Intervista: Dionisyan

Nessuna Descrizione Il frontman dei palermitani Dionisyan ha richiesto alla redazione di MetalWave la possibilità di un'intervista che ovviamente, anche in considerazione della recentissima uscita del loro primo album "The Mistery of Faith"non gli abbiamo certo negato !! Tra l'altro, la particolarità di questo lavoro redatto prevalentemente in chiave Doom Metal, è rappresentata dal fatto che lo stesso Tregor Russo ha suonato personalmente tutti gli strumenti avvalendosi solamente dell'aiuto di pochissimi collaboratori. Ma per capirne di più, ascoltate cosa ci ha raccontato...

 

Ciao Tregor, sappiamo che prima di formare questa band hai avuto altri progetti e poi hai voluto realizzare questo tuo altro personale progetto chiamato Dionisyan che, a distanza di non molto tempo, ha già dato alla luce il vostro primo lavoro intitolato “The Mystery of Faith”. A cosa è dovuta questa tua necessità diciamo di “metterti in proprio” e dare la luce a questo tuo gruppo personale, ma soprattutto come nasce l’ispirazione per questo nome.

Nella primavera del 2010 ho deciso di dare vita ad un mio nuovo progetto musicale, che ho denominato Dionisyan, con l'intento di creare Musica dalle sensazioni profonde, piene di pathos, emozioni oscure e atmosfere malinconiche , amalgamate in complessi arrangiamenti plumbei, ben diversi da tutto ciò che avevo composto ed arrangiato fino a quel momento, con tutti i miei altri progetti musicali (LEPER DIVINE, SORTILEGIUM, ERIAMINELL, GATES OF EDEN) e con altre bands con cui ho collaborato dal 1998 sino al 2009. Il mio amore incontrastato verso il Doom Metal che ascolto da 25 anni e con cui mi sono cresciuto musicalmente, ha da sempre influenzato i miei gusti e preferenze musicali.
Nascono così i DIONISYAN, un chiaroscuro della mia anima spirituale, della mia creatività artistica sempre in evoluzione, dedicandomi totalmente alla stesura sia della musica che dei testi, volti all’introspezione dell’Essere e alla Catarsi Redentrice da cui nasce l’ispirazione per questo monicher, di cui mi sono occupato di tutte le composizioni, arrangiamenti, orchestrazioni, testi, melodie vocali e trascrizioni musicali per ogni strumento che ho suonato in studio di registrazione per la realizzazione del primo album dei Dionisyan ( chitarre elettriche 7 strings, chitarra classica, liuto, basso, batteria, tastiera e voce gregoriana maschile) .
Il Sound finale dei Dionisyan che ho ottenuto in studio di registrazione, amalgama l'atmospheric doom metal/ progressive melodic death metal, con elementi di gothic, funeral, heavy ed epic metal amalgamati con la Musica Classica Barocca e la Musica Tradizionale Araba, che danno un tocco di originalità alla mia proposta musicale innovativa!

Considerando che sei palermitano, per i testi delle canzoni ti sei riallacciato e/o ispirato a qualche particolare cultura e/o tradizione popolare tipica delle vostre zone.

No. Come per la musica, gli arrangiamenti e le orchestrazioni, mi sono dedicato anche io a scrivere ai testi sotto forma di poesie per l’Album “ THE MYSTERY OF FAITH”. Ho ideato , immaginato e scritto un fantasy concept , diviso in poemi dalle tinte epico , romantico ed introspettivo, parlando in chiave Poetica di amore, psicologia, filosofia, esistenzialismo, religione e quant’altro, direttamente in inglese, in forma canzone in versi rimati, per il primo album dei Dionisyan, e ovviamente anche per il primo promo di cui ne è tratto.
Una storia d’amore trascendentale e contemplativa, tra l’Angelo della Redenzione, chiamato Nemamiah e l’angelo caduto della lussuria per antonomasia, ossia Lilith;

Diciamo inoltre che sei il factotum dell’intero disco considerando che in pratica suoni tutti gli strumenti ad eccezione di quelli in chiave classica, come mai non hai voluto dare la possibilità ad altri artisti di partecipare strumentalmente con te ma soprattutto, conoscendo anche il tuo ruolo di singer in chiave lirica, come mai hai ti sei avvalso di un vocalist per il growl e per le parti in chiave lirica/gregoriana al femminile dell’altra singer Maryanne Bonfante.

Sin dopo l’uscita della realizzazione del primo Ep “ LAND OF DREAMS” uscito nel 2012, avevo già in mente le idee chiare di realizzare un Album Innovativo, che si discostasse da tutto quello che avevo fatto fino ad ora. Essendo Insegnante Accademico di Musica, Compositore, Arrangiatore, Cantante, Autore e Polistrumentista, sentivo la necessità di creare interamente da Solo un’Opera Musicale sullo stile compositivo in chiave Classica Barocca, di amalgamare nuovi stili musicali tra di loro per realizzare un’Opera Musicale che si contraddistinguesse da tutte le altre contemporanee per la freschezza delle armonie, delle tecniche arrangio/compositive musicali. “THE MYSTERY OF FAITH” trova nell’atmospheric doom un punto di partenza con cui costruire un sound del tutto particolare. Definisco gli otto brani acclusi nell’album di esordio come delle Litanie. Chi acquista l’Album avrà sin da subito come l’impressione di trovarsi in una chiesa ad assistere alle funzioni della Settimana Santa. Ecco cosa trasmettono gli otto brani di “The Mistery of Faith”. Il symphonic doom è accompagnato da musica classica barocca, da un progressive /fusion, da melodie mediterranee al fine di costituire un affresco di singolare bellezza. in questo viaggio: Ignazio Conticello al growl, collaboratore fedele dal 2008, ha registrato la sua voce profonda growl nei miei due ultimi progetti sia nei DIONISYAN che nei LEPER DIVINE, in particolare nei DIONISYAN dove ha alternato in maniera versatile la voce melodic death a quella brutal death per variegare i vari momenti cangianti delle composizioni e la cantante Maryanne Bonfante, spettacolare cantante lirica /operistica che ha dato un’importante contributo oltre al mio per la registrazione delle voci gregoriane cantate in latino ed ha anche suonato l’arpa e vari miei colleghi accademici che ho diretto in studio di registrazione ( Roxy Studio - Palermo) che si occupano di registrare violino,viole, violoncello e clavicembalo. Il resto – cioè tutti gli altri strumenti musicali – sono suonati, eseguiti e registrati da me: ( chitarre elettriche 7 strings, chitarra classica, liuto, basso 5 strings, batteria, tastiera e voce gregoriana maschile)

Nel genere musicale da voi suonato ci sono molti aspetti che richiamano il genere Doom Metal, sei in qualche modo particolarmente legato a questa branca del Metal oppure si tratta di una questione di scelta dovuta essenzialmente a questioni organizzative del gruppo.

In realtà, non si tratta di nessuna questione organizzativa, ma bensì di una mia scelta Dovuta, Ragionata e Pensata a creare un’Opera Musicale e il Symphonic Doom Metal era il genere di partenza a cui mi sono ispirato per dar vita ai DIONISYAN, in quanto tutte le composizioni,orchestrazioni e arrangiamenti sono frutto dei miei studi accademici di musica classica, in particolare per lo stile Barocco Italiano e Tedesco, dal fine del 17’ secolo fino alla metà del 18’ secolo, amalgamati alla musica Metal, in particolare dal doom metal fino ad una gran parte dei suoi sottogeneri.

Effettivamente dal sound dell’intero disco emerge una qualcosa di melanconico, quasi una sorta di grigiume che si propaga come un eco nell’intero lavoro; si tratta di uno stato temporaneo oppure hai cercato di proiettare nel disco un’ esperienza personale che ti ha particolarmente toccato e/influenzato.

Sicuramente il ricercare le giuste armonizzazioni che dessero all’intero Album un velo di profonda malinconia e profondità d’animo. Con “ THE MYSTERY OF FAITH” era arrivato il momento per Me di realizzare il mio primo Album con sonorità totalmente differenti, con tecniche compositive e di arrangiamenti complessi ed introspettivi, combinando la metrica compositiva della Musica Classica Barocca in chiave Metal,rinnovando e riadattando le tecniche poliritmiche polifoniche contrappuntistiche con il mio personale stile Compositivo per scrivere tutte le partiture per ogni strumento eseguito nell’Album, tanto care al Barocco della prima metà del 1700, tra cui in primis Johan Sebastian Bach su tutti, mio profondo ispiratore, sia come musicista, compositore e virtuoso. Ma più melodiche ed orecchiabili, che arrivassero all’anima sia dal primo ascolto di colui/colei che lo ascolta e sentirlo proprio.

Quale è il brano che ti ha coinvolto di più e perché.

Tutto l’Album è importante per me sotto ogni punto di vista Etico, Spirituale e Filosofico. Sicuramente “ Torment and Ecstacy” il brano che ho utilizzato per la realizzazione del nostro primo Videoclip Ufficiale, per dedicare l’Intera Opera Musicale a mio Padre, che purtroppo ha avuto un incidente mortale quando io avevo due anni e che purtroppo non ho avuto al possibilità di conoscere a mio malgrado!

Sei più a tuo agio nella predisposizione dei brani in chiave acustica o quelli di accompagnamento in chiave distorta e comunque, in ogni caso, come definiresti il tipo di sonorità che utilizzi nella composizione di tutti i brani realizzati nel vostro cd.

La mia vita artistica Musicale è divisa prevalentemente in due parti; da quella Metal e poi da quella Classica, anche se ci sono anche quelle jazz/fusion e quella etnica/ folk.Provo differenti emozioni quando eseguo e suono diversi stili Musicali, in chiave distorta quando eseguo virtuosismo chitarristico dal mondo classico al jazz, ma adoro anche suonare con la chitarra classica e con il liuto Musica Antica che va dal Medioevo al Barocco.Sai è assai difficile catalogare ed etichettare il genere da me proposto nei Dionisyan attualmente.Per questioni pratiche symphonic doom/ progressive death metal per dare un’idea generale della mia proposta Musicale!

Come spieghi il significato della copertina del vostro album “The mystery of Faith” cosa rappresenta l’immagine della statua seduta, sembra che stia aspettando qualcuno; vuoi parlarcene.

Si volentieri. MI sono occupato della grafica assieme al manager della Beyond Prod.Quando dovevo scegliere la copertina, ho fatto un’accurata scelta che potesse dare all’Album un’adeguata e profonda sensazione di cosa ci fosse dentro di esso, aprendo la mente dell’ascoltatore, preparandolo per quello in cui deve entrare, ossia un Mondo Ancestrale Onirico, fatto di chiaroscuri e variopinte emozioni. L’Angelo in questione è Nemamiah che attende il momento di riconciliazione con Lilith, ma dovrete leggere tutti gli 8 testi del Concept Album per poter apprendere la Storia!

Dall’uscita del vostro lavoro ad oggi, avete mai avuto modo di esibirvi in qualche live show qui in Italia o all’estero e se si, quale tipo di reazione ha avuto il pubblico.

Attualmente non abbiamo ancora avuto modo di esibirci ma siamo in attesa di qualche evento, show per l’estate, per far conoscere i DIONISYAN a tutti gli amanti del Doom Metal e non. Soprattutto riportare dal vivo le malinconiche,spettrali e teatrali suggestive visioni che ci sono nell’Opera Musicale.

Avete incontrato particolari difficoltà per la realizzazione del vostro progetto oppure è andato tutto bene sin da subito.

Come tutte le Opere Musicali complesse e intricate come “ THE MYSTERY OF FAITH” l’ho registrato nell’arco dell’anno 2013 e a cavallo con il 2014 per produrlo con qualche difficoltà nei ritardi ed ostacoli che sono normali purtroppo per chi fa questo mestiere ma tutto sommato nella fattispecie al lavoro finito tutti i miei sacrifici sono stati ripagati diciamo!

Cosa pensi della scena Metal italiana in rapporto con quella europea e come mai secondo te questo genere musicale qui da noi, sin dalla fine degli anni ’80, non è mai esploso come nelle altre parti dell’Europa e/o del mondo.

La scena metal Italiana è sempre in crescita in rapporto con quella Europea per certi aspetti ma a mio avviso manca la qualità, l’inventiva, la genuinità che tante band professionali non hanno e si basano riproponendo quello che gli altri hanno già fatto solo per avere subito successo se cosi si può dire.
Per quanto concerne il Doom Metal me lo chiedo purtroppo pure io da oltre 20 anni come mai essendo il genere padre del Metal , non abbia mai avuto il pieno successo come ad esempio l’Heavy Metal o altri stili del metal. Il fatto è che il Doom Metal con i suoi oltre 25 sotto generi, è basilarmente un genere molto lento, cupo, pesante, oppressivo, malinconico, intimo, introspettivo, spirituale, macabro e cosi via e tanta gente per mancanza di Maturità Musicale, spirituale, etica, mentale e altro non la sente sua e non la capisce. E’ rimasto un genere per pochi buoni ma non per tutti.

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Intervista di Wolverine Articolo letto 3721 volte.

 


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