Intervista: Spellblast

Nessuna Descrizione Dopo la recensione, l'intervista : gli spellblast ci raccontano la loro musica, il loro modo di viaggiare tra le onde sonore, consigliandoci il loro nuovo e "rovente" album "battlecry"!

 

Ciao ragazzi e benvenuti sulle nostre pagine. Innanzitutto ci spiegate un po' com'è cominciata la vostra storia?

Luca :: La band nasce nel 1999 da cinque giovani pieni di buone speranze che amavano l’heavy metal e volevano creare buona musica, qualcosa di loro. Dopo un infinito susseguirsi di cambi di line-up nel nostro lungo percorso segnato da un demo, due full-lenght e una valanga di concerti, siamo arrivati fin qui.

Come vi siete avvicinati al genere che poi avete prescelto per la vostra band? E cosa rappresenta per voi il folk?

Luca :: Già da ragazzini, quando il power metal era ‘’la moda del momento’’ ci siamo avvicinati alla musica. Il nostro sogno era quello di perseguire un progetto valido e sono convinto che bene o male ci siamo riusciti e lo stiamo portando avanti con quella fierezza e testardaggine che ci contraddistingue. Per quanto riguarda il folk, beh, è un genere che ci ha sempre entusiasmato parecchio e credo si sposi bene con quanto noi proponiamo.

Come vengono composte le canzoni all'interno del gruppo? Lavoro di squadra o una mente sola?

Luca :: Vengono composte esclusivamente da me e da Claudio (Arsuffi, chitarra, nda). Ci si trova, si abbozzano le prime linee di ritmica e ci si butta su una linea vocale che regga. Dopodichè arriva pian piano tutto il resto. A quel punto ci si trova con il resto della band, si propone il materiale per i primi arrangiamenti e si scrive di nuovo tutto quanto. E’ un lavoro molto lungo e, in poche parole, vede impegnati me e Claudio nella composizione e tutta la band negli arrangiamenti.

A chi vi ispirate e da chi o cosa prendete l'energia per la vostra sound così vivace?

Luca :: Non abbiamo mai avuto particolari ispirazioni, cerchiamo di tirare fuori il meglio usando le nostre teste. Siamo uniti in un'unica band ma siamo persone molto diverse, con gusti musicali totalmente diversi, ed è proprio miscelando tra loro le varie idee partorite da ognuno che nasce quel sound particolare, il sound SpellBlast.

Vi sentite, come dire, "arrivati" musicalmente oppure state ancora operando un grosso lavoro sul vostro sound, ricercando un cambiamento continuo?

Luca :: Non si è mai arrivati. Come in ogni cosa c’è sempre da apprendere e migliorare. Siamo sempre alla continua ricerca di qualcosa di stilisticamente nuovo. Se ci fossimo fossilizzati su schemi fissi non avremmo mai ottenuto gli stessi risultati che possiamo dire essere alquanto soddisfacenti, soprattutto per quanto riguarda il neonato ‘’Battlecry’’.

Ormai la gente scarica musica a tonnellate: che ne pensate? Credete ci siano più pro o più contro?

Luca :: Una medaglia ha sempre due facce. Si confida sempre nella buona fede di chi scarica, se una persona è intelligente e scarica un disco valido, che rispecchia i suoi gusti, è sempre buona cosa che poi lo acquisti per permettere alla band di continuare il proprio cammino. Sicuramente il ‘’download’’ a noi è servito soprattutto per farci conoscere all’estero dove abbiamo il maggior numero di fans. Negli U.S.A. e in nord Europa soprattutto.

La vostra musica è molto coinvolgente sia a livello ritmico che emozionale. Come vivete l'attività live del gruppo?

Luca :: Alla grande! Non è un genere semplice da proporre live. E’ molto tecnico e veloce. Ma noi ci divertiamo tantissimo soprattutto perché tutti quanti i membri della band sono musicisti validi e i nostri fans sono persone estremamente entusiaste!

Un aneddoto particolarmente divertente delle vostre “avventure” da raccontarci?

Luca :: Guarda, sarò sincero, non me ne sovviene nessuno in particolare al momento. Ti posso ribadire, come precedentemente detto, che ci divertiamo tantissimo insieme, sia prima che durante e dopo i live e la stessa cosa succede quando ci ritroviamo a provare.

Avete detto di essere in attività fin dal 1999. Cosa consigliate a un gruppo che voglia cominciare oggi, nel 2010, a suonare folk?

Luca :: Tanta voglia di fare e migliorarsi continuamente ascoltando anche musica che non c’entra nulla con il metal. Sono convinto che una buona cultura musicale possa aprire nuovi orizzonti verso qualcosa che, purtroppo, ha ben poco di nuovo da proporre. Questo, unito a caparbietà e voglia di mettersi in discussione in ogni momento, sono sicuramente i fondamentali per rapportarsi con il metal in generale.

Vi ringrazio e ora cedo lo spazio a voi per un ultimo messaggio ai nostri lettori.

Luca :: Grazie a voi e a tutti i lettori! E’ stato un piacere! Mi raccomando, comprate “Battlecry”! METALLO ROVENTE! ROCK ON!

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Intervista di Lacrima Articolo letto 3058 volte.

 


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