progressive metal particolarmente abrasivo! Riescono ad incastrare "molte cose", penserete che sia d'obbligo visto il genere, ma vi sorprenderá sapere che non si basano sulle melodie...! Questa eterogenea band spoletina, scoppiettante, e briosa, incolla la diversitá notevole dei suoi componenti con estro risoluto: nelle loro canzoni non mancano passaggi strumentali appaganti, assolo fumanti alla chitarra o virtuosi alle tastiere ma comunque espressivi, un degno brano strumentale, e pure umorismo!!
Da evidenziare che proprio durante il brano strumentale il cantante Massimo non ha resistito, é sceso dal palco, si é congratulato vistosamente col sottoscritto, e mi ha suggerito sia quando iniziare insieme uno sregolato headbanging simultaneo sotto palco (dovuto all'imminente brutalleggiata), che quando finire...!!! Come potrei dimenticare?

Chi a questo punto darebbe per spacciati i Lunocode per via della grossa ereditá da raccogliere non conosce gli stessi! Chi scrive ha avuto il grande piacere di testarli alla seconda serata della decima edizione del bassanese Rock Fest!.
Al Musical Academy la loro é stata una partenza in sordina...nell'indifferenza più totale...forse proprio perché il brano d'apertura é stato Indifference! Si tratta d'un brano profondo, tiratissimo che inizia con un arpeggio ripetuto a mo' di eco che tutti abbiam scambiato per riscaldamento... . É una canzone umile molto riflessiva dai testi crudi di protesta contro guerre che vuole lanciare una speranza!
Poi é stata la chitarra acustica di Giordano Boncompagni a guidarci mentre prendevamo coscienza che si trattava effettivamente del concerto dei Lunocode! Non appena la canzone si é elettrificata mi é sembrato che i Lacuna Coil fossero stati evocati per suonare Crossing the Line! L'impatto é stato forte, ha innalzato di molto l'attenzione, e generato un solido ritmo sporco; almeno fino all'assolo, caldissimo, ed hard rockeggiante di Giordano, molto funzionale! Il lungo finale é spensierato, ed ambient.
La filosofia, in tutti i sensi, dei Lunocode continua cosí nella musica come nei testi che Daphne Romano ci ha cantato nella seguente The Cosmic Architect! L'originale narrazione dell'origine del cosmo stende su una ruvida base non per questo non calda che non disdegna la melodia!! A questo punto ho pensato due cose:"Cavolo, la voce di Daphne é maturata dal Rock Fest!!"; e "Adesso non mi dispiacerebbe una pogatina...". Purtroppo l'affluenza non é stata da capogiro...non permettendo di fatto poghi come sperato nel mio piccolo. Secondo me The Cosmic Architect é un piccolo, ma valido riassunto dei Lunocode: presenta tensione iniziale; continua con ritmi oscuri, coinvolgenti molto difficilmente evitabili da headbanging collettivi; dimostra ottima interazione tra le sei corde di Giordano Boncompagni, e Paride Mazzoni; sfrutta un basso (Francesco Rossi) tossico; si fa aiutare dalla non monotonia di Perseo Mazzoni alla batteria; é ottima dal vivo; sa come, e dove rallentare; stupisce con assolo esaltanti; e continua a mutare!!! Se questo non é progressive metal... .
...le sorprese sono appena cominciate! Penserete che stia esagerando con troppa enfasi, ma come reagirete sapendo che il buon Giordano ha calato un asso dal suo repertorio lasciandoci a bocca aperta con un esecuzione Velocissima di flamenco in acustico? Ogni tentativo di descrizione é vano!!
Dunque si procede con la suggestiva Tree of Life. Avvincente. Avete presente quelle belle canzoni che "minacciano" di finire da un momento all'altro, ma che al contempo sembrano non finire mai? Questa é una di quelle...!
Ció che segue ha portato ad uno dei momenti più attesi dal sottoscritto: in tutta confidenza, come se stesse confessando un segreto, Daphne Romano ci disse:”E ora, per questa canzone...vorremmo vedervi...fare un bell'headbanging!”; non potevo che gioire con:”Io sono pronto!!”, al ché lei ridente:”Lo so... . Sin Cara!”! Diversamente dal disco Celestial Harmonies, Sin Cara é stata eseguita con un'affascinante lunga parte acustica che l'ha preceduta creando un certo disorientamento tra coloro che si aspettavano la menata! Il distacco é tra i più violenti: una compatta distorsione si fa largo, arrivando dritta dove serve!! Ma é solo un trabocchetto: la parte Dura é quella seguente caratterizzata da serrate plettrate sorrette dai mai cosí letali piedi di Perseo Mazzoni, e dalle sei corde del bassone di Francesco Rossi!!! Altro che headbanging, qua é di casa il windmiling (veloce movimento rotatorio del capo)! Sono presenti anche breakdown/stop and go nettissimi!! Ed é proprio in seguito ad uno di questi che irrompe un assolo spasmodico a folle velocitá!!! Ha l'audacia di vertire su lamenti sempre più stridenti...!! Chi avrebbe coraggio, e capacitá d'eseguire un assolo melodico a breve distanza dalla critica ripresa? Beh, é ció che hanno fatto!! É mancato solamente un pogo disossante come cornice perché non le mancava altro!!!
La serata, cosí come era iniziata, si é conclusa con una nuova canzone suonata in anteprima per i presenti (né Alias Mundi né Lunocode hanno rivelato il titolo)!! Per la cronaca il brano conclusivo é stato un convincente Buried in the Abyss di cui non svelo altro.

Anche se il Musical Academy era ormai sgombro per me la serata non era finita...ero andato alla piacevole scoperta di Terni in notturna! Da provare!

Allora, vi é venuta voglia d'un viaggietto temporale riparatorio?

 

Immagini della Serata

 

Recensione di Markiyan Articolo letto 3144 volte.

 

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