The Dillinger Escape Plan + Cancer Bats + The Ocean

Data dell'Evento:
16.10.2010

 

Band:
The Dillinger Escape Plan
Cancer Bats
The Ocean

 

Luogo dell'Evento:
Vidia Rock Club

 

Città:
San Vittore

 

Promoter:
HellFire Booking [Link Esterno a MetalWave] Visualizza il sito ufficiale di HellFire Booking

 

Autore:
Blackwingangel»

 

Visualizzazioni:
2109

 

Live Report

[MetalWave.it] Immagini Live Report: Nessuna Descrizione Sono le 21.30, piove a Cesena, il Vidia è già in fermento per una delle date, a mio modo di vedere, più interessanti del suo palinsesto autunnale: i padri del math-core 'Dillinger Escape Plane' coadiuvati sul palco da altri due ottimi gruppi emergenti come 'The Ocean' e 'Cancer Bats'.

Appena entrati l'atmosfera è rilassata, come sempre per le band che hanno l''ingrato' compito di aprire per dei mostri sacri l'attenzione loro rivolta è sempre un po' poca o, quantomeno, l'attesa del pubblico è sempre rivolta all'healiner del concerto.
Ai tedeschi 'The Ocean' spetta l'arduo compito di aprire le danze. Sono una vecchia conoscenza per me, dato che ho avuto il piacere di ascoltarli in un loro concerto all'Urban di Perugia. In questa occasione, purtroppo, non possono mettere sul palco per intero un loro live set, caratterizzato da giochi di luce coordinati e temporizzati con i vari momenti dei loro pezzi, seguendone la dinamica e l'intenzione. I cinque ragazzi tedeschi danno il loro meglio, infatti la loro musica, molto evocativa e coinvolgente, fa breccia in un pubblico che, ancora in fase di riscaldamento, apprezza e si lascia trasportare dalle atmosfere estremamente suggestive proposte.
I brani estratti dalla loro ultima fatica discografica,'Heliocentric', dimostrano di avere un ottimo impatto live, la loro perizia nell'esecuzione è veramente magistrale. Per quanto speso bene e compatibile per un evento del genere, il tempo a loro assegnato sembra effettivamente troppo poco per rendere giustizia alle loro capacità, sono convinto che chiunque li abbia visti per la prima volta dal vivo sia rimasto amareggiato dal fatto di non aver potuto godere maggiormente dello splendido spettacolo che un gruppo del genere riesce ad offrire.

Spente le luci, un veloce cambio palco ed ecco arrivare i 'Cancer Bats' .
Questa band canadese, a me sconosciuta, propone un hardcore influenzato da spunti stoner molto interessanti. Il loro impatto è sicuramente molto più diretto e meno celebrale di quello proposto dai 'The Ocean' ma comunque i cinque di Toronto portano a casa la pagnotta proponendo una performance molto energica, fatta di sudore e saliva. Poche parole e tanta rabbia è quello che mi è venuto subito da pensare vedendoli suonare, la loro è sicuramente una scelta musicale estremamente diretta e con pochi fronzoli. Sul palco del Vidia infatti snocciolano una dietro l'altra le canzoni estratte da 'Bears,Mayors,Scraps and Bones', titolo che rende bene l'idea di quello che ha investito le mie orecchie per circa trenta minuti; veri e propri animali da palco, non fanno mancare nulla all'audience romagnolo tra ritmi incalzanti ed un sound grezzo come carta vetrata.

Al termine del loro live set inizia la vera attesa per gli eroi della serata, i Dillinger Escape Plan. È la prima volta che li apprezzo dal vivo e sono decisamente curioso, e francamente anche un po'emozionato, di vedere eseguiti sul palco alcuni tra i pezzi che hanno rivoluzionato il mondo della musica estrema negli ultimi dieci anni.
Come parte il primo pezzo, tutto il pubblico, cresciuto di numero e decisamente in fibrillazione, si riversa sulle transenne dando il via alla mattanza. In tanti anni che ho avuto la fortuna di apprezzare tanti gruppi in diverse situazioni, sono rimasto stupito dall'energia e dalla capacità di intrattenimento di questi ragazzi americani. L'interazione con il pubblico è veramente stupenda, corrono saltano, sudano, si sbattono come se fosse il loro ultimo giorno di vita su questa terra. Frenetici, come la loro musica, aizzano la folla, creando un'atmosfera quasi di delirio collettivo sferzandoci con le complesse ed estranianti ritmiche dei loro pezzi. La voce di Greg Puciato perfora i timpani degli astanti senza pietà, dimostrando di padroneggiare la sua incredibile duttilità anche dal vivo alternandosi tra scream taglienti e parti melodiche acide come un limone. La scaletta regala momenti di vera e propria estasi musicale proponendo, saltando attraverso tutta la loro produzione, quei pezzi che hanno dilaniato ed aperto le menti di tantissimi musicisti ed ascoltatori in tutto il mondo. Tra un body surfing e l'altro e scalate delle casse di amplificazione i nostri eroi sembrano averne per tutto e tutti. Inutile soffermarsi sulle capacità tecniche di questi mostri: l'esecuzione di brani estremamente complessi ed impegnativi sembra essere un particolare trascurabile, infatti ogni pezzo viene suonato senza la minima sbavatura, tutto sembra essere un inarrestabile treno in corsa, una macchina perfettamente oleata per macinare musica. Una nota di merito va data anche ai loro fonici che, pur tenendo un volume degno della situazione, sono riusciti a rendere intellegibile e decisamente gradevole il sound all'interno di un locale che, date le sue dimensioni, spesso è soggetto alla saturazione da volumi eccessivi. Un'ora, non di più è bastata a questi cinque ragazzi d'oltreoceano per dare una lezione di musica e di intrattenimento, dimostrando che quando si ha veramente qualcosa da dire e quando si è dei veri professionisti anche nel mondo della musica estrema si riesce a portare su di un palco uno spettacolo che ripaga pienamente ogni centesimo dei venti euro di biglietto e anzi, ti fa domandare come mai costi così poco.
Una sola parola: eccezionali, una delle migliori band che abbia mai visto suonare dal vivo sotto tutti i punti di vista.

Una volta finite le danze, chiuso il palco per adibirlo ad un'ulteriore ambiente dove mettere musica il Vidia torna ad essere quello che giustamente è, ossia una delle discoteche più frequentate della zona romagnola; me ne vado con l'amaro in bocca vedendo un repentino cambiamento di fruitori: ormai il locale è pieno di ragazzini venuti li per ballare e le note che accompagnano la mia uscita dal locale sono quelle di 'California Girls' di Katy Perry, con un nugolo di braccia alzate e teste danzanti che si stordiscono. Il sogno è finito, si torna alla realtà.

 

Immagini della Serata

 

Recensione di Blackwingangel Articolo letto 2109 volte.

 

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